Fino a poco tempo fa, qualsiasi iniziativa, ufficiale, ufficiosa, politica, amministrativa, editoriale, giudiziaria, ecc. ecc. che riguardasse la vicenda della discarica Martucci, veniva accompagnata da una massiccia dose di enfasi mediatica e dalle più o meno giuste critiche dell'amico Vittorio.
Critiche talvolta esagerate, talvolta strumentali, talvolta sacrosante indirizzate alla amministrazione a turno: assente, inerme, inerte, silente, distratta, menefreghista ... complice?
...
Adesso che son cambiati gli uomini, son cambiati anche gli atteggiamenti: dai rimproveri intransigenti del padre severo si è passati alle carezze della nonna affettuosa.
Sicuramente mi sbaglio (o forse no, non lo so): ma se iniziano le fasi di analisi sulle acque di falda e la notizia "trapela" solo attraverso un post del presidente della Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci" postato sulla pagina facebook (gruppo chiuso) della associazione stessa, e non si legge da nessuna parte del silenzio totale ("tombale" direbbe qualcuno) della amministrazione, non lo so, ma per me non è normale.
Fino a pochi mesi fa una tale accondiscendenza sarebbe stata impensabile. Avrebbe perfino avuto qualcosa da dire l'attuale Sindaco (già componente del direttivo dell'ex-Comitato), che dell'essere di poche parole ne ha fatto uno stile di vita amminstrativa, contro il suo predecessore e contro l'ex assessore all'Ambiente.
Oggi l'Associazione sicuramente continua a vivere, ad esistere, ad impegnarsi.
Peccato che le abbiano sottratto il caro nemico e con esso loquacità e smalto che non sono più quelli di una volta. Mi auguro che non sia così, anche e soprattutto per la sua credibilità; specialmente quella passata.
martedì 29 settembre 2015
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