mercoledì 30 settembre 2009

Servizietto pubblico

Secondo me si abusa del concetto di "servizio pubblico".
Il programma della dandini inevitabilmente è stato oggetto di commenti contrastanti. Quello che mi scoccia è che ora, ogni volta che c'è un programma in cui si fa satira politica o si s-parla contro il potere, ci si appella al ruolo di "servizio pubblico".
Ora, io penso che debba essere chiarito cosa c'entrino con il tanto citato "servizio pubblico" programmi come "la prova del cuoco" o i pacchi, o le interviste di Marzullo, o gli oroscopi eccetera, prima di urlare scandalizzati contro programmi di satira (foss'anche scadente o maleodorante) che per definizione devono prendere di mira il potere.
...
Domani sera altra puntata di Anno zero. Se si paga Paolo Fox per fare l'oroscopo in RAI, presupponendo che l'oroscopo in TV è servizio pubblico, pagare una professionista per un servizietto in pubblico sarà così grave?
...
PS - la puntata di domani di Anno zero, verrà regolarmente registrata dai tecnici RAI, oppure il registratore lo porta direttamente la D'Addario?

lunedì 28 settembre 2009

Sono Romano Polaschi e preferisco le tredicenni

Dopo 31 (diconsi trentuno) anni, Roman Polanski viene arrestato in Svizzera per una brutta, bruttissima storia di violenza sessuale ai danni di una tredicenne. Il simpatico regista, all'epoca quarantacinquenne, pensò bene di approfittare di una ragazzina, imbottita di droghe ed alcool, obbligandola a fare sesso (che potremmo definire: alternativo) nel bel mezzo di un party.
Le vicende giudiziarie che ne seguirono sono note a tutti.
Il regista fugge in Francia e, da qual poco che ho ascoltato, non essendosi mai consumato il processo, per la legge degli Stati Uniti non si giunge alla prescrizione.
Insomma, il violentatore di minorenni restava libero, gironzolando per (quasi) tutto il mondo.
In Italia non esiste il sesso consenziente con un minore di quattordici anni. In caso di rapporto sessuale in cui una delle due parti sia under-14, si configura la violenza sessuale. Stop.
In caso il violentatore di una 13enne sia uno di 45 anni, probabilmente le cose sono un tantinello gravi.
Dico un tantinello perchè, a quanto pare, per tanti allegri e simpatici idoli delle folle, attori, registi, scrittori, giornalisti, "intellettuali" e quant'altro, si tratta di una azione (quella dell'arresto), inopinata e gravissima. Insomma, un grave atto di inguistizia nei confronti del povero vecchietto.
...
Quando le cronache ci propinano del tal Romano Polaschi, idraulico della bassa bergamasca, o di certo Roman Al Polaskaiziri, immigrato clandestino senza fissa dimora, nessun divo di Hollywood, nessuna Monica Bellucci, nessun regista, nessun intellettuale, nessun artista scrive una riga in favore del molestatore di ragazzine. E tantomeno su nessun giornalucolo svizzero si scriverebbero voci di indignazione per l'arresto sul suolo patrio di un lercio criminale, nè ci si sognerebbe di prenderne le difese.
Magari se qualcuno tenta il linciaggio, l'unica speranza per coloro sono i sempre tanto bistrattati carabinieri cui tocca l'ingrato compito di difendere il maniaco. E l'opinione pubblica sovente conta numerosi difensori di coloro i quali hanno tentato di farsi giustizia da loro.
...
Auguro al regista un sereno ritorno negli Stati Uniti. Si faccia il suo bravo processo, ne esca uomo libero per ragioni quali che siano, e quando la giustizia degli Stati Uniti lo decida. Fra un giorno, un anno, dieci .... non ho la più pallida idea.
Sono molto poco interessato alla giustizia divina, confidando in quella terrena; ecco, un po' di sano e meritato fango sui tanti smoking inamidati indossati e che ancora indosserà sulle passerelle di mezzo mondo, ci sta tutto, caro il mio Polanski.

venerdì 25 settembre 2009

Mangia, che devi diventare obeso ...

