venerdì 29 maggio 2009

Vajanse al carajo, italianos de mierda!

Qualcuno ancora lo definisce come la sede principale di quel "laboratorio politico del Sud America". Bertinotti solo pochi mesi fa andava a sbaciucchiarsi ed abbracciarsi con Chavez.
Siamo alla vigilia delle votazioni europee. Cosa dicono Diliberto e co. della politica estera che dovrà attuare l'Italia e l'Europa nei confronti di un Paese in cui si perpetrano, sotto la dizione: "nazionalizzazione" furti belli e buoni?
Un tempo in Italia lo chiamavano "esproprio proletario". Ma qui c'è gente che ha lavorato duramente. non foss'altro per avere dovuto mettere in gioco se stessi e la propria famiglia andando a cercare fortuna all'altro capo del mondo.
Ci sarà una ragione perchè io, quando scelgo il mio candidato alle elezioni, penso a cosa c'è nei loro programmi elettorali alla voce: politica estera.
...
repetita juvant

Energumeno panzone

Si potrebbe dire che "chi di energumeno (tascabile) ferisce, di energumeno (panzone) perisce".
Puntuale è arrivata la "correzione" o se vogliamo, le "scuse"; chissà se anche queste verranno rifiutate come vennero rifiutate le scuse scritte su un bigliettino da D'Alema, e che appunto lo stesso ministro Brunetta rifiutò sdegnato rimandandole al mittente.
Insomma, un altro "fraintendimento".
Io invece non voglio essere frainteso; e molto sommessamente vi prego: se non siete in grado di spiegarvi, voi che avete fatto "le scuole alte" e siete alla guida del Paese, fate un piacere:
- o studiate l'italiano,
- o vi affidate ad un portavoce più prudente e più capace di maneggiare la lingua italiana di quanto lo siate voi,
- o, cortesemente, vi togliete dai coglioni.

giovedì 28 maggio 2009

Váyanse al carajo cien veces

Il mondo è tutto un vaffanculo. Un tempo era Cambronne. Adesso, invece dei campi di battaglia, c'è Ballarò dove Vendola manda affanculo Gasparri e Pannella che riserva la stessa destinazione a Franceschini.
E Chavez? beh, dopo avere mandato affanculo gli yanquees de mierda, e prima ancora quei sovversivi di HRW (Human Right Watches), adesso chissà cosa gli aspetta a quegli altri reazionari imperialisti di Amnesty Internacional.

all'ennesima potenza

Alcuni anni fa, la signora mi mandò due CD: su uno erano registrate delle canzoni dei Fulanito, sull'altro altre dei Proyecto Uno.
Purtroppo, trascorsi alcuni anni e due traslochi, il CD dei Proyecto Uno non so che fine abbia fatto.
Penso che anche del ProgettOne (lo ricordate, si?) siano in tanti a non sapere che fine abbia fatto (e probabilmente nemmeno i contenuti).
Niente paura: è in arrivo il mega progetto. Di cui, oggettivamente, si ha realmente un gran bisogno. Speriamo che vada tutto a buon fine; al paesello c'è bisogno di meno iperboli e più concretezza.

mercoledì 27 maggio 2009

Pulpiti

Non discuto gli aspetti strettamente politici.
Ma visto che si sta straparlando di etica e comportamenti ... questa sarebbe l'alternativa morale e del buon gusto?
Forse Franceschini aveva invertito nei giorni scorsi quel trend che vede il PD sempre più scarno numericamente. Lo aveva, forse, invertito giorni fa guadagnando BEN un elettore. Anzi: una. Di più, non credo.
Temo che, con questa uscita di livello solo un po' più basso dell'infimo del fondo che la politica italiana sta toccando ultimamente, Franceschini abbia perso per strada anche quella elettrice, ieri sera, in quel di Ballarò.

I p'ccnenn

F - "Signori!"
J - "Oh!"
C - "Caro"
F - "Insomma, nemmeno voi siete andati alla presentazione del documento preliminare del PUG?"
J - "Dove?"
F - "Al Castello; alle 19. Io onestamente non ne sapevo niente, l'ho letto adesso su un manifesto, affisso a S. Domenico vicono ai manifesti funerari"
J - "Veramente? Non sapevo niente ... aspe', fammi fare una telefonata ... 'Oh ba', sapevi niente del ... (ecc. ecc.)' ...
C - "Si, è vero! ieri notte eravamo in giro ad affiggere i manfesti elettorali e non ho visto nulla. Poi l'ho visto anche io stamane l'avviso, vicino a S. Domenico ..."
F - "Si, vabbè, però mi sembra strano che abbiano dato così poca pubblicità, cioè, il PUG ... Su sito dell'assessore non c'era nulla, sul sito di Città Nostra nemmeno, oggi al Comune non ho visto niente ... "
J - "Allora, ragà, mi dicono che sul giornale che parla di Mola e Polignano* c'era il comunicato. Ma fino a stamattina alle otto non c'era niente in giro affisso; e comunque non si è fatto nulla. Alle 19 il Castello era chiuso, sia davanti che dietro. Hanno cercato di bussare fino a che hanno incontrato CS. La quale ha detto che a parte che in giro il paese è pieno ( ??? ndb) di manifesti dell'evento, malauguratamente esso è stato rinviato; e che avevano affisso un foglio che comunicava il rinvio ad altra data, ma i ragazzini lo hanno strappato.".
F - " ... "
C - " ... "
J - " ... "

* non ricordo il nome.

martedì 26 maggio 2009

Napoli - Italia?


DC (Democracia Chavista)

I simboli sono importanti, in politica.
Quando ci fu il terremoto "Mani Pulite", molti partiti storici scomparvero, o furono molto prossimi alla scomparsa. Il PSI, la DC, il PRI, il PSDI ... tanti.
Altri partiti vennero cancellati per altre ragioni "storiche". Penso al PCI, al MSI.
Con i partiti non scomparivano i simboli.
La falce e martello resta presente come simbolo di alcune liste, così come la fiamma tricolore. Il garofano rifiorisce. Forse anche l'edera, ar-rampicante sempre verde. Ma, soprattutto, non scompare la croce.
Non mi riferisco ovviamente a quella che servirà a barrare il partito che preferiremo, nel segreto dell'urna, fra pochi giorni.
Mi riferisco alla Croce, quella che da sempre ha accompagnato il partito della Democrazia Cristiana. Quel partito che presentava come simbolo, storicamente, la croce sotto la scritta: LIBERTAS.
Penso a questi simboli, per molti oramai inutili orpelli, ma secondo me comunque importanti rappresentazioni e sintesi grafiche di libertà di pensiero, quella libertà che ha marcato, 60 anni del difficile cammino di progresso e democrazia che in Italia, forse, dovremmo apprezzare di più.
E penso a quello che accade ad alcuni chilometri a Sud Ovest da noi; con buona pace di chi, secondo me, non si rende conto che se gli USA sono il male, quello è il classico rimedio peggiore del male.
E penso a quello che accade ad alcuni chilometri a Sud Ovest da noi; laddove, però, la croce invece di metterla sotto la parola LIBERTA', gliela stanno mettendo esattamente sopra.

AGGIORNAMENTO
Se AVL "è un anticomunista sfegatato", non penso che lo stesso possa dirsi del padre, la cui storia parla abbastanza chiaro.
Eppure ... anche a lui è stato riservato grosso modo il medesimo trattamento.
Forse è quello che, in questi periodi, in Italia, viene definito "problema di democrazia".
Mi sbaglierò, ma quando penso a chi parla di un Paese, l'Italia, nel quale mancherebbero i fondamenti della democrazia, e vedo quelli che sono i modelli che qualcuno vorrebbe importare ...

domenica 24 maggio 2009

Figli e figliatri. E figli di puttana.

Quanti Fabi Fazi, Simone Venture, Gialappe e compagnie cantanti si son fermate quando, prima di partite di calcio si sono avute notizie di tragici accadimenti. Un poliziotto che muore a Catania, uno che colpisce un tifoso all'autogrill, uno genoano accoltellato da uno milanista, e via elencando.
Ieri pomeriggio, DURANTE UN INCONTRO DI CALCIO, un ragazzo, un giovane di 19 anni, sporgendosi da una balaustra, ALL'INTERNO DI UNO STADIO, è caduto, è morto, mentre un'inutile partita di serie B doveva continuare a tutti i costi.
Una inutile partita di serie B, come di serie B deve essere stato considerato quel giovane tifoso della Triestina che muore un tranquillo sabato pomeriggio, senza violenza e senza razzismo.
Si chiede di interrompere le partite perchè magari un siciliano tifoso della Juventus che dà del terrone ai tifosi della Reggina è contro ogni etica sportiva, ma interrompere una partita di calcio, quello no.
Oggi Simona Ventura non si è nemmeno sognata di ipotizzare di non andare in onda nella domenica in cui c'era da celebrare come lo scorso anno l'addio al calcio di capitan Maldini.
Il trito e ritrito minuto si raccoglimento sui campi di serie A fa il pari con i fischi dei tifosi di ieri al Tardini, che non volevano vedere giocare una partita con la morte in faccia.
Dicono: i giocatori devono dare segnali forti quando partono i cori di ignoranza e razzismo dagli spalti. e devono interrompere la partita.
Devono.
I giocatori, ieri, non si sono affatto sognati di rifiutare di riprendere a giocare mentre dalle tribune i tifosi li fischiavano, schifati.
Gli arbitri, da regolamento, possono interormpere le partite se qualche tifoso espone striscioni offensivi della classe arbitrale. Ma nessun segnale, se non quello di ripresa del gioco, come se nulla fosse accaduto, ha dato ieri pomeriggio l'arbitro mentre moriva un ragazzo di 19 anni che solo era lì a soffrire e gioire per la sua squadra del cuore, "l'inutile" Triestina, una squadra di serie B.
Pochi anni fa fui tra i pochi, criticato aspramente da alcuni (non ricordo se su questo blog o su un forum), quando all'Italia venne preferita la accoppiata Svizzera - Austria (mica cazzi) per organizzare gli Europei. Dicevo no ad una organizzazione del calcio che con i soldi del pallone ha costruito strade ed indrastrutture a servizio di tutto tranne che al calcio, ha costruito centri direzionali mai utilizzati, stadi (Torino) già dismessi ed addirittura demoliti per essere ricostruiti, altri già da anni fuori norma ... e che voleva rinverdire i (ne)fasti di un'Italia pre Mani Pulite; una organizzazione del calcio dei soliti noti che avrebbero voluto ricostruire se stessi, riinnaffiando di danaro piovuto chissà da dove 8 impianti e lasciando gli altri stadi in condizioni tali che non uno stupido qualunque, un anziano, un disabile, uno scellerato, ma un giovane di 19 anni, potesse cadere nel vuoto e morire lì, mentre la palla continuava a rotolare come se nulla fosse accaduto.
Questo non è il calcio che vogliono i tifosi, quelli veri, quelli che se ne fottono dei "Quelli che il calcio" e dei Processi, delle Domeniche Sportive o dei Tuttocampo che durano tre ore ma che per due ore e mezza si interessano solo di tre squadre.
Questo non è il calcio che critica i politici ma che viene comandato dalle stesse persone da trent'anni.
I tifosi, quelli veri, sanno fermarsi di fronte alle tragedie, perchè non fanno differenza tra figli e figliastri. Ma i figli di puttana, quelli si, li riconoscono a primo olfatto.

venerdì 22 maggio 2009

Quel poveraccio di la Fontaine

... dicono che, nella vita, per avere successo e talvolta per non fare una butta fine, bisogna avere quella dote che molti definiscono "fortuna con la C maiuscola" ... insomma: un culo grande così!
E le cicale, finalmente tranquille, friniscono serene ...

giovedì 21 maggio 2009

A mezzanotte va, la ronda del paesello ...

