martedì 14 marzo 2017

Proposta indecente

La notizia (...) è che il Sindaco, nell'estremo tentativo - l'ultimo? - di salvare la consiliatura, avrebbe / ha fatto avances al centro - destra per entrare in giunta. Una specie di incrocio, di ingegneria genetica dai contorni un po' perversi, un po' inciucio un po' larghe intese. Un po' #nonsochealtrocazzofare.
La tristezza è che la cosa si sa attraverso un comunicato ufficiale dell'opposizione di centro destra che promuove a voce di Dio ciò che per un po' era solo voce di popolo. L'ennesima prova di mancanza di trasparenza di un'amministrazione che ci sta facendo assistere ad uno spettacolo dai contorni oscuri e confusi, talvolta anche torbidi. Cosa altro sta succedendo che noi cittadini non sappiamo? Quanti altri nomi sono stati sondati? Siamo alla Carboneria? La finite di giocare ai grandi strateghi sulle sorti del pianeta e iniziate a fare i seri, che amministratori di Mola di Bari siete? E che per quanto vogliate fare i mugnai tuffandovi nella farina, pulci restate?
Infine c'è la perplessità. Il comunicato del c-dx fa riferimento a "indiscrezioni di stampa" e a tentativi di abboccamento effettivamente avvenuti. Giorni fa. Ora, amici del c-dx, vi voglio bene e lo sapete, ma se ci spiegate anche perché di questo fatto non avete prontamente comunicato nulla, ma solo quando il chiacchiericcio era divenuto di pubblico dominio, ecco, credo che ciò aiuterebbe a fare chiarezza; e comunque, seondo me, questo è stato un errore.
Infine, oramai qui è un tutti contro tutti. Arriviamo presto al 23, sveliamo tutto: scene e retroscene, e stacchiamo la spina.
Voglio sperare e credere che anche il Sindaco, se potesse, si voterebbe la sfiducia. Perché davvero, oggi, la misura è colma.
#MaryShelley

venerdì 10 marzo 2017

Ma anche basta.

Si ma anche basta con questa enfasi sul "gran rifiuto".
Il gesto è apprezzabile (e sinceramente apprezzato), sicuramente si parla di rifiutare (la riconferma di) un incarico comunque importante con qualche riscontro economico che viene a perdersi e tutte le cose nobili di cui si è detto e la cui eco penso durerà ancora un bel po'.
Poi, però, accendiamo anche la luce nella stanza del sano pragmatismo e di realismo che devono anche avere animato le scelte e le decisioni dei nostri due amici ex assessori. Che legittimamente, più che legittimamente, due calcoli in croce se li saranno pure fatti; e un ragionamento simile a quelli che ci siamo fatti tutti noi in queste settimane lo hanno elaborato. Nessun opportunismo ma, ragionevolmente, opportunità. Perché è opportuno - a valle di tre mesi passatidal Sindaco ad annunciare dimissioni minacciandole irrevocabili e puntualmente revocate, senza un reale percorso di chiarimento, di risoluzione vera dei problemi sollevati, sintomo di una totale assenza di stategia e con il conseguente stallo che sta lasciando il paese sostanzialmente alla deriva, nel bilico di una pericolosa china - trarre delle conclusioni necessarie per il bene del paese ma anche per se stessi. Perché la legittima ambizione e l'obiettivo di candidarsi ancora c'è, e ci sarà ancora. E dunque, cosa c'è di più giusto ed "intelligente", strategico nel tirarsi fuori da una situazione che sta creando fastidio e rabbia fra la cittadinanza, quando non ironia o sarcasmo. Chiamarsi fuori, tirarsi fuori, sfilarsi.

Le foto seducenti vanno bene, benissimo; sono suggestive, ritraggono tre brave persone (e fra loro, per quanto, mi riguarda due amici) e solleticano l'impulso della solidarietà e dell'empatia verso tre uomini oramai dipinti come eroi.
Non esageriamo. I sussulti, misto fra orgoglio e dignità sono salvifici e ci servono, ci servano a capire che davvero c'è sempre da sperare in una comunità più attenta, meno apatica. Migliore. Ma si migliora anche, e soprattutto, partendo da noi stessi. Impariamo a scegliere magari un poò meglio la prossima volta.
Un bel gesto, bravi; grazie.
Ma anche #basta.

giovedì 9 marzo 2017

Siamo tutti meteorologi

Si sta già parlando, ragionevolmente, del Commissario prossimo venturo.
Arriveranno le dimissioni - questa volta inevitabilmente - irrevocabili? Sarà sfiducia il 23? Sarà bocciatura al momento del voto per il Bilancio?
O ci sarà il classico coniglio dal cilindro?
Quale che sia l'esito del voto e gli scenari prossimi venturi, mi riprometto, tanti dovrebbero farlo, di qua al 2018 o alla data che sarà, di rivedere un po' di video dei comizi di maggio/giugno 2015. Per confrontarli e confrontarne le persone di allora, le frasi dette allora con gli eventi di queste ore.
No, perchè, col rispetto per le persone e (fra questi) gli amici protagonisti degli ultimi eventi, alla fine della giostra, se sta accadendo ciò che è nelle cronache, si è semplicemente arrivati al redde rationem di strategie improponibili e, fondamentalmente, sbagliate. Prevedibilmente sbagliate.
Più d'uno dovrebbe appendere la candidatura al chiodo; chi definitivamente, imbolsito dal curriculum e dall'anagrafe consiliare, chi magari saltare un turno, per meditare sugli errori commessi. Perchè questi si ripercuotono sulla vita della comunità, e spesso non si esauriscono nel giro di poche settimane ma restano come ferite aperte per anni, e anche quando si rimarginano rischiano di lasciare comunque antiestetiche cicatrici.
Poi ci sono gli strateghi. Ma qui siamo su un altro pianeta. Di quelli, temo, sarà difficile liberarsene.
Peccato per chi ha lavorato bene, dando l'anima. Ma la responsabilità è quella cosa che ci si assume anche e talvolta soprattutto quando si sa di avere fatto il possibile ed averlo fatto perfino bene. Ma non sempre questo basta.
La forza di una comunità deve essere quella di saper produrre altre forze, nuove forze.
Ci sono squadre di calcio in cui, quando va via Il Mister vincente o il fuoriclasse Pallone d'Oro, continuano a vincere. Altre che falliscono. E' lì che si vede la forza, la tempra, la sostanza, la qualità della società. Poi c'è chi aspetta il #closing al #McDonalds.
#CommissarioTecnico