mercoledì 20 ottobre 2010

Vilipendio di cadavere

Uno zio; una cugina; una zia. La TV; i turisti in pellegrinaggio sui luoghi dell'orrore.
Non so se esista l'aldilà.
Non so se di Sarah Scazzi, oggi, resti, nella crudele necesistà delle leggi della biologia, solo un corpo in via di decomposizione in una tomba di un cimitero di provincia; nessuno sa se, figlia di una Testimone di Geova, la sua anima sia morta insieme al corpo o se piuttosto sia finita nel regno dell'inconscio. Forse la sua anima vive già in un mondo parallelo che tutti noi, credenti cattolici ignoranti della religione, ci immaginiamo come diviso in gironi danteschi, o si trovi, felice, galoppando nelle celesti praterie di Manitù; o se è già circondata da "giovani eterni" nel paradiso islamico.
Dovunque sia, spero che il padrone di casa non abbia pagato il canone RAI.

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