"Mangia, che poi diventi grande e forte come papà"
La frase che a tutti è stata detta da bambini e che abbiamo sentito chissà quante volte nella vita ripetuta al fratellino piccolo, al cuginetto, incasa di altri dove a tavola sedeva un bimbo restio a mangiare.
Le abitudini alimentari cambiano, in peggio.
Gli allarmi sono tanti e non si contano gli articoli di giornale i servizi e le trasmissioni radio televisive in cui nutrizionisti di valore invitano i genitori ad indurre a comportamenti alimentari virtuosi i propri figli.
Da lunedì 5 ottobre riparte la mensa nelle scuole, al paesello.
Mi auguro che non sia lo schifo dello scorso anno.
Mi auguro che le modalità di preparazione, trasporto e distribuzione siano almeno da quarto mondo, augurandomi dunque un balzo di qualità di almeno tre-quattro gradini.
Non sarà, con mio sommo sollievo, interlocutore quello che ha di meglio da fare (sempre che qualcuno, solerte piccola sentinella lombarda della bassa murgia, non lo avvisi di qualcosa).
Autisti senza guanti, camice e barretto che scendono dal furgoncino e prendono i pentoloni con la minestra con disinvoltura (ma è accaduto di peggio) spero che siano scene che non si rivedranno più.
Ma soprattutto, la qualità del pasto.
Un piccolo promemoria può aiutare. E soprattutto lasciare a casa il timore di apparire rompicoglioni se c'è da protestare e pretendere miglioramenti: si tratta della salute dei nostri bambini.
Buon appetito, giovanotto!!!

giovedì 24 settembre 2009

Ano zero

Fin dalle prime battute della edizione dello scorso anno, Santoro ad ogni puntata andava ripetendo la tiritera del "la prossima settimana ... se ci sarà una prossima settimana ... che di questi tempi, con l'aria che tira ...".
L'aria doveva essere sufficientemente salubre, se Anno zero è arrivata alla fine delle sue puntate.
Quest anno la litania è iniziata ancor prima che il programma cominciasse.
Piazzate in conferenza stampa in puro stile quartieri spagnoli, "a chi sei tu e chi sono io", con al centro dell'attenzione Marco Travaglio.
Qualcuno lo aveva intuito, capito: Santoro, fra le altre cose, è bravissimo a creare attenzione su se stesso e sul proprio programma. E tutto questo bailamme su Travaglio-sì, Travaglio-no, i contratti non firmati, le troupe ancora non operative ... forse non solo la strenua difesa del proprio lavoro, ma anche un po' di sana pubblicità.
Forse, invece, quello che era l'oggetto della attenzione non era solo la nuova serie del programma, ma il prodotto editoriale di Travaglio e Padellaro.
La pubblicità è l'anima del commercio. E tante volte gli ospiti nelle trasmissioni televisive, anche in quelle dei Catoni più censori sono lì solo per propagandare il proprio libro, nello spazio di una intervista o, se va meglio, nell'arco della intera puntata.
E però ... perchè limitarsi quando si può fare pubblicità (occulta?) ad un quotidiano per l'intero arco di stagione televisiva?
Inizia Anno zero. Siamo salvi!
Che culo ...

mercoledì 23 settembre 2009

AAA Suolo edificabile vendesi; vista mare

Un po' Monopoli, un po' Sim City, questo Monopoli online ci fa dismettere le vesti, un po' maleodoranti a letame, da fattore che indosseremmo se giocassimo a Farmville (applicazione di facebook, per chi è del genere) e ci induce ad indossare gli abiti eleganti dei venditori di immobili in puro stile yankee pre-crisi.
Leggevo che è un giochino realizzato dalla Orion Middle East, società con sedi in Libano ed Emirati Arabi Uniti.
Sarà per questo che in certe parti del mondo non riesco proprio ad acquistare?
Risiko?
...
PS - Nè Punta Perotti, nè (tantomeno) villette al paesello. Mi spiace.

