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martedì 14 luglio 2009

pedata spiritica

Magari se andasse in onda Porta a Porta, gli avrebbe fatto sottoscrivere in diretta il patto con i milanisti.
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Che poi dicono sempre la Lega, la Lega ... onestamente, un bergamasco che si esprime in romanesco non si era mai ascoltato. Peraltro, non si può nemmeno dire che siano stati originali i produttori della fiction.
...
A cosa serve l'Ordine dei Giornalisti? *
Nel frattempo, dunque, per costui Repetita iuvant. Sarebbe l'ora che ci si ribellasse più fattivamente a questo modo di fare "giornalismo". E invece il Montanelli di largo di corte imperversa su carta stampata e televisione (chissà se in regime sospensivo o che, ma è un altro discorso, questo), ossequiando la irrefrenabile voglia di spiare dal buco della serratura del pubblico sovrano.

*il collegamento al punto interrogativo mi è sembrato più idoneo che non invece riferire costui ai giornalisti

venerdì 20 marzo 2009

Papa e Fede

Ieri, una piccola carrellata sui titoli dei TG delle edizioni trasmesse a cavallo dell'ora di pranzo.
Il TG3 apre con i guerriglieri di Brunetta, mentre Studio Aperto ed il Tg2 danno la precedenza al processo a Fritzel.
Canale 5, il TG1 e Rete4, invece, pongono la loro attenzione su temi legati alla religione: i primi due, infatti, aprono con il viaggio del Papa in Africa, mentre Rete4 parla di Berlusconi ....

lunedì 10 novembre 2008

San Toro, protettore dei comici

Le involontarie e non riconosciute gaffe di qualche presunto (o sedicente) spiritoso occupano l'attenzione dei media, proprio nel momento in cui la satira trova il suo terreno più fertile con la destra al potere in Italia.
Fare satira con il faccione di Prodi e l'inglese di Rutelli, onestamente: non poteva durare.
Diciamocela tutta: la sconfitta del governo Prodi-bis non è stata colpa nè della sinistra comunista nè di Mastella. La crisi di governo che ha inesorabilmente portato alla vittoria di Berlusconi e co. è stata opera dei vignettisti satirici e di tutti coloro i quali fanno dell'umorismo, dello sberleffo, della satira, talora anche dell'insulto il proprio mestiere. Dare del grassone schifoso a Ferrara è salutare, catartico; nell'altro schieramento, le ossa di Fassino nelle vignette di Giannelli tutt'al più suscitano tenerezza.
Fatte le debite proporzioni, anche al paesello, quando vinse il centro-sinistra, il Carrettone faceva tanta tristezza, con quelle battutine al miele ed all'insegna più del volemose bene che della pungente satira ...
Ma tutto sommato è giusto così; e ci sta tutto che ora che la destra è al potere, emerge più che mai la verve ironica e pungente di Crozza (da La7 a RaiTre); Riondino ha tutto il diritto di rispondere a Bondi che risponde alla RAI, non già al Ministro dei Beni Culturali; Guzzanti (padre e figlia: il ragazzo, quello no, quello è un vero talento) hanno tutto il diritto di dare della pompinara alla Ministro (anche se qui gli autori tendono a sfumare i confini fra satira e verità).
E poi c'è (il geniale) Vauro ... che magari non è unto dal Signore, ma da San Toro si. Lui si può permettere di prenderlo in giro e dargli del coglione! WOW! Figo! Che democratico, San Toro: si fa dare del coglione da Vauro e non si arrabbia! Commovente.
Ed io, stolto, che pensavo che San Toro si arrabbiasse solo quando Mastella gli abbandona lo studio ritenendosi offeso! Che grande manifestazione di sussulto democratico, San Toro, che fra gli applausi di Travaglio (diconsi: Travaglio) schiumava rabbia democratica contro l'arroganza del potere e dei politici che non accettano il sano (?) confronto (??) delle sue trasmissioni.
Sarà pure diventato un guru del quinto potere, San Toro; ma se un oscuro e semi-sconosciuto DJ riesce addirittura a fargli perdere le staffe e fargli minacciar querele ...
Com'era la storia della arroganza del potere?
E sì, non è proprio il momento delle battute. Ma almeno, ieri, Floris se l'è "ripresa" la battutaccia fatta al rappresentante dei notai.
Che brutta aria.

mercoledì 1 ottobre 2008

L'Arma

Continua pure a tirare di fioretto. Ma se devi sparare, meglio rischiare di sentirti sparare cazzate col microfono che non con una pistola in divisa.
Quasi quasi rimpiango Alberto Tomba.

mercoledì 27 febbraio 2008

incipit

Aldo Grasso dedica oggi, ovviamente, il suo pezzo sul Corriere a Sanremo.
Non mi sono mai sognato di mettere in discussione le doti professionali di Grasso. Non foss'altro per la sua esperienza, si tratta di un critico televisivo di provata esperienza e preparazione nel suo campo.
Si può essere d'accordo o meno con le sue considerazioni (è così banale e scontato dire una cosa del genere ...), ovviamente, ma una cosa è la preparazione, altro il punto di vista.
Ma ... la gratuità macrabra e fuori luogo di una frase offensivamente ad effetto, alla sciagurata ricerca di non so quale effetto umoristico tetro, dell'attacco (Federica Sciarelli ha spinto in un pozzo il Festival di Sanremo, sarà duro risalire) del suo articolo di oggi, merita un vaffanculo a prescindere.