Non bastava la sbornia di amenità del dopo Francia - Irlanda, che alemno avevano l'alibi del "commento a caldo".
A quanto pare, a freddo se ne dicono di anche più ridicole.
L'Irlanda avrebbe voluto, vorrebbe, partecipare come trentatreesima squadra.
E la Francia verrebbe retrocessa dalla lista delle teste di serie perchè ha segnato un gol, convalidato, pur se scaturito da una azione irregolare.
Manca che l'Inghilterra chieda che l'Argentina parta con tre punti di penalizzazione per via del gol di Maradona, e stiamo a posto.
Intanto in Italia ci accontentiamo della polemica sui cori razzisti.
Zoro starà crepando di invidia. Ma come, a lui non se lo caga di striscio proprio nessuno? Proprio lui che, stanco dei cori razzisti dei tifosi interisti che lo bersagliavano continuamente, fece un gesto clamoroso: prese il pallone con le mani interromnedo il gioco in segno di protesta, ma venne circondato dai giocatori nerazzurri (Adriano su tutti) che gli dicevano di non fare cazzate e di continuare a giocare ...
Corsi e ricorsi storici.
Ora ci ci ricorda tutti che allo stadio bisogna essere bravi, buoni e garbati.
Così, se in una partita di serie C2 qualche africano viene insultato continuamente, a tutta scommessa nessuno si sogna di interrompere il gioco, figuriamoci di minacciare l'abbandono del campo. Ma se il bersaglio degli sfottò è Balotelli, si spalancano le porte della mala coscienza colonialista italica.
Eppure ... qualcuno si sarà reso conto di cosa accade sugli spalti quando (ad esempio) a Verona gioca il Napoli. Cori antimeridionali che si sprecano, si insulta una intera popolazione, così come ad ogni giocatore dal cognome ebraico, il massimo della la gentilezza tutt'al più è promettere che il forno a cui sono destinati questi giocatori è ventilato e con il termostato.
Per non parlare di Mutu, che in piena emergenza ROM in Italia, quando sembrava che gli unici a fare furti, commettere stupri ed omicidi in Italia fossero i rumeni o i ROM, veniva fatto oggetto di insulti non proprio dettati da spirito di fratellanza umanitaria.
Sabato sembra che l'attenzione dei media dovrà essere più verso gli spalti e i cori da lì provenienti che non verso il rettangolo di gioco.
Mourinho, che avrà magari tutti i difetti ma non quello di essere coglione, l'ha detto chiaramente: lui la squadra non la ritira perchè sarebbe partita persa. perchè questo è il regolamento e il regolamento va rispettato.
Mica Moratti, oltre ad avere avuto in regalo alcuni scudetti e la eliminazione scientifica delle sue concorrenti, vorrà pretendere dalla Federazione di farsi le regole a sua immagine e somiglianza quando gioca la sua Inter!
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5 commenti:
ho scritto la stessa cosa in un commento su oknotozie... e quindi sono perfettamente d'accordo.
Aggiungerei che un coro imbecille tipo: se saltelli muore balotelli!
secondo me non è non è un coro razzista, per quanto di cattivo gusto.
Ma la questione come al solito sta a monte.
Sembra che lo stadio debba essere lo specchio della società e non credo sia proprio così.
Balotelli è un ragazzo che poi alla fine non mi sta neanche tanto antipatico, ma sembra se le cerchi con il suo modo di essere.
io credo che "forza vesuvio" sia uno slogan moooolto più razzista!!! per esempio.....
ma spesso la migliore risposta è proprio quella data dai napoletani:
Giulietta è na zoccola!
Guarda, a me spaventa di più quello che dice: "si va bene, ma Balotelli con i suoi atteggiamenti". Che significa? Che la gente ha diritto a dirgli di tutto solo perchè Balotelli si comporta come un testa di caxxo? Che poi lo è o non lo è, non è questo il punto. Non è che se fa il bravo bambino uno non deve dirgli negro di merda, mentre se fa il coglione allora lo diventa.
Penso comunque che esista un retaggio culturale in tutti noi, per cui se uno si trova di fronte a un nero, sovente è vittima di un (negativo) condizionamwnto culturale e si associa alla persona di colore, la frase, il modo di dire: "negro di merda".
Non è facile uscire dai condizionamenti che vengono da generazioni.
A me fa rabbia quando sento e leggo persone "colte" dire: mongoloide. Rappresenta la cosa che non sopporto in asosluto. Ma non penso che chi dice quella parola infornerebbe tutti i down per fare pulizia etnica.