" In sostanza, il Sindaco, secondo quanto riportato dalla "Gazzetta del Mezzogiorno" aveva risposto: < Stiamo valutando la possibilità di affidare la custodia dell'area agli aventi titolo (ndr: i proprietari o i costruttori delle villette sequestrate). Insieme a loro l'amministrazione intende verificare la possibilità di attuare un'azione di presidio della zona per ganatire protezione e maggiore sicurezza ai residenti e di salvaguardia dell'ambiente per un'area prossima alla costa. >
Rif: dall'editoriale di Nicola Lucarelli, di cui al numero 76 - Maggio 2009 di Città Nostra.

mercoledì 20 maggio 2009

Manutenzione interattiva

Pessimismo: le strade del paese sono ridotte ad un campo di patate.
Ottimismo: nelle strade del paese stanno realizzando un campo di golf.
Se vuoi contribuire a rendere il percorso più divertente, puoi modificare il par inviando il tuo suggerimento.
Chiama.
A Monopoli già lo fanno.

domenica 17 maggio 2009

Chi c'è Che

L'anno scorso la presenza di Israele alla mostra del libro di Torino provocò polemiche anche roventi.
Quest anno, e tagliando la testa al toro del rischio di riproporsi ulteriori casini (che ne avessimo solo uno, già sarebbe troppo), qualcuno ha pensato bene di impedire potenziali nuove polemiche agendo alla fonte.
Accade, dunque, che Yoani Sanchez non abbia potuto presentare in Italia, alla Mostra del Libro di Torino, il suo libro (in vendita in italiano: se non vi spiace fare dispetto a zio Fidel, o MOLTO più banalmente a Gianni Minà, sono meno di 15 euro), nonostante l'inutile appello in extremis.
Assente.
Eppure ... hay muchas formas de estar.

venerdì 15 maggio 2009

Uccellacci e uccellini

La presentazione del libro sull'avifauna molese, come sempre succede quando si presenta un libro che illustra cosa accade sul territorio in cui distrattamente viviamo ed egoisticamente occupiamo, è stato un evento, usando un termine tanto semplice e scontato quanto inevitabile ed efficace: interessante.
Chiaro, essendo ignorante in materia, non sono in grado anche solo guardando due volatili in fotografia distinguerli, pur se il relatore mi parla di specie differenti ... ma proprio per questo c'è da restare affascinati da come la natura, anche quella apparentemente più "banale" può offrire sorprese.
C'era poca gente, pur in una sala quasi piena, a riconoscere, attraverso le immagini di un libro e le parole di chi la osserva, quanto tenace sia la voglia della Natura di resistere alle aggressioni dell'Uomo; che occupa spazi inutilmente, egoisticamente, con l'arroganza di chi cerca il superfluo talvolta finanche fosse solo per toglierlo agli altri, più che per volerselo godere. Forse per quella inconscia invidia del gretto che non sopporta la armonia, e che la rifugge spaventato.
Quanta gente distrugge o danneggia un'opera d'arte perchè ne risulta terrorizzato, spaventato dalla grandiosità della sua armonia, dalla sua bellezza, dalla sua perfezione?
Onestamente non vorrei essere oggi, nei panni del Sindaco. Che, come sempre, è stato capace di dire delle belle parole, di esprimere dei concetti interessanti ed assolutamente da condividere.
Ma non vorrei essere nei suoi panni quando qualcuno chiederà di capire come si può operare sul territorio salvguardando i (forse) sempre legittimi interessi della popolazione con i diritti della Natura.
Oggi, duole dirlo, la Natura sembrano i nativi d'America, i pellerosse, gli indiani che senza confini vivevano gli spazi immensi del continente. Ed i visi pallidi, le giubbe blu, sono coloro i quali occupano gli spazi perchè la civilità, il progresso non si possono fermare.
Quanti John Wayne si sono succeduti in questi decenni, che hanno ristretto sempre più gli spazi finanche alle riserve che periodicamente vengono assegnate alla natura ed altrettanto periodicamente vengono ridotte?
La pressione antropica cresce. E non si adottano gli strumenti per impedire che l'unica piscina del paesello debba cedere spazio a nuovo cemento. E "l'area del tiro a volo" di cui ci ha parlato Cristiano Liuzzi ieri, laddove dove si formano pozze d'acqua specie d'inverno dove i migratori trovano riparo, e dove, a terra, alcune specie nidificano ignari ed inermi difronte alle auto che inevitabilmente li calpesteranno distruggendo le nidiate, è solo uno di quegli spazi che stanno per essere circondati da altra urbanizzazione che scaccerà anche il più testardo pennuto.
Quanta pressione antropica non si è potuto o voluto arginare in questi ultimi anni?
Quanta Natura abbiamo ancora regalato al passato negli spazi del paese alla voce: contratti di quartiere?
Ora che questo libro aiuta a poter aprire un po' di più gli occhi su una realtà, la Natura, che non è solo concetti lontani e inevitabilmente un po' astratti, come l'arretramento dei ghiacciai o l'effetto serra planetario o il disboscamento della Amazzonia all'altro capo del mondo, ma anche fenicotteri, aironi e persino un falaropo beccolargo che, chissà perchè, dopo più di un secolo si ferma tre giorni a Mola, sarebbe il caso di soffermarsi sulle priorità.
E forse non distrarsi (o farsi distrarre) su quei "rischi" che forse tanto rischio non sono, dipinti sotto la tetra forma di una centrale nucleare che non verrà mai, mentre tutt'intorno avanza un mostro chiamato Città metropolitana che chissà cosa ci porterà.
Devo dire che l'assessore Santamaria, di cui tutto si può dire ma certo non che sia un nuclearista, ebbe il coraggio, in un superfluo consiglio comunale, di dire che al momento non ci sono le condizioni per una eventualità del genere, per un futuro atomico per il paesello. E l'attenzione che va prestata alla Natura, all'Ambiente ed al territorio passa anche attraverso queste iniziative. Che, come hanno sottolineato ieri sera i relatori, non siano immagini destinate a divenire passato, ma occasioni per paragonare l'oggi con il domani. E potere fare dei bilanci su cosa vogliamo noi dal futuro. Che, non ricordo chi lo disse, dovrebbe interessarci parecchio, in quanto è il luogo dove passeremo la maggior parte del nostro tempo.
....
PS - A casa hanno apprezzato tantissimo il libro. Grazie.

