venerdì 18 marzo 2016

Montagne, topolini, animali di casa nostra.

Non è perché la domandina è facile facile, così facile che nessuno gliela farà: "E tanto ci voleva?"
Cosa c'è realmente dietro NOVEMESINOVE di tira e molla, di entro-non-entro, di calzette tirate e inviti non ascoltati?
Di consigli comunali disertati ad arte (a pensare male si fa peccato ...) e astensioni calibrate? Di critiche feroci seguite da voti favorevoli, di disponibilità lanciate lì ma che sembravano tanto quelle frasi dette a nuora affinché suocera intendesse?
Cosa ha fatto riapparire sul fumetto l'hastag più famoso del paesello?
Quel #iosonogiangrazio che tanto fece pensare e malpensare, sorridere e sconfortarsi, che così come misteriosamente era apparso, dopo le letteracce sui social di casa (e città) nostra rivolti dall'ex vicesindaco all'attuale primo cittadino, era scomparso, per poi ora, finalmente, riapparire nei sorrisi più ottimistici che mai dei nemici di ieri e alleati di amministrazione, maggioranza e giunta di oggi?Nove mesi sono troppi per non pensare che c'è qualcosa che io, molti, tantissimi non sapranno mai; quali gli accordi che sono stati presi oggi, ma che non era stato possibile prendere ieri? 
Nove mesi sono troppi. Mola può essere l'ombelico del mondo, ma (con tutto il rispetto) non è la trattativa fra governo colombiano e FARC; non è la trattativa fra USA e Cuba su Guantanamo; non si discute della striscia di Gaza.
Suvvia, è la composizione della giunta comunale di Mola. Per la cui composizione non si giunse ad un accordo fra le parti a giugno scorso, ed oggi si.  
Ed allora, se da giugno ad oggi non è cambiato nulla di visibile agli occhi dei cittadini e degli elettori, cosa è successo di invisibile agli occhi dei più?
...
Vabbè, inutile stare qua ad arrovellarsi. Che dire? In bocca al lupo.
A tutti: al neo assessore, alla giunta, a tutto il consiglio comunale.
Ma soprattutto al paese. Che, con tutti i mali ed i difetti che gli si possono imputare, qualcosa di più se lo merita.
Purtroppo, però, restano zone d'ombra che comprendo benissimo che non potranno mai essere chiarite, perché è nell'ordine delle cose. Ma nove mesi per una carica assessorile sono troppi.
E senza una seria e convincente spiegazione, lasceranno l'amaro in bocca. Quell'amaro in bocca che la mancanza di trasparenza rende un sapore disgustoso.
Non c'è spazio per l'ottimismo della volontà. Per ora all'orizzonte solo le nuvole nere del pessimismo della ragione.

Nessun commento: