giovedì 16 aprile 2009

Vauro ed eventuali

Sono passati molti anni da quando, su Repubblica, in prima pagina, Forattini pubblicava i suoi editoriali sotto forma di "vignetta".
Forattini è sempre stato considerato un numero uno nel suo genere. E certamente uno che, come pochi, ha saputo cogliere ed esaltare gli aspetti salienti di un personaggio. Un numero uno almeno fino a quando i suoi bersagli erano Andreotti con tanto di gobba e coppola siciliana, Craxi ed i suoi stivaloni, De Mita ed il suo rapporto di odio-amore con il leader socialista, a tanti, tanti altri, immortalati con rapidi segni.
Poi, evidentemente, Repubblica per qualche chiarissima oscura ragione lo mandò! Ma questo è già un altro discorso.
Sono passati oltre vent'anni quando, all'indomani di un delitto di mafia, Forattini pubblicò una vignetta con la Sicilia a rappresentare una testa di coccodrillo, con tanto di lacrima e coppola.
Discutendo con un amico mi accorsi che il vignettista "satirico", secondo alcuni, dovrebbe limitarsi a fare ridere la gente. Assecondandone i gusti. Un po' come Crozza, per il quale è sufficiente dire a Belpietro o a Maroni: "pensavo che oggi dovesse esserci il meglio dell'Italia" e spacciare questa cosa per una battuta intelligente: mi riferisco a battute con un minimo di fondamento.
Tornando a Forattini, l'amico di Mattinata appariva sdegnato per il fatto che si era fatta una battuta per un morto. Obiettai che secondo me a volte queste "vignette" vanno analizzate per quello che sono: un editoriale, un commento non scritto, ma bensì disegnato. Considerazioni che, pur se sotto forma grafica, vanno considerate frutto di analisi politiche, in più con il dono della sintesi: non tante parole, ma brevi tratti di matita. Un tratto di penna che, come a volte uno sguardo, può dire più di mille parole.
Insomma: non bisognerebbe guardare una vignetta con l'unico scopo di trovarci motivo di risata o buon umore. E pazienza, quindi, se sono commenti caustici, amari, tristi. La realtà non può sempre riflettere situazioni meritevoli di battute in stile Bagaglino.
Giovedì scorso Vauro, uno di cui può dirsi tutto ma non che non accompagni la sua professione con l'impegno sociale (per cui sa bene cosa significhi il dolore e la sofferenza), ha scritto un editoriale amaro, amarissimo. Nemmeno tanto feroce, secondo me. Sinceramente non riesco a considerarla «gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico (...)».
Penso che in tanti abbiano pensato cose del tipo: "altro che pensare ad allargare le case: 300 morti sono tanti: dove li mettiamo? Bispgnerà trovare spazio nei cimiteri". E, a mente fredda, quale responsabile dell'Ufficio Tecnico di un comune, chiamato a fronteggiare una situazione del gerere non si è posto o non si sarebbe posto una domanda analoga? una preoccupazione del tipo: "ed ora, dove li mettiamo tutti questi morti?"
Cinismo? Non lo so, fate voi. Ma l'emergenza è anche questo. E non è giusto che, se a esternare (o anche solo ad averli) certi pensieri sia un funzionario pubblico, un rappresentante politico o un impresario di pompe funebri, sia legittimo, mentre se lo dice, con la causticità che gli è propria, un giornalista satirico tutto si trasforma in una offesa verso i morti.
Ho l'impressione che la vera motivazione sia il timore di vedere in quella vignetta un attacco al potere. Ed in tal caso, ancora una volta, saremmo di fronte alla pavidità di qualche servo sciocco che si preoccupa più dell'immagine del capo che del vero senso delle cose.
PS - a me, dell'intera carrellata, l'unica battuta "loffa" è sembrata la prima. Le altre .... veramente c'è mancanza di pietà e rispetto dei defunti?
...
Forse, intanto, la notizia c'è. Celata fra le righe del dibattito politico: sull'Election day, su sicurezza e ronde, sull'immmigrazione ed altro ancora.
Dopo tanto cercare, il Partito Democratico sembra finalmente avere trovato il suo leader. Un leader stimato, con tanta esperienza alle spalle, che sta dimostrando equilibrio; e quella saggezza politica che solo può assicurare una figura istituzionale forte ed autorevole.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo con te Franko. Assolutamente.

Sul presunto leader del PD...pensi che sia lui più adatto all'attuale PD oppure è il futuro PD ad essere adatto a lui? :P

(me l'ha suggerita Marzullo).

Franko ha detto...

presunto?
comuqnue, è noto che Dio li fa e poi li accoppia.

Anonimo ha detto...

ti riferisci a chi? :P

Mancio ha detto...

a me non è sembrata "loffa" neanche la prima....

Anna Innamorato ha detto...

a me piacciono tutte.
e la censura, anche stavolta, trovo sia assurda, oltre che stupida.
a dire le cose come stanno si fa sempre male, è inutile.