giovedì 14 maggio 2009

Quel motivo per dire grazie al Grande Fratello

Il libro non è ancora uscito, un'anteprima la offre Vanity Fair, ma da quello che va questuando in giro per i media, direi che il suo prossimo programma in TV potrebbe avere un titolo del tutto simile a quello che aveva fino a poco tempo fa.

mercoledì 13 maggio 2009

Ostuni, frazione di Mola

La notizia l'ho letta solo adesso. E se dovesse risultare vera, c'è veramente poco da esultare; almeno così credo.
Se da un lato ci sarebbe da tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo (per chi ci credeva) di vedersi piazzata una centrale nucleare nell'agro del paesello, realmente non so, però, cosa possa avere portato a pensare che un sito come quello di Ostuni possa ritenersi idoneo alla ubicazione di un simile impianto.
Si tratta di un territorio dai connotati paesistici unici. il panorama è bellissimo, sia che si veda dal mare verso l'interno, che dall'interno verso mare. Le spiagge, le dune, le scarpate ...
Richio sismico basso (mi sembra che la cartina proposta sia non corretta, in quanto non esistono più siti "non classificati", alla luce della nuova normativa) ma, se non ricordo male, esiste un alto rischio idrogeologico.
Non so. Mi fermo qui. Questa è solo una considerazione superficiale e non vorrei dire più sciocchezze di quelle che normalmente dico.
Due cose però non posso risparmiervele:
Primo: se la centrale dovesse servire ad eliminare tutti quei villaggi turistici e quella speculazione eilizia che ha deturpato negli anni un litorale unico e meraviglioso, potrei quasi quasi cambiare idea: perchè fra due mali bisogna sempre scegliere il minore; e del resto, fino a quando finiscono di realizzare una centrale nucleare, sarà forse pronto uno dei lungomari più belli d'Italia e frotte di baresi dal Pilone e dintorni potrebbero stabilizzarsi nei numerosi B&B del paesello, con indubitabile vantaggio economico per la collettività;
Secondo: andrebbe realizzato un impianto interamente dipinto di bianco, imbiancato a latte di calce, per fare pendant con la vicina città bianca. perchè l'ambiente è una priorità di questo governo, giusto?

