giovedì 28 febbraio 2008

Dov'è la nostra coscienza (sporca)

Mi rendo conto che, dopo avere ascoltato della tragica sorte toccata agli sfortunati Salvatore e Francesco, era da tempo che non stavo così male .
Un po' per mia indole, un po' perchè immaginare i due fratellini terrorizzati in fondo a quella cisterna, il panico, gli sforzi per salvarsi, il buio ... i dettagli che i media fanno passare (i segni delle unghie sulle pareti del pozzo, hanno resistito un giorno, forse due) mi mettono angoscia. A cosa serve, mi chiedo, leggere questi dettagli?
Il problema, inevitabilmente, si centra anche su di un altro aspetto: la dinamica.
Secondo molti, chi ha condotto le indagini deve, forse indotto a considerazioni iperpessimistiche basandosi sullo stato della famiglia dei ragazzini, avere sposato un'idea terribile e da lì è partito. Innamorato della sua idea, non ha pensato che, forse, la scomparsa di una persona non necessariamente ne decreta la morte.
Ma c'è ancora un altro aspetto che mi colpisce, nel leggere fra blog e commenti relativi: oramai si associa questo tragico fatto di cronaca alla pedofilia ed alla violenza sui minori in genere.
Eppure nè la pedofilia c'entra nè si è certi che Ciccio e Tore, in quella dannata cisterna, siano stati gettati apposta.
Forse sì, ma forse no. Chi lo sa? Chi può dirlo con certezza, oggi?
Eppure non solo per tanti il colpevole già c'è: è in carcere; ma addirittura, proprio perchè il "nostro" colpevole è lui, si manifestano i desideri di giustizia nelle sue forme più drastiche.
Non nella sua forma più drastica: ho usato volutamente il plurale. Perchè se qualcuno azzarda timorosamente (magari vorrebbe gridarlo ma non può, perchè dobbiamo essere buoni sempre o se no ci screditiamo) che ci vorrebbe la pena di morte per questa gente (chi?), c'è qualcuno che auspica "la vendetta delle carceri".
Si sa: determinati autori di crimini efferati vengono mantenuti in isolamento per rischi di ritorsioni. I media sottlineano spesso questa realtà e c'è chi addirittura la auspica.
Si va diffondendo, dunque, anche nella opinione pubblica la soluzione ai nostri problemi di coscienza. Quanti vorrebbero la pena di morte? Non facciamo gli ipocriti: sono molto di più di quelli che lo ammettono apertamente. E dunque, nell'attesa di un attimo di distrazione o di rabbia incontenibile vengono in soccorso le carceri. Quegli ambientini dove è bene avere serrature monouso: sbatterci dentro il mostro del caso e lasciarlo dentro per il resto dei suoi giorni, e dove una strana forma di "giustizia interna" farà il suo corso.
Ci penseranno "loro" a punire il mostro. Altri mostri penseranno a fare ciò che le nostre coscienze troppo compromesse dalla civiltà non ci permettono di fare.
Ed allora niente pena di morte. Ma le carceri siano il luogo dove rinchiudere i mostri, quelli cattivi, quelli che: "ci penseranno loro" a fargli fare la fine che merita a quell'assassino di bambini.
La nostra coscienza è salva. C'è sempre uno più disperato, uno più rozzo, uno più brutto e cattivo, o forse, più banalmente: uno che ha meno da perdere di noi, cui deleghiamo il lavoro sporco.
Troppi dicono senza crederci che la pena di morte è una forma di giustizia disumana. Non possiamo vivere in uno Stato che prevede quella aberrante forma di giustizia che è la pena di morte. Questione di civiltà e di coscienza.
Allora che facciamo? Deleghiamo?
Ma, a pensarci bene, ragionando così, la nostra coscienza, altro che sporca: è lercia.

mercoledì 27 febbraio 2008

incipit

Aldo Grasso dedica oggi, ovviamente, il suo pezzo sul Corriere a Sanremo.
Non mi sono mai sognato di mettere in discussione le doti professionali di Grasso. Non foss'altro per la sua esperienza, si tratta di un critico televisivo di provata esperienza e preparazione nel suo campo.
Si può essere d'accordo o meno con le sue considerazioni (è così banale e scontato dire una cosa del genere ...), ovviamente, ma una cosa è la preparazione, altro il punto di vista.
Ma ... la gratuità macrabra e fuori luogo di una frase offensivamente ad effetto, alla sciagurata ricerca di non so quale effetto umoristico tetro, dell'attacco (Federica Sciarelli ha spinto in un pozzo il Festival di Sanremo, sarà duro risalire) del suo articolo di oggi, merita un vaffanculo a prescindere.

