venerdì 4 luglio 2008

La mia solidarietà al Ministro Carfagna

Non poteva non essere oggetto della rozzaggine di un partito quale l'Italia dei Valori dell'on. Di Pietro. Ovviamente una donna (vista la percentuale di donne rappresentate nel partito dell'ex PM) se ne deve stare in casa e se è bella ed è uscita dalle copertine dei rotocalchi non potrà che restare lì senza aspirare (nel senso meno lato del termine) ad altro. Inevitabile destino.
La Fenech ha dovuto essere la compagna di Montezemolo, fare soldi e diventare produttrice cineatografica ed evitare di essere ricordata solo per i film con Lino Banfi ed Alvaro Vitali.
Maria Grazia Cucinotta da quando ha iniziato la carriera di moglie di produtore e lei stessa produttrice non è più solo pere esagerate, ma al massimo una tipica prorompente bellezza mediterranea.
Anni fa ricordo il caso di Zeudi Araya, stessa carriera, stessa sorte. O attualmente Afef, la bella ricca moglie di Tronchetti Provera che fa TV solo perchè è brava ...
Molti servizi fotografici vintage vengono risparmiati a queste donne, belle ma di potere. Dunque: basta vecchie foto.
La Carfagna entra in politica nel governo Berlusconi. Inevitabile che i vasi di coccio facciano la fine che Manzoni ricordava quando capitano fra quelli di ferro. E fra Tonino il molisano ed il cavaliere di Arcore non poteva che toccare alla bella Mara il ruolo della pompinara in stile Monica "stanza ovale" Lewinski.
Il Corriere della Sera, ogni qualvolta si parla del Ministro Carfagna (siano il tema le insinuazioni dei seguaci di DiPietro - "Clinton alla Lewinski non l'ha fatta ministro": più esplicita di così l'insinuazione -, siano le divergenze di vedute sui patrocini ai Gay-Pride, siano le attività minsteriali in genere), mette su la solita abusata galleria di foto, misto fra le copertine di qualche anno fa e le scollature spiate in stile guardone-segaiolo-dietro-la-finestra-col-binocolo dei paparazzi di Montecitorio.
Ho una proposta: la prossima riforma auspicata dai benpensanti sapientoni in tema di rappresentanze non sia più solo quella delle quote rosa. Introduciamo le quote racchie.
Così potremmo ipotizzare: un terzo di uomini, un terzo di donne ed un terzo di racchione. Da nominare possibilmente ministre, così se Berlusconi se le vuole trombare ugualmente per farne ministre e sottosegretarie dovrà almeno soffrire.
...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo è il brutto della politica.
La Carfagna è quantomeno laureata e ha tanta voglia di imparare.
Mai un atteggiamento fuori posto, mai una scollatura in mondovisione, mai autoreggenti in bella vista.
E'molto professionale e molto seria.
Purtroppo c'è chi ha bisogno di gossip.
Di Pietro pensasse a quando il suo partito sosteneva Mastella ministro.

Anonimo ha detto...

Beh, diciamo che Bill è stato un "grande": penso che sia lui che la Monica si siano divertiti mentre la Lewinsky gli faceva le pompe.

Di Silvio non sarei molto sicuro: al limite si sarà strusciato un po' sulla Carfagna.... da buon ricottaro... E la Mara avrà goduto ben poco...

Anonimo ha detto...

ci sto...... in fondo quando bisogna far soffrire berlusconi...... ;)

Anonimo ha detto...

da anonimo 2,Berlusconi voleva fare solo una interrogazione orale alla Carfagna. E ho detto tutto.

Anonimo ha detto...

.... E la sventura NON rispose... (non poteva... essendo l'apparato vocale... impegnato...)