mercoledì 10 giugno 2009

Villa Pampihiliopoli

Visto che in questo Paese ogni tanto scoppia un neologismo a seguto di qualche brutto episodio di cronaca e corruzione, mi permetto di dare anche io il mio modesto contributo all'impoverimento della lingua italiana.
Ricordando le false promesse del Premier che aveva dichiarato che l'emergenza in Abruzzo era terminata e che le tendopili erano tutte in fase di smantellamento.
E invece ...
Oggi ricorre l'anniversario, il 69° anniversario di una delle pagine più tristi della storia d'Italia.
Il mio prof di italiano e latino del liceo una volta sintetizzò così il fascismo:
"Credere, obbedire, combattere: tre parole; Libro e moschetto: due parole; infine Vincere ... è una parola!". La folla è una brutta bestia.
Sette anni dopo nasceva, invece, Carlo. A chi dice che sono doni e segnali del Signore, devo dire, che mi sfugge il nesso per poterne afferrare il significato gioioso.
Ma il suo ricordo ne porta con sè tanti altri che rimandano a momenti indimenticabili della mia vita. E a persone altrettanto indimenticabili, che hanno significato tanto.

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