martedì 26 febbraio 2008

Bambini

Tre titoli, casualmente in sequenza, oggi, sulla home page del Corriere: la tragica fine di Ciccio e Tore, il richiamo contro la pedofilia di Veltroni, l'incitamento al martirio rivolto ai bambini da Hamas.
Ci sono molti modi per affrontare il problema della tutela dei minori. Purtroppo il mondo ci fa vedere quotidianamente quanto il problema sia gravissimo. E certe notizie sono troppo sconvolgenti per poterci permettere il lusso di perdere altro tempo.
Voglio illudermi che il flop di ascolti ieri sera per il Festival di Sanremo abbia coinciso con tanti telespettatori in più per la puntata di "Chi l'ha visto". Questo programma ha seguito costantemente, in questi lunghi venti mesi, con tenace volontà di giungere alla verità, questa triste vicenda.
Ieri sera era previsto un nuovo appuntamento speciale dedicato alla scomparsa dei due fratellini.
Per una tragica coincidenza, è giunta la parola fine per questo mistero, proprio nella sera in cui lo staff della Sciarelli tentava ancora una volta di scoprire un indizio che portasse al ritrovamento dei due ragazzini.
Per una tragica ironia della sorte ieri non abbiamo nemmeno avuto il tempo di gioire della salvezza di un bambino caduto in un pozzo, nemmeno il tempo di sentirci sollevati dal macigno di un ricordo di 27 anni fa, quando, senza internet e con tante televisioni in bianco e nero ancora nelle case, una telecamera fissa mostrava tanta gente intorno ad un pozzo, il capo chino nel buio della notte, la mano del presidente Pertini che si poggiava, timida, sulle spalle affrante della mamma di Alfredino, nell'attesa di un miracolo che non giunse.
Oggi, con il mondo a portata di mano, nessuno si accorge del segreto nascosto proprio dietro l'angolo, pochi metri sotto i nostri piedi. Ci giunge solo, rapida e mortale come una fucilata al cuore, la notizia che tutti temevano ma nessuno voleva ascoltare.
Addio, poveri figli.

lunedì 25 febbraio 2008

Manifesti elettorali


"Sono 70 euro. Che fa, concilia?"

Lesa maestà; resa maestà

La Juventus si lamenta e, addirittura, si profila lo scontro legale. Niente di meno.
I giocatori juventini non ci stanno a passare per stupidi, le vedono, loro, le cose; li vedono, loro i tre rigori non fischiati contro la Reggina. Chissà se hanno fatto un corso accelerato di Brain Training per diventare intelligenti tutt'un botto o se è stata la catarsi in serie B che li ha fatto diventare più svegli, considerato che per decenni i rigori inventati a loro favore o quelli negati contro di loro non li avevano mai visti, mentre oggi vedono tutto.
Ricordo il fallo di confusione su quel gol di Cannavaro: oltre all'arbitro solo loro lo avevano visto. Misteri dell'oculistica.
Ripenso a quando il mio FOGGIA faceva faville in serie A. La Gialappa's band di "Mai dire gol" in quel periodo aveva fra le rubriche fisse la classifica depurata degli errori arbitrali: eravamo primi!!! I benpensanti criticavano questo modo di approcciare il calcio: buffonate! Oggi, però, i giornali "seri" fanno lo stesso e stilano anche loro le ipotetiche classifiche: Inter sempre prima ma con meno punti, dietro le altre.
Definitivamente, da quando in Italia ha cominciato a giocarsi il campionato più bello del mondo a nessuno è più fregato un cazzo degli aspetti tecnico-tattici del calcio e si pensa solo a pesare col bilancino fra moviole e movioloni (manomessi) gli errori degli arbitri. Il campionato più bello del mondo, in cui negli ultimi venticinque anni lo scudetto è stato vinto solo da Juve e Milan, con un regalino a Roma e Lazio e faccio salvi gli ultimi due scudetti di cartone all'Inter. Siamo sicuri di parlare di campionato più bello del mondo? Perfino nella noiosissima Formula 1 le cose vanno meglio.
Eppure il problema arbitri nasce sempre quando una "grande" viene danneggiata più delle altre. Quando gli errori erano scientifici, ossia sempre a discapito delle piccole, nessuno si poneva il problema e semmai a giustificazione delle madornali topiche arbitrali si parlava di bilancio alla fine dell'anno in cui tutti gli errori a sfavore compensavano quelli a favore. Omettendo però che questo valeva per le solite due-tre squadre. Le piccole restavano sempre tristemente col bilancio in rosso.
Si parla di moviola in campo, di pallone elettronico con i sensori e di diavolerie varie; e non so a cosa punta la Juventus con questa protesta, la storia della mancanza di tranquillità degli arbitri.
Faccio io una proposta: oltre alla barella a bordo campo per i calciatori, portiamo anche il lettino per gli arbitri.
...
Nuovo Testimonial Nintendo - Brain Training


