mercoledì 22 aprile 2009

Il cervello ... e dintorni

I cori di una grande porzione di spettatori juventini contro Balotelli dimostrano che gli studi sul cervello umano hanno ancora molto cammino da compiere.
Da triste corollario ci sono le sorprese di gran parte del modo del giornalismo, che non chiarisce perchè non argomentò con pari vigore, quando Zoro, il calciatore del Catania, prese il pallone fra le mani stanco degli insulti dei tifosi dell'Inter (toh, l'Inter di Moratti).
Non si capisce perchè Moratti oggi dice che avrebbe, se fosse stato a Torino sabato scorso, ritirato la squadra per protesta, ma non lo pensò nemmeno lontanamente in quel pomeriggio di infamia, il 27 novembre 2005 a Catania.
Ranieri, invece, poveraccio, non ha sentito nulla.
Albertini dichiara che i calciatori dovrebbero fare qualcosa. Cosa? Mettersi la solita maglietta ad inizio partita (con fischio di inizio rimandato di 5', misura drastica contro il razzismo? Brrrr! Che paura!).
Eppure quel pomeriggio furono proprio i colleghi di Zoro, sponda interista, Adriano in testa, che dicevano a Zoro di non fare cazzate, di lasciare il pallone perchè se se ne volava andare, che lo facesse pure, ma lasciasse gli altri liberi di continuare la partita.
E poi, i tifosi juventini che dopo avere avuto come idolo Ibra, oggi si accorgono che era uno zingaro di merda (trattamento riservato anche a Mutu, perchè le frontiere vanno abolite).
Quei tifosi juventini, torinesi doc (Denominazione Origine Campana) che dopo aver detto di tutto al "negro" ed allo zingaro, magari saltellano urlando terroni terroni quando la Reggina va a Torino ...
...
In tutto questo squallore che lo sport generosamente ci regala, ci sono da fare gli Auguri.
Con il rispetto che si deve a una donna il cui cognome dice tutto; perchè il destino non è un caso, ed il giorno del suo compleanno più significativo cade in una data a metà fra i deliri di un pericoloso leader e la ricorrenza che segna la fine di un incubo per un intero popolo.
E dunque, in anticipo e senza tornarci sopra, perchè ricordo ancora con tristezza le polemiche ed i malintesi dello scorso anno: buon 25 aprile a tutti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei non essere frainteso.
Io mi chiedo perchè Balotelli si e Muntari che era in campo con lui con la maglia dell'inter no? E i tifosi Juventini odiano per il colore della pelle anche Sissoko?
No niente di tutto questo.
A volte, a mio avviso, bisogna entrare nella "perversa" psicologia del tifoso da stadio luogo dove trascinati dalla passione ci si lascia andare spesso a cose che non ci sogneremmo mai di fare e dire nel corso del restante tempo della nostra vita. E in questo vortice spesso si cerca anche di offfendere l'avversario nella maniera in cui l'avversario stesso si indignerebbe di più, in modo tale che si innervosisca sperando che giochi peggio (a volte si ha l'effetto contrario).
Allora se a Bari si urla "leccese di merda" e a lecce "Barese di merda" o in altri stadi "Napoletano di merda" non è forse una maniera offensiva e in qualche maniera razzista di apostrofare un popolo, una città? Allora facciamo un elenco degli insulti fattibili e quelli da punire.
"Terrone - Terrone" è insulto razzista e non si può.
"Figlio di ...." invece si insulta "solo" la mamma e quindi si può?
E il famoso e storico "Arbtro cornuto" in cui si presuppone che la moglie non sia proprio una santa è un insulto fattibile perchè non razzista nel senso che non si sta imprecando contro un popolo, una razza ma solo contro una persona?
Io credo che la vera lotta al razzismo vada combattuto in altre sedi e in maniera meno ipocrita di come fanno di solito stampa e tv. Sono convinto che tanti di quelli che alla stadio fischiavano forse era gente di colore o aveva amici e parenti di colore così come sono convinto che tanti di quelli che sabato sera davanti alla Tv si sono indignati per quegli insulti verso Balotelli la mattina dopo chiacchierando del "fattaccio" con l'amico andando a messa e vedendo qualcuno chiedere la carità abbia esclamato "Quanto non li sopporto sti zingari del ..."
Ezekielelupo

Franko ha detto...

Ritengo che nel mondo del calcio uno dei pochi, dichiarati, chiari esempi di razzismo sia stato quello dei tifosi della Lazio contro Winter. Nero ed ebreo. E la tifoseria laziale, dichiaratamente fascistoide nel suo nucleo, non l'ha mandata a dire. Poi Winter andò all'Inter (nomen omen). La società i cui tifosi insultavano Zoro fino all'esasperazione.
Dunque, Ezekiele, anche da come la vedo io penso che il punto non sia tanto il razzismo (che pure c'è nella società e, dunque, negli stadi) quanto la stupidità. Stupidità che porta alla banalità dei propri atteggiamenti.
Ho usato la parola razzismo solo facendo riferimento alle drastiche (...) misure che ogni tanto prende la federazione per combattere il fenomeno.
Ed anche il riferimento ad Adriano che pretendeva il pallone che Zoro voleva portarsi negli spogliatoi; Adriano, non certo uno di origini ... come dire ... ariane.
Resta, però, da capire una cosa, sulla quale ho dei dubbi. Dici che, per offendere si cerca un punto debole, quello per cui uno si indignerebbe di più.
Perchè dovrebbe essere il colore della pelle un fattore di indignazione? O l'origine (zingaro di merda, ebreo di merda, barese di merda, ecc.)?
Sabato scorso ho come l'impressione che in quello stadio, in mezzo a pochi razzisti, ci siano stati un sacco di pingoni che, incapaci di intendere e di volere, hanno usato parole di cui nemmeno intuivano il significato. E l'ignoranza, per il genere umano, è una brutta bestia.
PS - Mi son sempre chiesto: se i tifosi dicono cornuto all'arbitro, perchè si suppone che la moglie, nel frattempo, stia trombando con chissà chi, perchè le mogli dei tifosi, non dovrebbero fare altrettanto cornificando sonoramente i propri mariti? A quando un abritro che grida: "tifosi cornuti!"?

Franko ha detto...

Per la cronaca, ed a corredo del commento precedente:
http://www.oleole.it/blogs/amarcord-inter/posts/aron-winter-uno-dei-nostri-cari-negrazzurri-