Mi chiedo perchè ai tifosi napoletani ed alla società partenopea non si applicano le regole che da anni gli organi del calcio, ma anche del Ministero degli Interni, dicono di volere applicare quando succedono certi episodi. Mi chiedo perchè si continua a parlare di tolleranza zero di fronte a situazioni risibili, tante volte di situazioni di rischio potenziale vietando trasferte a tifoserie che muovono poche decine di tifosi, mentre la tifoseria napoletana continua ad essere la vergogna di una nazione che farebbe realmente volentieri a meno di loro, e non vengono presi provvedimenti.
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Chissà perchè, ma mi viene in mente lo sketch di Paolantoni, Covatta e Sarcinelli con relativo slogan.
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7 commenti:
è brutto dirlo ma sto iniziando a detestare gli ultras. Andrebbero tenuti fuori dal calcio. La loro non è passione è ossessione è valvola di sfogo di una frustrazione sociale che ormai è così diffusa che una sanzione diventerebbe quasi motivo di "vanto" per certi imbecilli. Personalmente li terrei fuori dagli stadi e dallo sport perchè questi esseri sono l'anticalcio per eccellenza.
Il centrosinistra si lavava le mani vietando le trasferte ai tifosi. Con questo atto (repressivo) non permetteva neanche a appassionati non-violenti di seguire la propria squadra in trasferta.
Con questo Governo sembra invece che le trasferte non verranno vietate ed io sono completamente d'accordo.
Solo che chi sbaglia deve pagare, ma pagare tanto...
io invece sono a favore del divieto di trasferta così come accade in Inghilterra.
Una volta mi è capitato di incrociare sulla SS16 molte decine di volanti che erano (state) impegnate a garantire la sicurezza in occasione di un Bari-Lecce. Ovviamente "aggratis", nel senso che né i tifosi né le società né la Lega Calcio pagano i costi di un servizio del genere. In periodi di tagli ai bilanci della sicurezza come quelli decisi dall'attuale governo di destra, questo è intollerabile.
Resta poi assurdo che, in caso di incidenti fuori dallo stadio, le società non subiscano penalizzazioni sportive, né siano chiamate a rimborsare i danni in solido con gli ultras; del resto, un treno distrutto costa più o meno quanto lo stipendio annuo di un tesserato.
Riportati alla normalità questi aspetti, mi pare del tutto lecito che le società di calcio si sentano libere di decidere se permettere o meno le trasferte ai propri tifosi.
noi non siamo razzisti....
sono loooooro che sono napoletani!
.....però è anche vero che sono loro che sono bergamaschi
sono loro che sono romani, sono loro che sono leccesi, sono loro che sono bresciani, sono loro che sono..... italiani......
io spero che quei luridi di napoletani, siano soffocati dalla loro merda e dal GRANDE VESUVIO!!!
BRUCILI TUTTI VESUVIO BRUCIALI TUTTI
http://nikibufo.wordpress.com/2008/09/02/pizza-2/
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