Praticamente, questo signore, dell'età di 81 anni, dopo solo pochi giorni di esercizio già ne dimostra 5 di meno. E si allena per dimostrarne (altri) 50.
Definitivamente, un gioco Rivoluzionario.

domenica 24 febbraio 2008

Auguri, Ciccio

Per la tripletta nel derby
Per il gol al San Nicola
Per aver svegliato un quartiere in un pomeriggio estivo per un gol a milano
Per esser andato senza voce all’interrogazione di inglese per un gol a salerno
E per tutte le volte che ho perso la voce per colpa sua
AUGURI CICCIO BAIANO

by Ezechiele Lupo

Calci in testa, calci in culo ed altro

Scopro con sorpresa che su di un campo di calcio, secondo qualcuno, prendere a calci in testa un avversario, in area, non dovrebbe essere rigore. Ma la vera sorpresa è la frase di Legrottaglie: "C'erano 3 rigori per noi, ce ne siamo accorti, non siamo stupidi". E mica qualcuno dice che siete stupidi. Piuttosto, se ve ne accorgete ora degli errori arbitrali, prima, quando gli errori erano tutti a vostro favore, evidentemente almeno un po' stronzi per fare sempre finta di non accorgervene dovevate esserlo.
...
Intanto ieri notte, su RaiTre, Un giorno in Pretura, il processo al dott. Agricola per la vicenda doping. Vedere gente come Vialli che fa sempre il di più in televisione, balbettare a farfugliare, incapace di mettere insieme soggetto, predicato e complemento nel tentativo di rispondere alle banali domande del PM, è stato molto, molto triste.
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Maradona non è un uomo: è un caso clinico. Tutto racchiuso nel suo piede sinistro. E la testa, tristemente vuota.
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Ma, a quella ragazza, se le piace trombare, che c'è di strano?
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"Pronto, Nicola? vedi che non posso venire a giocare stasera. Mando mio fratello. Tanto è uguale".
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Il riso fa cattivo sangue.
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Domani passo in Comune e chiedo di fare il cambio di residenza. Vado a Napoli, voglio votare anche io il referendum, voglio dare il mio contributo: una occasione così potrebbe non ripetersi più.
...
BikePark al paesello

venerdì 22 febbraio 2008

Carnevale delle Asturie


Chissà, forse a Oviedo durante il Carnevale sfilano così.
Io, comunque, vorrei tanto che questo pilota, per quanto bravissimo, resti lontano dalla Rossa il più a lungo possibile.

Dalle Murge alle Ande

Qualche timidezza iniziale, una saracinesca nella bomboniera, una passeggiata incompiuta, uno show, pizzette e crodino, si sono fregati i calendari, contiamo: quanti siamo?, "ma il sindaco arriva o no?" "ah, eccolo!", "OH, Gragiulo è spa-ri-to!" " eehhhh!!!", VINO, Burruchaga, Filippo ha il piede vellutato, VINO, sgombro con piña, pizza all'ananas, VINO, il sorbetto si mangia con la forchetta, la Pietanza col cucchiaio, VINO, metamorfosi, VINO, nelle telenovelas messicane piangono tutti, VINO, foto, grappino, e-mail, e-mail, ci vediamo a Mendoza ...
Mola is burning ... e ieri è stata una bellissima serata ...

giovedì 21 febbraio 2008

Che penello!

No, non sono stato fulminato dalla Sindrome del Moderato per Mola.
Non manca, dunque, una "N" al titolo; è solo che lui non è un ambasciatore: lui è un artista.

References

Branduardi
PFM
Dottor Frankestin
Franco Sorrentino
Barack Obama
Walter Veltroni
Mara Carfagna
Yes, we cann

mercoledì 20 febbraio 2008

Grande, Fratello

Quanti?

Lider Massimo

Estrapolo da un articolo del Corriere:
"D'ALEMA - Per Massimo D'Alema con l'addio di Castro alla presidenza di Cuba «finisce un’epoca e parte una transizione». Il ministro degli Esteri italiano si augura che questa fase «sia indolore, priva di scossoni e di destabilizzazioni» e che porti «verso la democrazia». «Credo - aggiunge D'Alema interpellato alla fine del vertice del Pd sul programma - che il primo gesto che si deve chiedere a Cuba dopo l'addio di Fidel è la liberazione dei prigionieri politici. Sarebbe un segnale positivo verso una nuova epoca e una nuova stagione»."
Le parole dell'ex-compagno D'Alema mi sorprendono molto o molto poco.
Parole come: nuova epoca, nuova stagione, attesa di una fase che porti alla "democrazia" e soprattutto la speranza che il primo passo sia la liberazione dei "prigionieri politici" (quelli cubani, non quelli rinchiusi a Guantanamo) sembrano frasi di un liberale vecchio stampo, di un esule cubano in Florida, di un anticomunista o di un gringo, di un amerikano.
Magari potevano essere state pronunciate da Veltroni, il vero compagno-amerikano. Ed invece no, le dice proprio baffino, il compagno D'Alema, il comunista D'Alema.
Non una parola sull'embargo di cui Bush ribadisce la necessità che continui.
Definitivamente la transizione è una fase che sta attraversando il continente.
Non é il momento per esprimere opinioni su questo stupido blog sulla storia dell'ultimo cinquantennio cubano e del suo Lider Maximo (sono la stessa cosa).
Ma vedo in questa frase di D'Alema la stessa confusione che traspare dalle dichiarazioni dei leader del nascente Partito Democratico italiano, Unione ieri. La confusione nel confrontare le dichiarazioni di oggi con quelle di ieri.
Una delle due è carta straccia.