domenica 10 maggio 2009

Polizia etnica

In un articolo di pochi giorni fa, riportata puntualmente dal vs. blogger preferito, si sottolineava come oramai la società italiana abbia ufficializzato anche fra le sue "istituzioni" maggiormente simboliche: l'Esercito, le Forze Armate, quel carattere che potremmo penso definire: multietnicità.
Anzi, a dire il vero, mi sembrava così strano che ciò avvenisse con tale ritardo, in un Paese che nella sua storia, ben prima del Ratto delle Sabine, ha visto incrociarsi popolazioni provenienti da ogni latitudine; in particolare da quelle sponde medio-orientali che, per gli strani scherzi della Storia, qualche millennio fa portavano cultura e civiltà, mentre oggi troppo spesso esportano disperazione e speranze.
Eppure è di queste ore la dichiarazione del Presidente del Consiglio che prende le distanze dalla Storia del suo Paese: la storia di un Paese multietnico, un Paese dalla storia multietnica.
Eppure il Presidente del Consiglio ha nella Sicilia una "roccaforte" politica; una regione che conosce troppo bene per non essersi accorto che i caratteri somatici di tanta parte della popolazione siciliana non possono essere solamente dovuti al sole che pure tanto riscalda le pelli di quella gente.
E ci sarà un motivo per cui in Sardegna, anche questa una regione che il Presidente del Consiglio conosce molto bene per essere ospitata dalle sue ville, la lingua è così diversa da quella della sua Lombardia.
La Storia delle migrazioni avrà pure svolto un ruolo sulle popolazioni italiche nonostante l'alta velocità sia arrivata solo poche settimane fa a Roma da Milano; ma Annibale, elefanti al seguito, nonostante il ritardo sui lavori per via dei picchettaggi degli ambientalisti in Val di Susa, riuscì a giungere persino in destra Ofanto già circa duemila anni fa.
Piaccia o no, fra Unni, Visigoti, Ostrogoti, Attila, Napoleone e quanti altri, qualcosa qualcosa sarà pure accaduto, fra una battaglia e l'altra, fra un sacco di Roma e l'altro.
Volente o nolente, qualcosa sarà pure accaduto nella "sua" Napoli, solo pochi decenni fa: possibile che non si sia accorto che tante di quelle mani che stringe appartengono ai figli della colpa di tante madri che pure non la hanno mai voluto fare ricadere sui figli?
Niente: sembra che il Presidente del Consiglio abbia voluto ignorare tutto ciò e tanto altro ancora che millenni di Storia hanno regalato al suolo italico ed alle sue genti. Sembra come se abbia voluto fare finta che ciò non sia mai accaduto. Quasi che abbia voluto girare il capo da un'altra parte, non vedere l'evidenza.
Eppure, ad essere un paese multietnico, non c'è niente di male; e molto bene dovrebbe saperlo lui, amico di leader di importanti Paesi multietnici.
Nella Francia del suo amico Sarkozy qualcosa sarà pure accaduto nei secoli scorsi perchè nella finale del luglio 2006 l'Italia sembrava giuocare contro una selezione del Resto del Mondo.
Negli Stati Uniti del suo amico Bush, qualcosa deve pure essere accaduto perchè la donna più potente del mondo avesse quegli strani lineamenti, del tutto analoghi a quelli, oggi, dello stesso Obama e gentile signora.
....
Onestamente, signor Presidente, questa storia dell'idea di una Italia non multietnica, come dicevano quei tre ...

sabato 9 maggio 2009

Con quella bocca ...

Altri tempi, quando esisteva Carosello.
Personaggi dello spettacolo di primissimo livello recitavano in quelli che non possiamo chiamare, con il vocabolario di oggi: spot.
Attori ed attrici di cinema e di teatro, italiani e stranieri, si prestavano a recitare (nel vero senso della parola) in sketch che in molti casi sono ancora oggi ricordati.
C'erano personaggi "affermati" ma anche molti "emergenti".
C'era, fra i tanti, Virna Lisi. La quale, con quella bocca, poteva dire ciò che voleva.
A distanza di tanti anni, un'altra bocca prova a dire ciò che vuole. Ma, insomma, probabilmente in questo caso, un "quasi" andrebbe aggiunto.

giovedì 7 maggio 2009

Il Ferrero che vorrei

... perchè si può vivere senza i comunisti, ma ... che mondo sarebbe senza Nutella?

Seconda generazione?

