venerdì 25 giugno 2010

e con chi te la vuoi prendere?

Il segnale che qualcosa dovesse andare male lo si vedeva nelle strade, sui balconi, alle finestre. Così poche bandiere in giro per un campionato mondiale, con la nazionale campione del mondo uscente, non si erano mai viste.
Certo, la RAI ci ha messo del suo: avere garantito ai proprio utenti la trasmissione di una sola partita al giorno (a me personalmente ciò ha dato l'impressione di avere scientificamente evitato di parlarne tanto, probabilmente perchè i diritti TV sono tutti di SKY; la recente epurazione di uno dei Gialappa's per avere detto ai microfoni RAI che loro facevano la radiocronaca su altri network radiofonici mi conforta nella mia sconfortante considerazione) ha contribuito a non creare una atmosfera di partecipazione mediatica, lasciando spazio allo scetticismo ed alla disaffezione alle sorti dei Nostri. Un tale clima di disinteresse lo ricordo solo in occasione di eventi quali la Confederation CUP dell'anno scorso o eventi minori simili.
I risultati sul campo li abbiam visti tutti, lo sfacelo dell'esito finale, pure.
Colpe? Processi? Inevitabili e giusti.
In questi casi ogni componente ha le sue colpe, ognuno per quanto di sua competenza.
Su Lippi, vabbè, l'elenco sarebbe lungo, lunghissimo. Mi rifiuto persino di commentarlo. L'unica mia frustrazione (e credo di tanti tifosi) è quella di sapere che non può essere sbattuto fuori a calci per il semplice fatto che lui è già fuori!
La Federazione, per certi aspetti, ha colpe anche maggiori, ma non per avere fatto la scelta di rchiamarlo, ma per tutto ciò che gli ha consentito di fare. Chi non ricorda cosa rispondeva Totò all'ufficiale tedesco che gli ordinava di bombardare un paese, di fare un strage di civili, ricordandogli che lui aveva carta bianca?
A Lippi, invece, è stato concesso tutto, soprattutto di avere sempre la sprezzante arroganza di non dare mai una spiegazione, un chiarimento, un perchè di scelte che andavano inevitabilmente in direzione opposta a quello che i valori del campionato italiano offrivano.
Oddio, è anche vero negli ultimi due anni l'unico italiano tra i 30 candidati al pallone d'oro è stato Buffon e nelle migliori 8 squadre d'Europa gli unici italiani sono stati: Toldo, Materazzi, Balotelli e Santon, tutti rigorosamente panchinari; guardando a questo aspetto, forse un motivo di natura "tecnica" a questa figuraccia lo si trova ... ma è anche vero che se anche ci sia stata una logica alle scelte tecniche, è anche vero che esiste un aspetto importante da cui nessuna squadra, meno che mai la Nazionale, può prescindere: l'affetto dei tifosi.
La gestione Lippi, in questa ultima più ancora che nella prima, è mancata, anzi, è stato alimentato un distacco basato sulla arroganza e sulla supponenza, sul concetto secondo cui: "io non devo niente a nessuno". La partenza da Coverciano verso il ritiro, con gli azzurri che evitano i tifosi, che si sitraggono, come usa dirsi: all'abbraccio dei propri sostenitori (non scalmanati teppisti, ma famiglie in attesa di una foto, di un autografo), è stata la peggiore e la più esemplare immagine di una gestione arrogante di un tecnico cui la Federazione avrebbe almeno dovuto obbligare a spiegare, a chiarire. Non dico ad essere simpatico nè di provare a farlo; ma almeno di avere il rispetto per chi con la propria passione rappresenta la tua forza.
Niente di tutto ciò.
Adesso restano le partite vere, quelle secche, quelle del dentro o fuori, quelle in cui valgono non solo le gambe, ma le tre C: cervello, cuore e coglioni (le tre C varrebbero anche nella lingua spagnola (cerebro, corazon, cojones), ma preferisco non dirlo. Le squadre che guarderò cercando di vederle avanzare il più possibile nel torneo, sono di lingua spagnola, ma geograficamente sono dall'altro lato dell'oceano; ma lì mi sembra che no hay cojones sino huevos).
Cile (se si qualifica stasera), Paraguay, Uruguay e Messico (quest ultima, onestamente, solo perchè si gioca l'impresa contro l'Argentina ... Maradona, scusatemi, non si può vedere) rappresenterebbero una bella sorpresa, in un Mondiale che, finalmente, premierebbe un outsider. Forse è dai tempi dell'Uruguay che sbancò il Brasile che una squadra non favorita non vince questo torneo.
Forse al calcio, e non solo al calcio, ciò farebbe bene.
...
AH!, già dimenticavo: i calciatori. Beh, no, quelli no. Non ha senso prendersela con i calciatori. A meno che non manchi la voglia, l'impegno, la determinazione, non si può accusare qualcuno di non avere i mezzi. Se un giocatore è mediocre, che senso ha accusarlo di esserlo?
Io, personalmente, ai calciatori non me la sento di muovere critiche. Ad un giocatore da sei non si può pretendere di dare otto. Se un atleta da otto è infortunato e può rendere da cinque, che senso ha chiedergli di rendere da otto? Diverso è se un giocatore da otto rende da sei. La squadra a questi mondiali, probabilmente aveva una media di valori discreta, ma ha avuto un rendimento scadente. Se chi li ha scelti, li ha fatti rendere meno di ciò che valgono, che senso ha prendersela con loro?