lunedì 21 settembre 2009

L'affetto



sabato 19 settembre 2009

Per la Patria, per il Re ... e per San Gennaro

139 anni fa i bersaglieri entravano in Roma.
"Alle 9.00 un tratto delle mura a destra della michelangiolesca Porta Pia crolla, e si apre una breccia. Alle 9.45 bersaglieri (XXII e XXXIV) e fanti lanciano una carica e, al grido di "Savoia!", attraversano la breccia ed entrano in città. Roma è italiana."
Roma è italiana, ma forse è l'Italia ad essere ancora del Papa, della Chiesa e di tutto quel bagaglio di voti che si porta appresso.
...
Napoli val bene una messa.
Pazienza se già secoli fa il più fesso degli alchimisti era capace di preparare sostanze che con solo alcuni banali colpetti passava dallo stato solido a quello liquido.
L'importante è crederci.
A me ricorda quei racconti in cui il solito esploratore occidentale e bianco (che non fa mai male), già immerso nel pentolone pieno d'acqua, circondato dai soliti indigeni, selvaggi, cannibali ed ignoranti (e negri, che non fa mai male), riusciva a farla franca inventando di oscurare il cielo sapendo che stava per verificarsi l'eclissi, mentre i selvaggi non lo sapevano e se la bevevano, liberando l'esploratore e, talora, nominandolo sciamano ufficiale del villaggio.
'O miracolo.
Ma comunque, son punti di vista.
San Gennaro l'ha fatto ancora una volta 'o miracolo.
E magari ha fatto anche il miracolo, con l'aiuto di Santa Amuchina da Ancona (che è prodotto dalla Angelini ... quando si dice la protezione divina) di sconfiggere nientepopodimeno che la nuova influenza, la terribile Influenza A, che induce addirittura a fare emanare dal ministero preoccupate circolari che inducono a comportamenti "rivoluzionari": a scuola gli studenti non si portino alla bocca penne e matite, non tossiscano o starnutiscano senza mettere davanti alla bocca la mano ... ".
Cioè dico: la rivoluzione dei comportamenti!
...
Ieri sera, nella Galleria delle Nazioni alla Fiera del Levante, ho pensato che le scuole (nonostante la Gelmini) e gli uffici (nonostante Brunetta) non possono essere luoghi così affollati ... eppure nessuno sembrava preoccupato.
Sicuramente sugli autobus navetta zeppi come uova, le maniglie e le sedie erano state disinfettate con l'acqua benedetta perchè tutti sorridevano, pur se qualche mamma diceva che per il momento a scuola il figlio non lo mandava, "che non si sa mai, a scuola i bambini si passano le malattie".
Sarà turco, non avrà ampolle con sangue da sciogliere (e certo: i baresi qualche pezzetto di ossa son riusciti a fregarsi, da Mira; mica il santo tutto intero!) ma San Nicola deve avercela messa la buona parola per tenere il virus alla larga.
In bocca al lupo (ma con la mascherina, eh?).

lunedì 14 settembre 2009

Provaci ancora, Blu

L'esito delle votazioni non è andato come si sperava.
Ma alcuni segnali sono stati lanciati. Incoraggianti, secondo me, nonostante i numeri parrebbero dire altro.
Qui non si tratta di vincere a tutti i costi, compreso il costo della logica e del buon senso. Queste son cose da politici.
Ci hai provato e ti ringrazio a nome mio e di tutti coloro i quali, colleghi non nelle possibilità di farlo, ti sei proposto a rappresentarci.
I numeri dicono no, ma la volontà dice si.
Allora, provaci ancora, Blu.
Anzi: proviamoci ancora, caro Pietro.

sabato 12 settembre 2009

Dalla Russia con amore

Caracas non solo laboratorio politico ma anche laboratorio cinematografico del SudAmerica.
Il grande riscontro in termini di popolarità ed elogi ricevuti a Venezia deve infatti avere ispirato il presidentissimo.
Sembra dunque pronto il remake di uno dei più celebri film della saga di James Bond.
Già me lo immagino mentre stringe tra le robuste braccia stretta in un caloroso abbraccio bolivariano la senatrice Piedad Cordoba dicendole: "Il mio nome è Chavez. Hugo Chavez".
Per intanto, in Spagna, dove c'erano nè i soliti intellettualoidi che elogiano sempre i posti dove si guardano bene dall'andarci a vivere nè le claque organizzate come accaduto in laguna, ma bensì solo la "gente comune" quella che sta per strada a vivere la propria vita magari migliaia di chilometri dalla propria patria, le cose sono andate in tutt'altra maniera.

"Abbiamo firmato alcuni accordi con La Russia. A breve cominceranno ad arrivare alcuni missilucci (...). Tu li piazzi qui e spari il razzetto. Sai a quanti chilometri arriva? 300 chilometri di gittata e non sbaglia" (liberamente tradotto dal vs blogger preferito).

