venerdì 19 novembre 2010

Par Condicio? No, grazie

Il vs. blogger preferito non intende certo riferirsi ad un tema quale il silenzio imposto da una strana legge che impone il silenzio e l'assenza dei politici in trasmissioni televisive (fatte alcune eccezioni) in periodo preelettorale.
La battuta abusata e trita e ritrita è che, in Italia, si è sempre in periodo pre-elettorale, e quindi i politici in TV non dovrebbero andarci mai. Che nemmeno sarebbe male, se non fosse che, grazie a Vespa vivremmo immersi quotidianamente nel magico mondo di Lego, Polystil e dei suoi plastici con tanto di biciclette e macchinine.
Chissà se gli è venuto mai in mente (a Vespa) di riprodurre il plastico della tenda di Gheddafi con dentro Barbie nelle sottovesti della D'addario e Berlusconi nei panni di uno di quei simbolici BigJim.
No. Troppo facile parlare di legge liberticida in un paese in cui si parla di bavaglio solo quando lo si ritiene stretto intorno alla propria bocca.
La par condicio a cui mi riferisco è quella per cui, evidentemente, in un momento in cui Berlusconi sembra essere giunto al capolinea del suo strapotere politico, quando realmente il terreno sembra franare in modo inarrestabile sotto i suoi piedi, in un momento in cui anche Saviano è andato in TV a portare la sua testimonianza, si deve evitare di arrestare mafiosi e camorristi, perchè se no questo può significare che tutto sia pianificato per portare acqua e voti al mulino del cavaliere.
Allora, facciamo così: qualcuno avverta Fini che oltre a elaborare lui e i suoi ... amici? camerati? compagni? di FLI una bozza di legge elettorale (immagino che avrà tempo e modo un giorno di rendersi conto che è diversa da quella che vorrebbe Rutelli, Casini, Bersani, Vendola .... ), potrebbe anche pensare al fatto che presto o tardi si andrà in campagna elettorale e si parlerà di par condicio.
Provi anche a strutturare una legge che imponga al Ministro degli Interni di non presentarsi con Messina Denaro a dicembre o con Zagaria a febbraio-marzo ... Dovessimo fare che i risultati di una azione di governo (una parte di esso) sono positivi! Come lo si spiega agli elettori che la faccenda per cui è andato a fare la figura che ha fatto leggendo l'elenchino di minchiate lui e Bersani, quella storiella per cui la legalità è di destra ... cazzo! e mo'? La legalità la garantisce uno della lega? E noi? Io? che faccio adesso con questa cosa?
Dice: e gli altri arresti "eccellenti"? Come mai questa ideuzza della storia dell'arresto "a orologeria" è venuta fuori solo adesso?
Povero Fini. E, purtroppo, poveri, poveracci, tutti quelli che sono disposti a tutto, anche a tenersi in libertà i criminali che Saviano aveva elencato in Gomorra.
Saviano ... Nella querelle nata lunedì fra Saviano e Maroni, questa volta sto tutto dalla parte di Maroni. E stavolta cado anche io nella trappola della curiosità di sapere, lunedì prossimo, cosa dirà (se dirà qualcosa) a proposito della Lega collusa e degli arresti operati da un Ministero diretto da uno dei massimi esponenti dei collusi stessi.
Ma di una cosa sono abbastanza convinto (ottimismo della volontà e, spero, anche della ragione, stavolta): Saviano non insinuerà il dubbio che l'arresto fosse stato tenuto in caldo per l'occasione in cui era necessario farlo venire fuori; sono convinto che non lo farà, come in tanti l'hanno fatto e pensato, masticando amaro.
La mamma dello stupido, dicono, è sempre incinta; probabilmente anche la lama di quello che preferisce tagliarsi i genitali pensando di fare dispetto alla moglie, è sempre ben affilata.