lunedì 21 giugno 2010

Vuoi una mano? Faccio da solo, grazie

In tanti ricordiamo il dispendio di energie che tanti moralisti del calcio in TV profusero per stigmatizzare un fallo di gioco. Mi riferisco al fallo di mano di Henry nella partita-spareggio Francia - Irlanda.
Sdegno e rabbia: bisognava ripetere la partita, bisognava squalificare Henry ... la palestra delle amenità restò aperta fino a tarda notte per ospitare chiunque avesse sa suggerire qualcosa di bizzarro.
Ora, va bene che la Francia sta antipatica a tanti, va bene la testata di Zidane, va bene Domeneck ... ma insomma, a tutto, generalmente, ci dovrebbe essere un limite.
Ieri sera con un doppio fallo di mano nella stessa azione, Luis Fabiano realizza un gol che chiude la partita e che rende la strada per la qualificazione agli ottavi per la Costa d'Avorio a dir poco impervia. Neppure il replay del brasiliano che fa l'innocente con il ridacchiante arbitro ("dì la verità, bricconcello: l'hai toccata col braccio?" "no, no, lo giuro sulla bilancia di Ronaldo ... sulla cantina di Adriano: la palla l'ho toccata con il petto") serve a destare i moralisti di ieri.

venerdì 18 giugno 2010

(Golfo del) Messico e Nuvole

Girano piantine che dimensionano la macchia di petrolio fuoriuscita dal pozzo della Bp nel Golfo del Messico e si azzardano comparazioni con gli effetti che la stessa enorme macchia provocherebbe se si trovasse in Adriatico o altrove.
Obama si dice incazzatissimo. E furioso lo descrivono. Obama, il salvatore, paragona il disastro ambientale all'11 settembre. E parla di svolta: l'America deve andare verso le energie rinnovabili, la svolta verde.
Bravo!
Però, un paio di nuove centrali nucleari non ce le neghiamo mica ...
Chissà se a qualcuno dovesse venire in mente di traslare sul cielo degli Stati Uniti la nube radioattiva di Chernobyl per comparare gli effetti.
Intanto, qualcuno ricorda che esistono zone del Pianeta, l'Africa, la Nigeria, in cui gli appetiti di sorelle (e cugine) della BP distruggono da decenni l'ecosistema e la gente muore. Muore di petrolio, ma che fa? Le star televisive raccolgono tanti soldi per la lotta all'AIDS in Africa ... Che dite, glielo diciamo di preoccuparsi anche di questi sfortunati fratelli africani, o invece molto meglio far finta di nulla? Del resto, si sa: serve tanto petrolio per illuminare quello sperduto posticino in pieno deserto del Nevada, denominato: Las Vegas.
Vabbè, preoccupiamoci di molluschi e pellicani di Louisiana e dintorni. Obama è preoccupato, tutti siamo preoccupati.
E però ... a qualcuno verrà la briga di disegnare le dimensioni della nube di veleni che da decenni avvelena ed uccide a Taranto?

sabato 12 giugno 2010

La ley de la mordaza

Non è questione di essere d'accordo o meno con quanto accade in Italia.
Certo, fa specie notare come Magistà, in un editoriale a TeleNorba (TgNorba 12.6.2010) critichi aspramente la legge sulle intercettazioni affermando che non è un paese normale quello in cui la gente passa il tempo a leggere un giornale perchè pieno di pettegolezzi sulla vita privata del potente di turno (ci sarebbe da chiedersi - e da chiedere a lui stesso - se Magistà ha mai visto cosa accade sui Fucks della Murgia del sud-est barese; ma è già un altro discorso); o addirittura Sansonetti (Zapping del 11.6.2010) sparare a zero su chi afferma che questa sia una legge giusta, giustissima e che lui, addirittura, la avrebbe voluta anche più dura e restrittiva. Ricordando che fino a qualche tempo fa i giornalisti non solo avevano nel loro vocabolario il verbo: riscontrare", ma addirittura lo utilizzavano quando facevano le loro inchieste. Inchieste cha allora si chiamavano così, prima che tale attività venisse sostituita dalla dizione "copia-incolla", Ricordando altresì che i suoi scioperi, negli anni '70, erano per una informazione libera dal potere politico, economico e giudiziario. Triste (facile?) profeta.
Comunque, sono troppo poco informato, rispetto ad altri, per esprimere un giudizio su una legge criticata da tanti, soprattutto da una grossa parte di giornalisti. Che criticano, giustamente, l'assurdità di consentire al massimo non una intercettazione ma un suo riassunto. Una cosa inconcepibile, non foss'altro perchè appare evidente che il tutto si presta alla faziosità di chi fa il riassunto. Certo, si potrebbe pensare che possa esserci chi diffonde "alcune" intercettazioni inerenti "qualcuno" invece di "qualcun altro", che è un po' lo stesso principio del riassunto. Ma anche questo è un altro discorso.
Comunque, da qualsiasi punto la si voglia vedere, stiamo messi male; ed è sicuramente una magra, magrissima consolazione sapere che da qualche parte del mondo, per esempio nei felici laboratori politici del SudAmerica, accadano certe cose.