giovedì 31 dicembre 2009

Duemilanove ... piu' uno

Non e' la gara a chi riesce a dire il numero piu' alto; e' solo un modo come un altro per introdurre queste esigue righe di augurio per un prospero 2010 a tutti.
Lo faccio qui, per raggiungere quei quattro gatti (erano una manzoniana dozzina fino a pochi mesi fa, quando FB ha catturato l'interesse di quasi tutti).
Chiaro, anche io mi sono adeguato a quella macchina infernale che e' FB. E non pensavo di dover/voler replicare qui i canonici auguri di fine anno - nuovo anno.
Ma ... il buon vecchio blog sembra trascurato da quasi tutti, ormai.
E in questi giorni di una campagna elettorale che si preannuncia peggiore della peggiore immaginabile, gli amici locali si confrontano qui, sul blog, simpaticamente mandandosi a quel paese ocome se si votasse domani. E mancano ancora quattro mesi.
Io, che a quel paese ci sono gia', mantengo la consegna del silenzio.
Non vale proprio la pena farsi male cosi'.
...
Ed allora, buon anno a tutti; che il 2010 sia foriero di tante cose positive.
Certo, le cose negative, beh, quelle non possono mancare. Ed allora, poiche' ognuno e' artefice del proprio destino, cerchiamo di goderci e di apprezzare cio' che di buono ci arrivera', cercando di non abbatterci troppo per le cose negative che inevitabilmente patiremo.
...
Io, da parte mia, ringrazio il cielo di essere qui, all'altro lato dell'Oceano, a trascorrere questi giorni.
Dicono che sono i giorni della riflessione. Beh, e´vero.
Vedere tanta miseria a fianco di tanto lusso, tanta poverta' proprio dove il mondo ricco va a rilassarsi e ritemprarsi, vedere tanti sorrisi da parte di chi non sa se riuscira' a racimolare qualcosa da mangiare per se' e per i propri cari, vedere tanta infanzia rubata ... son cose che ti mettono addosso una tristezza inimmaginabile.
Ma tutto cio' ti mette addosso anche tanta rabbia. E ... sapete che?
Ti mette addosso tanta ma tanta energia. Quella energia che mi portera' a gridare contro quelli che, digitando rabbiosamente sulla tastiera del proprio cellulare di ultima generazione, sorseggiando al Pub la propria birra con gli amici, lamentandosi che la quarta settimana del mese non la si raggiunge piu', che non si vive in un paese civile e che in Italia e' morta la democrazia e tutta una serie di amenita' dettate dall'agio del diritto al superfluo che nessuno ci neghera' mai.
Lottare per andare avanti e' un diritto; ma dovrebbe essere un dovere di tutti non perdere il senso della misura ed il piacere di ringraziare il cielo per cio' che si ha.
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Vabbe', non e' il momento della polemica. E' il momento delle riflessioni e degli auspici.
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Buon 2010 a tutti.

4 commenti:

Frisbee ha detto...

Buon anno Franko. Finalmente ti rifai vivo sul blog: si sente la tua mancanza.
Condivido le tue considerazioni sui due mondi che non si incontrano, con il nostro agiato che sembra voler capire quello povero ma non è vero niente.
Il passare degli anni è una semplice convenzione sociale. Il tempo è infinito o è forse solo una percezione. Non lo sapremo mai. Restano le diseguaglianze, la povertà vera, la sottomissione, l'arroganza del danaro e del potere, le guerre, la violenza. Ma anche tanta semplicità e bellezza di cuore e di animo, soprattutto nelle terre sfruttate da secoli e mai riscattate.

Pietro Blu Giandonato ha detto...

E' tutta una questione di soglie carissimo Franko...
Non soglie di marmo, ma soglie sociali. A quel Paese, dove ora ti trovi, la fine del mese è il primo di ogni mese. Non di meno è gente che sa sorridere, come dici tu, pur cosapevole di non sapere se oggi mangerà.
Qui la fine del mese non la raggiunge gente che vive di mille euro di stipendio, perchè ormai è vicina alla "soglia di povertà".
Una soglia che si alza sempre, anno dopo anno, e per l'opinione pubblica si parla banalmente di nuovi record.
Le soglie però le impone la società, l'avere il cellulare dell'ultima generazione, il TV superHD, l'abbonamento a Sky, fanno parte dei beni primari dell'italiano medio. Ci ricordiamo delle parabole satellitari fuori ad ogni finestra di Tirana, appena 15 anni fa?
Per forza le soglie si alzano sempre! E' il nostro stile di vita ad alzarle.
Sono passati i tempi di quando le soglie che s'alzavano erano indice di record mondiali, e mettevano addosso trepidazione. I tempi di Sara Simeoni, e di Sergej Bubka.

Auguri di un 2010 con qualche soglia in meno e tanti autentici sorrisi in più.

Franko ha detto...

Frisbee, al fianco della inevitabile "pericolosita' sociale di certi luoghi, come dici tu: la "tanta semplicità e bellezza di cuore e di animo" e' cio' che piu' mi ha toccato nella esperienza di questi giorni. Difficile dimenticare, ma impossibile ritornare e riascoltare certe parole che realmente, adesso come non mai, appaiono fuori misura.
Blu, posso dirti, per puntualizzare anche se so che il mio pensiero lo hai recepito perfettamente, che io ritengo tutti i passi in avanti fatti dalle generazioni precedenti alla nostra dei traguardi dai quali non si puo' e non si deve prescindere. Io sono contrario a chi ricorda il tempo passato e dice: "bei tempi quelli, se si potesse tornare indietro". Sciocchezze. Il passato puo' apparire romantico, ma chi ronuncia alle comodita' di oggi? l'auto, il frigorifero, il telefono, ma anche la Salute, la Suola che lo Stato (non questo governo, ma: lo Stato) ci garantiscono.
Cos'e un paese civile, cos'e' la democrazia? Scegliamo un criterio, una "soglia". E teniamoci ben stretto quello che i nostri padri hanno conquistato. Ogni volta che non valorizziamo tutti i traguardi che sono propri della nostra societa' dimostriamo una pochezza umana da cui prendo le distanze.

Anonimo ha detto...

Tanti auguri di buon anno Frankuzzo! (estendili anche alla tua famiglia miraccomando!) :*