mercoledì 28 gennaio 2009

restauratio non petita, accusatio manifesta

No, decisamente non era ieri il giorno migliore per la Santa (?) Sede per riabilitare quel tal Williamson ...
Comunque la decisione di Papa Ratzinger non mi sorprende (a qualcuno si?) e, detta tutta, non mi sorprende nemmeno un poco lo studiato, spietato cinismo della scelta di annunciare tale decisione proprio in quel del 27 gennaio.
Ma cosa vogliono, questi ebrei? Forse che tutte le continue, anche recenti, reiterate critiche di Israele al pontificato di Pio XII restino senza adeguata risposta?
Per ciò che mi riguarda, per quello che può valere, solidarietà e piena condivisione quindi con la dura presa di posizione del rabbinato d'Israele. Non foss'altro perchè di gente che parla come quel tale Williamson se ne sta vedendo in giro un po' troppa.

giovedì 22 gennaio 2009

A chi sei tu e chi sono io

"Acá todos eligieron a sus ayudantes, (Marcelo) Bielsa, (José) Pekerman, hasta Obama eligió lo que quiso"
Invidioso! Non solo gli danno la Casa Bianca: perfino gli danno carta bianca.
Ma che mondo è questo che l'allenatore di una squadra di calcio vale meno del Presidente degli Stati Uniti.
...
"Non tollererò più insulti"
Onestamente pensavo che Santoro volesse fare non dico mea culpa sull'uso della parola "fesserie" rivolto alle opinioni della sua collega Annunziata. O chiarire una frase del tipo: cerchi meriti da qualcuno" cha ha tanto un tono sprezzante. No! Santoro mette in guardia i suoi ospiti; vengano pure in trasmissione, ma attenzione alle critiche (verso di me): non si tollerano insulti.
Insomma: criticare fa bene, è legittimo. Basta scegliere l'obiettivo delle critiche.
Ad ognuno il suo Santo.

mercoledì 21 gennaio 2009

EsPianto antico

Vedere, stamane, le ruspe smantellare decenni di ricordi, non è stato bello.
Lo sapevamo, tutti. Era da un momento all'altro che doveva accadere, e ciò nonostante è stato ugualmente triste.
Una giornata uggiosa, una cappa di nuvole e pioggerellina sono state la degna cornice all'avvio dei motori. Banale per molti, sicuramente, ma in quel parco malandato, dalle altalene improbabili e gli scivoli arrugginiti, ci son passate generazioni; e quei tubi che ci sembravano alti tanto da entrarci senza nemmeno chinare il capo, e lunghi, infiniti, dove ci si rifugiava inevitabilmente all'ora in cui i nostri genitori ci chiamavano per andare via chè si era fatto tardi ...
Oggi.
Mettere il capo fra un tubo e l'altro per ascoltare le risa, incrociare lo sguardo felice del giovane Luca che d'improvviso vede l'atteso faccione del papà che lo sorprende è come tornare a tanti anni fa, quando eravamo noi a correre all'impazzata in quel tunnel, aspettando di esser sorpresi da nostro padre.
Ieri.
....
I lavori riprendono puntuali dopo il servizio al TG3, con tanto di sindaco e presidente.
Un po' di mesi di disagi ci attendono. Mesi in cui, il sindaco lo ha già ripetutamente dichiarato, sarà richiesta tanta pazienza ai molesi (e a chi, come me, ci vive).
Mettiamola così. Poichè dal letame nascono i fiori, cerchiamo di vedere il lato positivo della faccenda. Da adesso arrivare in centro in auto sarà sempre più sconsigliabile. Parcheggiare era difficile prima: diventa impresa titanica da oggi. Cerchiamo di capire che Mola, nonostante tutto, era e resta un paese. In cui, per andare da un estremo all'altro, ci voglio 30 minuti. A piedi.
Per andare a strusciare in piazza, la domenica mattina, o per fare lo scaglio la sera, invece di usare l'auto, usiamo la testa: camminiamo. Non deve essere difficile per chi è abituato a pensare con i piedi.
Però ... anche voi amministratori, con tanto di incontri per promuovere la mobilità lenta e l'uso del mezzo pubblico e del traffico sostenibile, con tutto il cazzo di tempo che avete avuto per pianificare i lavori, ipotizzare e prevedere le criticità, nessuno ha pensato che fosse necessario porre in essere misure di mitigazione dell'inevitabile disagio? Possibile che a nessuno ne sia venuta in testa almeno una ... chessò? ... foss'anche per il necessario periodo limitato di tempo attivare un secondo pullmino per inscenare una sottospecie di servizio navetta che ricorresse il paesello collegando stazione, scuole, piazza, mercato del pesce, cimitero, quartieri periferici (Cozzetto, Cerulli e Chiancarelle)?
A che serve chiedere pazienza ai cittadini se si fa di tutto per fargliela perdere?