Premetto che non mi è chiaro il concetto di "matrimonio misto".
Un matrimonio fra due persone di cui, per esempio, una italiana ed un francese può essere considerato un matrimonio misto? Scommettiamo che se l'italiana è Carla Bruni ed il francese si chiama Nicolas Sarkozy, o se lei è Monica Bellucci e lui Vincent Cassel nessuno lo definirebbe un matrimonio misto, mentre se il lui fosese ... chessò ... David Trezeguet, o Marcel Desailly, quella unione diventerebbe un matrimonio misto?
Negli USA il matrimonio fra mia cugina, una italiana che a sette anni è emigrata a New York, diventando dopo un po' cittadina statunitense, e Mike, figlio di una coppia della Giordania e divenuto poi anch'egli cittadino statunitense, come verrebbe definito?
E il mio è un matrimonio misto? Cosa si mescola?
Sarà passato qualche anno e forse la memoria mi fa difetto, ma non mi sembra che fra i documenti per il matrimonio venga richiesta una mappa del genoma.
Ed allora: cosa si mescola?
Vabbè. Temo di rimanere nel dubbio. Anche perchè l'uso del termine "misto" quando si parla di uomini e donne o, nel caso delle "bizzarrie" recentemente di moda, di bambini e bambine che frequentando la stessa aula scolastica ma parlando l'italiano con risultati differenti, la fanno diventare "classe mista" e quindi da "omogeneizzare" con "classi separate", mi fa venire l'orticaria (come disse Bertinotti di Travaglio; questo per dimostrare che almeno una volta nella vita si ha sempre l'opportunità di dire una cosa sensata, foss'anche Bertinotti. Diliberto potrebbe invece rappresentare la classica eccezione alla ancor più classica regola).
In questo clima da confusione da cambiamento, innaturale in un popolo dalla tradizione interetnica che risale più o meno all'epoca immediatamente successiva al fratricidio più famoso della Storia dopo quello di Caino ed Abele, ma che diventa naturale se quel popolo è il popolo italiano, popolo tradizionalmente dalla memoria corta, oggi sul Corriere la notizia delle pattuglie miste.
Evidentemente a questi ragazzi e ragazze non è stato riservato il trattamento delle classi separate, in quanto figli di immigrati ed inevitabilmente con il problema della "gestione" di due lingue: quella di almeno uno dei genitori e quella dei compagni di classe.
Molti fra quelli che scelgono la carriera militare, tradizionalmente, lo fanno perchè è una opportunità di lavoro. Ma tanti lo fanno per passione della divisa, e perchè esiste l'orgoglio di indossare una uniforme e "servire la Patria", la Madre Patria.
Quale Madre che si rispetti ti metterebbe in un angolo se non parli bene l'italiano, invece di moltiplicare i propri sforzi per farti arrivare alla pari degli altri figli (e insegnandoti ad essere orgoglioso di conservare la tua lingua nativa, che un giorno diventerà anche un qualcosa in più rispetto ai tuoi coetanei)?
E quando giungerà il momento in cui quella Madre sarà una donna anziana che non potrà più dare la mano per superare le difficoltà, ma avrà bisogno del supporto del Figlio, quel Figlio sarà orgoglioso di sua Madre, la amerà ancor più e non gli peserà il dover destinare i propri sforzi, il proprio tempo per accudire e servire colei che lo ha fatto crescere bello, sano e, perchè no?, Italiano.