martedì 8 settembre 2009

Libertà di dire stronzate

L'accusa di DiPietro è di quelle inevitabili. Dopo Videla, DiPietro torna in Italia e dunque all'olio di Ricino e a Mussolini.
Scalfaro ha fatto meglio, ha parlato di Hitler. Paradossalmente il cardinale Scalfari parla di Hitler proprio quando in Germania ne usano la faccia per ricordare che l'AIDS e vivo e ammazza ancora, mentre in italia la Chiesa incita alla lotta all'AIDS con un pater noster e un miserere.
Vabbè, le teste (anatomicamente parlando) quelle sono.
Sulla libertà di stampa ognuno dice la propria e il dibattito è acceso, vivo. Che poi, come sempre accade in questi casi, quando si ha a che fare con tutti i dibattiti vivi ed accesi, ognuno resta della propria opinione. Perchè solo gli stupidi non cambiano mai idea, diceva il filosofo, tranne colui il quale cita la suddetta frase, che ha ovviamente ragione e quindi sono gli altri gli stupidi che non cambiano la loro idea per la sua.
Libertà di stampa, si siceva.
E naturalmente libertà di stampa imbavagliata. Non si sente mai tanto parlare i giornalisti imbavagliati che quando sono costretti al silenzio.
Ricordo un film interpretato da Robert DeNiro, in cui l'attore impersonava un autista di autobus che cercava di educare al meglio il figlio, ammaliato dall'arroganza di un guappo del quartiere (che ovviamente fece una brutta fine, con un prioettile in testa). "talento sprecato", diceva l'autista DeNiro al figlio.
Talento sprecato. perchè tanti eccellenti giornalisti usano (sprecano?) il loro talento per campagne per spiare sotto le lenzuola di qualcuno (e qualcun altro no), che più che giornalisti sono un misto fra paparazzi e andrologi?
Santoro dalla prima puntata di Anno Zero dello scorso anno non faceva che ripetere: "se andremo in onda la prossima settimana, chè con l'aria che tira". Caparbio, l'ha detto fino alla fine della serie.
Libertà di stampa. Ed io devo credere che la stampa straniera si interessa davvero alle vicende intime di Berlusconi? Ma come? All'estero è dai tempi che svelano le magagne dei potentati economici e politici, e qui in Italia se non c'è Grillo che sputtana Parmalat e compagnia cantante, l'unica cosa che riesce a investigare la stampa italiana è il buco del culo del Premier (nemmeno della D'addario, e che schifo).
Perchè ci si rivolge alle Iene invece che a Repubblica? Chi è più credibile?
Vabbè. Libertà di stampa.
Nel frattempo, sbarca a venezia il Presidente del venezuela, Hugo Chavez, direttamente dall'Iran dove ha fatto visita a suo "fratello", il simpatico buontempone presidente dell'Iran. Quel paese dove, fra le tante cose belle che accadono, si impiccano i gay.
Titolo del Corriere: Venezia si inchina a Chavez. Già, la cronaca di tutti quegli artisti (fra cui si aggiravano, apprezzatissime, suor Paris Hilton e suor Patrizia D'Addario, della confraternita delle carmelitane non solo scalze) che protestano e firmano gli editti contro il Premier, a favore della libertà di espressione e stampa, inchinandosi e srotolando il tappeto rosso al presidente Chavez.
Quello "amico di Napolitano e Berlusconi". Quello che con le emittenti radio-televisive e con alcuni giudici non è che abbia poi tutto questo feeling ...
Complimenti.

mercoledì 2 settembre 2009

Vetri insaponati da scalare

Ecceso di sintesi. Detta così sembrerebbe una contraddizione nei termini. Pronunciata dal poeta della Murgia, suona come l'ennesima trovata dialettica.
Eccesso di sintesi. Quante se ne devono sentire.
Non manca proprio nulla da queste parti; figuriamoci se dovevano mancare i figli di papà nella povera cara derelitta Puglia e nel suo capulougo, terra di santi (derubati), poeti (governatori) e naviganti (per bisogno).
Non si capisce, però, se essere figlio di papà è una colpa se vale solo per i politici (fatte salve le sintesi esagerate) o anche per i figli degli ex-assessori. Se è così, però, bisogna dirlo, anche in spagnolo, evitandogli eccessi di sintesi.
Vieni a trombare in Puglia, direbbe, forse, oggi Caparezza.
Dopo tanto gridare allo scandalo per i gusti privati di uno (che chissà perchè debbono essere pubblche virtù) segue il silenzio nei confronti di chi, miserabilmente, si scopa la mamma disoccupata nell'alcova a due passi dal palazzo della regione.
La differenza? Forse perchè in Puglia tutto ciò è all'insegna di una L mancante. E improvvisamente si raffreddano gli ardori moralisti.

martedì 1 settembre 2009

MMM - Occasionissima