martedì 20 gennaio 2009

Asilo politico

Passate abbondantemente le festività natalizie, esterno una perplessità che mi assilla da un po'. Precisamente da quando ho scoperto che quella che comunemente chiamiamo "recita di fine anno", ossia la rappresentazione che i bambini delle scuole fanno in occasione di Natale e Pasqua, faceva parte degli eventi del natale Molese.
Ma come: Natale Molese? Cioè, io avevo sempre pensato che questa tradizione che da sempre scandisce i tempi delle attività scolatiche, fosse una cosa organizzata dalle scuole. Scopro invece che a Mola (non so altrove) anche la recita della scuola d'infanzia (nel mio caso: la scuola G. Rodari di Via Vitulli) ha fatto parte del nutrito (...) cartellone dell'estate molese.
Misono premurato di chiedere alle maestre se ci fosse stao un patrocinio dell'amministrazione, o un intervento a qualche titolo. La risposta è stata un: "boh, non saprei" che sapeva tanto di sorpresa.
Ho l'impressione che non sapendo cosa fare, si continua a millantare laddove si può. E non si fa scrupolo di ficcare in un cartellone (cartellino?) eventi i più disparati, pur di fare scena e vantarsi di avere creato, organizzato una serie di eventi.
Mettiamola così: il giovane Luca, da grande, se volesse intraprendere la carriera artistica, potrà vantare un curriculum già condito di una recitazione in un evento organizzato dall'amministrazione comunale.
Enfant prodige.
...
L'asilo politico richiama, però, anche ad una terra lontana. Il Brasile di Lula e Kakà.
Del buon Ignacio e del pezzente da lui protetto si è già accennato. Può bastare.
Invece una parola su Kakà la spenderei. Grandi elogi ad un calciatore che ha rifiutato una offerta astronomica. Ha prevalso il cuore, dicono in tanti. E Kakà, che ha un animo profondamente religioso, dopo il Pallone d'oro, è già candidato all'aureola d'argento.
Riflettiamoci un attimo. Qui sembra che si stratta di una persona che ha fatto l'impiegato di quarto all'Italgas per vent'anni e di punto in bianco riceve un'offerta per diventare il presidente di Gazprom. Uno pensa: beh, si tratta di una offerta unica, irripetibile: quando mai gli ricapita una occasione di guadagnare tanto e di cambiare la propria vita? Si sa: i calciatori hanno una vita professionnale breve e va messo quanto più fieno in cascina finchè se ne ha la opportunità.
Poi andiamo a vedere quanto già guadagna Kakà. Non mi sembra che uno che guadagna già tanti soldi (in modo assolutamente legittimo e meritato) non avrà problemi economici almeno per altre quattro-cinque generazioni vissute alla grande.
Senza contare che il Milan offre prospettive (professionali ed economiche) che pochi altri club garantiscono.
Insomma: una scelta ben calcolata. Ma di questi tempi, in cui si è perso il senso della misura, siamo qui ad ascoltare, commossi, tutti in piedi ad applaudire un venticinquenne plurimiliardario che afferma che è rimasto perchè al Milan tutti gli vogliono bene, che esistono le ragioni del cuore che vanno aldilà di quelle puramente economiche. Insomma, come fare a trattenere le lacrime difronte ad uno che dice: "non sono rimasto al Milan per i soldi"?
Ma vaffanculo, va'!

domenica 18 gennaio 2009

Sop u´ cutt, ....