martedì 5 maggio 2009

Porca a porca

Lunedì, puntata di Porta a Porta dedicata alla febbre suina o nuova influenza o Influenza A, o come volete chiamarla voi.
Una puntata interessante, su un tema importante. Non solamente per le ripercussioni economiche, ma anche sugli aspetti sanitari, sulle ripercussioni sulla salute di tanti esseri umani nel mondo e, perchè no?, anche in Italia.
Ospiti in studio a vario titolo e con collegamenti da altre sedi.
Entra Gianni Rezza, epidemiologo e subito si capisce che, fra dottori e giornalisti, non dico di impietosirsi ma per lo meno, rispettare i morti non gliene frega una beneamata.
...
(minuto 17.12) Din Don
BV "Buonasera, Gianni Rezza, direttore ... ecc. ecc. ... I morti, come sono morti? OH! (ridendo) appena lei è entrata subito ha fatto secco un pezzetto di mortadella"
GR "Eh Eh, è il momento adatto per mangiare carne di maiale"
Bruno Vespa inizia dunque a "svassoiare"stuzzichini di insaccati vari agli ospiti; fra una fetta di Parma ed un cubetto di mortadella, gli invitati mangiano soddisfatti mentre Rezza parla di focolai e di morti.
"BV "ecco, ma di che cosa sono morti?"
Vespa ed i suoi ospiti continuano a sorridere mentre offre insaccati parlando di morti.
...
Ora non è che uno voglia passare per cinico. Ma ... se una ragazza in quel di Garlasco o una giovane studentessa inglese muore a Perugia di morte violenta, o se due poveri ragazzini vengono ritrovati morti sul fondo di una cisterna o se degli operai muoiono sul lavoro, e certamente Vespa si (di)mostra affranto e non si sognerebbe minimamente di offrire leccornie ad i suoi ospiti, perchè se i morti sono in Messico, non si sa quanti ne sono, non si sa quanto ce ne saranno, Vespa si può permettere di ridacchiare sornione con un vassoio di ben di Dio fra le mani?
La trasmisisone dura una ora e mezza: possibile che non c'era un altro momento della puntata per offrire cibo e sorridere rassicurante agli italiani che mangiare maiale non fa male?
Se un italiano fosse morto in seguito al virus, cosa avrebbe fatto Vespa? avrebbe ridacchiato allegramente?
Oppure avrebbe organizzato una puntata stile Cogne o Garlasco, solo che invece di mettere la bicicletta o il plastico della casa in primo piano, ci avrebbe messo un suino?

lunedì 4 maggio 2009

A farlo apposta ...

Lunedì, appuntamento settimanale alle 21.10 con Gad Lerner ed il suo programma su La7: "L'infedele".
Qualcuno, lassù, forse Gino Bramieri, o chissà, direttamente il Dio della Barzelletta, ispirò al giornalista questo titolo. E non credo che in alcun momento Lerner avrebbe potuto immaginare che un giorno, la sua trasmissione sarebbe stata così annunciata:
Ore 21.10 - L'infedele "Berlusconi e le donne".
Ci sarebbe da togliere quelle virgolette!
...
Maroni, intanto, dopo averci provato coi medici, ritenta con i presidi.

venerdì 1 maggio 2009

Goodbye

Ayrton Senna

Beware of the pig?

Ha creato poco panico, finora, la febbre suina in Europa, e meno in Italia, mentre altrettanto non può dirsi del Messico, ovviamente, e di altri paesi del centro e sud America.
I responsabili della Sanità dei Paesi di tutto il mondo non hanno ancora, dal poco che ne capisco, una visione univoca sull'effettivo rischio che la diffusione del virus della febbre suina potrebbe avere sulle popolazioni.
Come per la attuale crisi economica mondiale l'unico riferimento storico è quello che provocò una catastrofe in Europa al principio del secolo scorso; quando la epidemia di influenza suina veniva anche definita spagnola, salvo scoprire che il nome dipende dal fatto che il paese iberico restò neutrale rispetto al primo conflitto mondiale, e la conseguente mancanza di censura del governo sulla stampa.
Molti hanno già ricordato ciò che avvenne pochi anni fa con la aviaria. Di cui, onestamente, non è che si sia capito molto, se non che le case farmaceutiche ci hanno fatto una sbarcata di soldi (vi ricordate le scorte dei vaccini? e chi si è mai vaccinato?).
Che brutto mondo quello in cui troppi sono i casi in cui il cinismo dell'uomo ha proovcato catastrofi e tragedie, al punto da avere oramai sempre il dubbio che di naturale non ci sia più nulla! E quanti di noi possono dirsi sicuri che dietro tutto ciò non ci sia l'ennesimo business?
Epidemia? Pandemia? Bugia? Farmacia?
A me, e lo dico a bassa voce, perchè mi rattrista molto il fatto di essere giunto al punto di dubitare, questa malattia, questa epidemia/pandemia non convince. E se non c'entrano nulla i suini in quanto tali, ho l'impressione che i porci, anche in questo caso, abbiano due zampe.
...
A chi non è venuto in mente l'album (per me il più bello) del 1977 dei Pink Floyd?