venerdì 12 novembre 2010

Crisi ad personam

Insomma, di tutto questo caos provocato dall'unica parte politica che potrebbe realmente fare cadere il governo di centro-destra: ossia il centro-destra stesso, l'unica cosa che appare oramai (da tempo, in realtà) chiara è che il leader(?) di MSI-AN-PdL-FLI combatte una battaglia personale contro Berlusconi.
Una battaglia che avrebbe potuto essere giustificata se venisse da chi con Berlusconi non ha mai voluto avere a che fare. O da chi da Berlusconi si è dissociato per tempo, ammettendo che certe condizioni non ci fossero più per proseguire un percorso politico: per via dei programmi, per via degli alleati, per via dei comportamenti privati.
Ma è una battaglia che si fatica a comprendere se viene combattuta da chi ha sempre appoggiato quella linea politica, che si è sempre appoggiato a quella linea politica. E che ancora non è chiaro se la disconosce realmente.
Va bene che come bravo fascista (a proposito: gli piacerà ancora il film "Berretti verdi"? Quello per cui decide di iscriversi al MSI, o anche su quello ha cambiato idea?) era antisemita e poi avrebbe cambiato idea andando a piangere al muro del pianto.
Va bene che quello lì era il più grande statista di tutti i tempi e poi è diventato il male assoluto.
E però non si capisce cosa sia accaduto in tutti questi anni, se la stessa persona che firma una legge sulla (lotta alla) immigrazione con il leader di un partito antiitaliano prima ancora che antistraniero, non ne disconosce i contenuti, ma vota praticamente contro se stesso.
Quando ha sbagliato?
Se uno parla di comiche finali un giorno e poi aderisce entusiasta per poi sbattere la porta (dall'interno), cosa vuole fare?
Il suo bellissimo bambino, che farà? lo manda a una scuola privata (magari un istituto religioso) o pubblica, a rischio (o non è più un rischio, questo) di trovare il maestro omosessuale? Su questo aspettiamo ancora di sapere se l'idea è cambiata o è sempre la stessa. O se crede che, poichè ha cambiato idea lui, la ha cambiata anche il 95% degli italiani. Compreso Tremaglia.
Se ha fatto alleanze organiche (non come l'UdC) in tutto il Paese non CON il PdL, ma COME PdL, lunedì che verrebbe ritirata la delegazione dei ministri in forza FLI, nelle regioni, nelle province, nei comuni, che cosa deve accadere?
Troppo facile fare i Casini della situazione: alleanze sui programmi, ha detto l'UdC. Ma lui, adesso, che vuole? Restare nelle regioni dove governa? Restare nelle province dove governa? Restare nei comuni dove governa?
Perchè a nessuno, all'opposizione, viene in mente di ipotizzare una crisi estesa agli enti locali. Che si fa? Si mandano in crisi le giunte regionali, provinciali, comunali dove il PdL ha vinto?
Perchè in periferia i programmi sono quelli e si resta seduti in poltrona, ed a Roma no? (Che poi, la poltrona rimane anche a Roma: perchè FLI con rimpasto o con governo tecnico, o con governo per la legge elettorale, o con Maroni, Tremonti, Draghi, Topolino, ma al governo ci vuole restare! Anzi ci restano i suoi, perchè la seggiola (a Montecitorio, mica a Celle San Vito) non gliela sfilano mica, i compagni. Mica sciocchi: finalmente qualcuno che gli fa il lavoro per bene come e meglio loro non avrebbero potuto fare, buoni a nulla a tutto.
Che fa FLI se va in crisi la Lombardia? E in Piemonte, va a fare barricate con i NO-TAV in Val di Susa? E in Campania, riabilita Bassolino? E nel Lazio?
Che accade se parte la verifica anche negli enti locali? Paradossalmente laddove è all'opposizione perchè governa il centro-sinistra, laddove sta l'UdC con il PD, contro la Lega, laddove la compagnia è migliore (come in Sicilia, con Lombardo: bella compagnia!) che fa? lascia l'opposizione e passa al governo? Sarebbe addirittura logico!
Insomma, al vs, blogger preferito appare chiaro che la faccenda è di carattere personale, visto che mica si può, ragionevolmente continuare a essere l'eterno nessuno (come MSI), o l'eterno secondo (prima come AN secondo partito nell'alleanza, poi secondo nel P(re)D(e)L(lino)); persino nella vita privata l'altro ha divorziato prima di lui. E si permette di regalare ville a Macherio, mentre per un bilocale a Montecarlo, tutto 'sto casino!!!
Ma veramente, cosa ci fa uno così, che antepone la propria frustrazione di restare sempre all'ombra di qualcuno con l'unica prospettiva di non averne, ancora seduto sulla poltrona della terza carica dello Stato? Cosa ci fa lì uno che invece di ritirare la tessera del proprio partito perchè Presidente (della Camera) di tutti, ne fonda un altro? E da lì pilota la attività di un Parlamento di cui invece dovrebbe custodirne la prassi?
Cosa ci fa lì uno che dovrebbe garantire un ruolo superpartes, che deve difendere la centralità del Parlamento, ai microfoni della convention del suo neo-partito! Che va in TV con il suo collega di opposizione (farò il secondo anche lì!) da fazio a parlare di ... di che? Pure tu, fabio fazio, un minimo di contraddittorio! Persino Fede o Paragone invitano con più rispetto per l'arco costituzionale!
Vabbè, lo scenario è questo. I difensori delle istituzioni, i difensori del Parlamento, del ruolo centrale del Parlamento non si lamentano di questo presidente della camera extra-parlamentare, responsabile di un teatrino in stile "onore e guapparia" dove al "Che fai? Mi cacci?" il Presidente del Consiglio sta rispondendo con la stessa domanda".
Nemmeno Scalfaro fece peggio.
E non è mica un complimento.

giovedì 11 novembre 2010

Non si può dimenticare. Mai!

11.11.1999 - 11.11.2010 - Il tempo non spezzerà le ali del nostro ricordo.

mercoledì 3 novembre 2010

Mid Term