Il siparietto fra Santoro e la Annunziata ha provocato una messe di polemiche (alle quali la MBS non ha partecipato: il che forse non è stato esattamente un male): ha fatto bene la Annunziata ad andarsene? ha fatto male? Che ci è andata a fare la Annunziata nel programma, conoscendo l'uomo? Santoro è fazioso? E' più volgare che una giornalista esprima le sue opinioni (in quanto tali "opinabili") di dissenso o che Santoro insinui che la Annunziata eccepisce "per acquisire meriti nei confronti di qualcuno"?
In tutto questo bailamme, passa un po' in secondo piano la perla di saggezza di Santoro («Perché non va a Gaza invece che in Africa se vuole rendersi utile?». ).
Penso al martoriato popolo palestinese: non bastassero missili e lutti, c'è qualcuno che vuole mandargli Veltroni.

giovedì 15 gennaio 2009

Terrible Towels

Il sindaco che tutti i tifosi vorrebbero.

mercoledì 14 gennaio 2009

Perseguitato? Ma se è solo un dilettante ...

Il governo brasiliano, il Ministero della Giustizia del Brasile, ha rigettato l'istanza di estradizione di Cesare battisti, ribaltando una decisione precedentemente presa dal Conare.
Questa istituzione, infatti, il 28 novembre dello scorso anno si esprimeva dicendo che: il «pericolo di persecuzione in Italia, o di essere ucciso» sollevato da Battisti nella richiesta, secondo il Comitato «non trova fondamento».
Di ieri la notizia che riporta indietro le lancette dell'orologio (anche se esiste la possibilità del ricorso alla Corte Suprema).
Ma di ieri è anche la notizia che ad un "boss stragista", accusato di ben 40 omicidi, è stato tolto il provvedimento del cosiddetto carcere duro.
Ed allora, Presidente Lula, Ministro Genro, cosa volete che possa capitare di male ad un poveraccio, un ladro di galline, un insulso dilettante da Corrida, un assassino da operetta, colpevole solo di quattro (diconsi quattro, appena il 10% di quell'altro) omicidi, al venire estradato in Italia?
Il massimo, qui, che gli può capitare, è ricevere un invito a tenere una lezione alla Sapienza.

domenica 11 gennaio 2009

Jamas

Fra poche settimane si dovrebbe tornare a votare in Venezuela. Verrà infatti riproposto il referendum che lo scorso anno sancì la prima vera sconfitta di Chavez. Il quale, pur non con il medesimo consenso di qualche tempo fa, mantiene comunque ancora ben solida la sua popolarità. E non solo in patria. Visto che all'estero c'è chi lo inneggia con forse ancor più calore che nei patri confini.
Insomma, dopo essersi autonominatosi (fra parecchie perplessità) il nuovo Bolivar, e nell'attesa di essere il nuovo Castro, Huguito scopre che potrebbe addirittura aspirare ad essere anche un po' Arafat.
Purtroppo per lui, nel recente passato ha dimostrato essere anche un po' Veltroni (lo ricordiamo tutti).
Nel frattempo, così come pochi altri, decide di espellere l'ambasciatore israeliano a Caracas.
Qualcun altro, invece, si limita a fare la voce grossa. Forse perchè conscio e memore del fatto che, comunque sia, pecunia non olmert.
AGGIORNAMENTO
Gli amici di Blogbis informano che in meno di una settimana già ha cambiato idea.