Tornando a Balotelli, ribadisco: più che pensare che non ci sia razzismo in questo tipo di insulto vedo ignoranza, mancanza di cultura sportiva e paura.
Si, paura. Una volta Gullit ripose a chi gli chiedeva cosa pensasse di tutti gli improperi che gli cadevano addosso mentre giocava: "mi fa piacere: si capisce che spavento gli avversari. Significa che sono forte".
Quando gli juventini danno del terrone ai palermitani, mi viene da ridere: Torino, la città più meridionale di Italia che sfotte i palermitani ...
Razzismo o coglionaggine?
Tutti i razzisti sono coglioni, ma non tutti i coglioni sono razzisti: è una legge matematica ...
Ciò non toglie che si debba sottovalutare il problema. Anzi: èpeggio. Una persona intelligente capisce che il razzismo è una cosa illogica e lo si può superare. Ma se uno è coglione ... come si fa?
Gli italiani sono razzisti? Questa è una bella domanda. Finora si è detto che non lo fossimo. Anzi che subissimo il razzismo da parte di altri popoli al seguito della grande emigrazione del Novecento.
Ma ora che siamo diventati un Paese che importa manodopera la situazione è cambiata. La cartina di tornasole è proprio questa. Per cui, mi sento di dire che sì, gli italiani sono razzisti, almeno in larga parte. I cori allo stadio sono solo la spia di un fenomeno molto più vasto e sotterraneo.
Tendenzialmente i nordisti sono più razzisti di noi meridionali. Però c'è sempre qualcuno "più a sud" e, quindi, anche noi lo siamo.
Quindi, quello che più mi spaventa non è il razzismo da stadio (molto deprecabile, naturalmente), ma il razzismo nei luoghi di lavoro e nelle organizzazioni sociali.
Soprattutto nei settentrionali c'è un malcelato senso di superiorità nei confronti di tutti gli altri: dai neri fino ai meridionali passando per i mussulmani, ecc..
Il potere leghista è l'incarnazione di questo sentimento che è stato sempre latente tra le popolazioni nordiste ma che ai tempi dei partiti di massa e dei sindacati forti veniva tenuto a bada dal solidarismo operaio e di classe. Ora, venuto meno quel collante, la xenofobia latente si è conclamata. Temo che ci attendano tempi sempre più duri. Perchè la base leghista non accetterà mai il multiculturalismo e l'integrazione. Lo fa con i "terroni" figuriamoci con gli immigrati. Ci attendono, purtroppo, cento, mille, un milione di casi Ballotelli.
@ franko: ma su questo nn ci sono dubbi.....
e soprattutto non ritengo NON GRAVI gli atteggiamenti dei tifosi nei confronti di BAlotelli, solo che mi da fastidio quando ci si mette per forza la cosa che fa più sensazione come il razzismo quando si vuole, mentre si sorvola su altri casi (magari di vero razzismo)....praticamente come hai scritto tu.... mutu è bianco... e l'insulto zingaro è una cosa normale.....
poi in quanto a coglioni....
uuuuuuuu...... quanti ce ne sono....
@ frisbee: ....di conseguenza sono d'accordo con quanto hai scritto
Non lo so, Frisbee, io continuo a pensare che gli italiani non sono razzisti, almeno in larga parte.
Circa poi il fatto che il settentrionale sia razzista io invece vedo razzismo anche (anzi: di più) al Sud.
Il senso di superiorità ... qui sono un po' più d'accordo. Ma ti domando: perchè tanti meridionali che vanno al Nord si dimostrano così insofferenti proprio con(tro) gli stessi meridionali che "tolgono il lavoro" ai loro figli?
Non so se sia questione di razzismo. Forse è "solo" una questione di indole: l'uomo è un animale e come tale mantiene in sè l'istinto di sporavvivenza. Non sempre si è in grado di gestire questo istinto con un'altra dote che tutti (chi più chi meno) abbiamo: l'intelligenza.
Il razzismo non è istinto di sopravvivenza. Il razzismo è una forma (forse la peggiore) con cui si manifesta talora la propria ignoranza, più spesso la propria stupidità.
Può essere razzista il poveraccio così come il riccone; può essere razzista chi è analfabeta come chi ha la laurea.
Ma tanti ragazzi che urlano contro il Balotelli di turno hanno in casa il poster di Bolt o di Naomi Campbell.
Resta il fatto che la società appare sempre più "malata". E la politica non aiuta.
Borghezio dice quello che dice ... ma D'Alema che da del nano a Brunetta, cos'è?
Decidiamo prima cosa è indegno, cosa è razzista, e cosa no; ma decidiamolo prima di scoprire chi la dice una certa cosa.
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