mercoledì 4 novembre 2009

Mettiamoci una croce(fisso) sopra

Alla Radio, ieri pomeriggio, il sottosegretario a qualcosa che non ricordo Giovanardi difendeva la causa del crocefisso nelle scuole, discutendo con un suo collega parlamentare di parte politica avversa.
La breve discussione si concludeva con la banale considerazione dell'anticristo (...) che metteva in dubbio le origini cristiane del bel suolo italico e le sue genti ("la antica Roma ha origini pagane, non lo dimentichiamo"), cui facilmente controbatteva Giovanardi dicendo che si, è vero: quella era la cultura dei martiri dei primi cristiani, dei popoli pagani che si esaltavano al sangue delle incivili lotte fra gladiatori e quanto di peggio genere umano potesse immaginare.
Poichè il destino ha la vista aguzza, proprio ieri sera su La7 uno spettacolare programma di storia ripercorreva le fasi dell'impero spagnolo.
Una storia esaltante, ma tra le quali spiccava la Santa Inquisizione spagnola, lo sterminio di intere genti (gli Aztechi praticamente scompaiono in soli due anni dall'arrivo di quel gentiluomo di Cortez, decimati dal vaiolo e dalla crudeltà spagnola), le ruberie, il depredare le ricchezze di un intero continente. Tutto in nome della Chiesa che doveva diffondere il Verbo, la Parola di Pace e fratellanza fra i popoli. Possibilmente quelli ad Ovest, visto che ad Est le Crociate avevano già portato un bel po' di pace, amicizia e fratellanza con i cuginetti di religione islamica.
E magari c'era da incamerare un po' di ricchezze fra oro, argento e quant'altro perchè le casse dello stato iberico erano svuotate ed i banchieri genovesi esigevano ... ma questo forse è meglio non dirlo al governo di cui fa parte Giovanardi, che è tanto impegnato in queste settimane bancarie fra Svizzera, San Marino e Isole Cayman.
Finito con il SudAmerica (diventa chiaro a tutti perchè il 12 ottobre, quando si festeggia il Dia de la Raza, qualcuno laggiù preferisce parlare di Dia de la Razzia) le cose si spostano in Europa dove l'Inghilterra del dopo Enrico VIII, fra una scissione e l'altra, fra una decapitazione di una moglie e la prigionia di una figlia, si prendeva a botte proprio con la Spagna. Il tutto in nome della difesa della religione cattolica (ma il Papa non paga il re di Spagna dopo la bruciante sconfita di Lepanto, bell'ingrato) che vedeva come un grosso pericolo l'affermarsi della chiesa anglicana Oltremanica.
Certo, ci sarebbe la faccenda di Sir Drake, di Morgan e di tutti quei pirati, corsari e bucanieri che prezzolati dalla regina derubavano i galeoni spagnoli ... ma torniamo allora al discorso se tutto ciò era in nome della Chiesa o c'era come al solito la vil moneta sotto sotto che regolava martiri e conversioni?
Insomma, se proprio c'è da parlare di storia quale motivazione per mantenere il crocefisso nelle aule scolastiche e negli uffici pubblici, proviamo a discutere con altre motivazioni.
Chè di sangue che gronda da quel simbolo ce n'è per riempire pagine e pagine di libri di storia.

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