venerdì 9 gennaio 2009

Mi sento un po' giù di toner

Il sito dell'assessorato all'agricoltura aggiorna pressoché quotidianamente delle attività che si svolgono al paesello (e non solo).
Cose fatte ed iniziative in itinere o da progettare e realizzare, rispetto alle quali è sempre utile essere informati. E su cui fare alcune riflessioni.
Per esempio il commento di "Michele", nell'articolo che aggiorna mensilmente dell'andamento della raccolta differenziata al paesello. "Michele" pensa a qualcosa per le cartucce e toner delle stampanti, tipo cartoni raccoglitori, visto che per quanto riguarda l'eventuale conferimento specifico, la Lombardi ecologia non fa nulla, visto che il servizio non è previsto.
E poi la risposta dell'assessore: Buona idea!
Scusate, ma fino ad oggi i dipendenti comunali, le cartucce esauste dove le hanno buttate?
E si: Buona idea quella di pensare ai rifiuti prodotti all'interno della casa comunale.
...
Un dubbio: come si fa a capire che 84 famiglie su 100 fanno la racoclta differenziata? Spero (e davvero: non lo penso) che si faccia il calcolo in base al numero di buste racoclte rispetto alle famiglie residenti.
Sotto casa mia l'altro giorno c'erano tre buste gialle (quelle per la carta). Che mi faceva pensare al 50% di famiglie del mio condominio (siamo in sei).
Il guaio è che erano tutte e tre buste della mia famiglia.
La percentuale calava bruscamente a meno del 20% di famiglie attive nella raccolta.
Per quelle di plastica, invece, il sottoscritto lo ammette: nella mia famiglia differenziamo poca plastica. Oggi è la seconda volta che depositiamo il sacchetto azzurro (in realtà erano due: visto che la volta scorsa era il 30 dicembre 2008 e da allora ad oggi abbiamo riempito appena due bustoni).
Il fatto è che nella mia famiglia abbiamo adottato come secondaria cosa la raccolta differenziata, avendo puntato come priorità alla minimizzazione della produzione di rifiuti. Il caso empblematico é l'acqua: niente acqua in bottiglia di plastica; se abbiamo ospiti che gradiscono acqua frizzante, abbiamo una piccola scorta di acqua in vetro (che non buttiamo nella campana ma restituiamo al negoziante, come si faceva una volta) e per l'uso comune e quotidiano un piccolo impiantino di depurazione.
E così via per tutto il resto.
Allora, metodi di calcolo a parte, quando cominceremo ad avere dati della produzione totale di rifiuti? Perchè se invece di avere 100 di rifiuti indifferenziati oppure 50 di differenziato e 50 di indifferenziato, scusate, ma non abbiamo fatto niente!
Non saranno mai troppi gli sforzi (benemeriti) tesi a sollecitare ed incentivare la pratica della raccolta differenziata. Ma sarebbe ora di martellare sulla necessità di adottare comportamenti di RIDUZIONE della produzione di rifiuti; se no, (per quello che può importare), continuerò a non appassionarmi (e credo molti altri come me) ai numeretti in percentuale che periodicamente compaiono cubitali su tanti ed enormi manifesti di carta (sicuramente riciclata) che informano che al paesello la percentuale di raccolta differenziata è arrivata al .... 20%.

venerdì 2 gennaio 2009

Pericolo di che?

Non trovo che superfluo il richiamo alle sdegnate proteste degli studenti della Sapienza (che ossimoro meraviglioso!) che ritenevano vergognosa la presenza del Papa alla inaugurazione dell'anno accademico.
Oggi lo stesso palco si propone ad un altro personaggio che genera reazioni controverse.
Ma quale pericolo può provocare l'esposizione di un fallito di fronte ad un uditorio di (spero) giovani che solo possono imparare una lezione: quella di stare alla larga, di stare il più lontano possibile dalla follia di una ideologia miserabile ed assassina?
SIMILITUDINE
Pochi giorni fa, invitato da amici, ho fatto una eccezione ad una promessa che avevo fatto a me stesso tanti anni fa: non andare mai più in vita mia in un circo con esibizione di animali.
E fino a pochi giorni fa avevo compiuto la mia promessa. Finanche in TV, non ho mai più visto un circo con esibizione di animali, anche a costo di vedere la Dandini su un altro canale.
Ho fatto, però, una eccezione, per il giovane Luca.
Ancora troppo piccolo per capire perchè cavalli così potenti e massicci trotterellino con il capo chino.
Troppo piccolo per capire perchè mai quelle tigri eleganti e dai denti così spaventosi si accontentino del misero pezzettino di carne sulla punta di uno spiedo invece di azzannare direttamente la bistecca che glielo sta offrendo.
Troppo piccolo ancora per intendere perchè Marty gira stupidamente intorno alla pista invece di saltare e cantare come nel film, o la tristezza di una giraffa che muove quel collo in modo apparentemente buffo: cosa può capire, a questa età, che il piccolo pony gira in tondo per indirizzare i movimenti sbilenchi di Melma?
Troppo piccolo per vedere negli occhi di "Baby", quell'enorme elefantone, l'inconfondibile abisso della rassegnazione e della sconfitta.