lunedì 18 febbraio 2008

Il nuovo che è avanzato (non si butta niente)

Finalmente in lista avremo i giovani. Largo alle facce nuove.
C'è bisogno di vero cambiamento. C'è bisogno di un volto nuovo per Roma.
Considerazione a margine: prendendo esempio dagli amerikani (Veltroni è esperto in materia) e magari anche dagli argentini, magari Rutelli poteva candidare la moglie.
Tanto, Roma, come sta oggi non se lo ricordano dai tempi di Alarico, ma almeno la ex second lady avrebbe liberato mezz'ora di spazio alla radio per programmi più interessanti.
...
A proposito di buttare: Fiorello invita a stracciare e buttare per strada il certificatto elettorale.
Forse ciò dimostra che si può criticare la classe politica con forza e rabbia ma senza inutili volgarità populiste e maleducazione sboccata.
Ma, se la protesta si concretizza sostanzialmente nel lasciare campo aperto ai soliti noti anzi, ai soliti voti ...

sabato 16 febbraio 2008

Oui Ken D

Diteglielo al mai troppo tardi Ex-Presidente della Camera
...
Dicevano che si sarebbe alleato con i fascisti, e non andava bene. Non va con i fascisti ... e si, però ... Dicevano che si sarebbe alleato con Cuffaro, e non andava bene. Non va con Cuffaro ... e si, però ... Dicevano che si sarebbe alleato con Mastella, e non andava bene. Non va con Mastella ... e si, però ... Dicevano che si sarebbe alleato con Casini, e non andava bene. Non va con Casini ... e si, però ...
Faceva il partito unico, e non andava bene. Non lo fa e non va bene.
Da Mastella a Caruso andava bene: era l'Unione che fa la forza; era la serietà al governo, ed andava bene così. Oggi non è pensabile unire tutti, da Mastella a Caruso: non sarebbe serio; e va bene così.
Partiti e partitini: non va bene. No, no!.
Casini corre con il suo forse% ma D'Alema lo elogia: "Bravo, bravo: coraggioso!". Che fa se dentro c'è Cuffaro? E sì: proprio il compassato D'Alema che in una puntata di Ballarò urlava senza nervosismo contro Casini: "SILENZIO!" perchè candidava fra le sue fila il governatore siciliano Cuffaro.
L'ipocrisia dilaga, la demagogia abbonda.
Fra Berlusconi e Veltroni non so chi abbasserà di più le tasse. Fra Veltroni e Berlusconi non so chi aumenterà di più gli stipendi. Sulle alleanze internazionali, chi più amerikano di Walter? Sulle grandi opere non ci sono problemi: tutti le vogliono (Di Pietro persino il Ponte sullo Stretto). Anche il nucleare lo vogliono tutti. I termovalorizzatori, pure. Sulla legge Biagi, tutti d'accordo. Sulla 194 tutti sono in unanime disaccordo. Sulle missioni all'estero nessuno si tira indietro.
Insomma, sembra che per scegliere non resta che affidarmi all'ambaraba-cici-coco ...
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L'ex-Jugoslavia resta incandescente e forse D'Alema ha fretta di candidarsi nuovamente a Ministro degli Esteri
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E' l'effetto Euro o è la sindrome da Berlusconi?
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Il buon Michele mi rassicura; avevo il dubbio che il pulmann verde-Erg fosse diesel invece che a metano e mi dice che il PD ne stava cercando uno ecologico. Leggo su un blog che il PD, ha trovato due pullman diesel euro5 ma ugualmente ha pensato di piantare un non meglio precisato quantitativo di alberi per compensare le emissioni inquanti dei 2 pullman (12640kmX2=25280km). Gli alberi si potevano piantare ugulmente, ma se fosse andato in treno resto convinto che sarebbe stato molto meglio.
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E quindi?
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Ma Totò, turco napoletano, era tutta un'altra cosa!
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Auguri, dottore!
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Armi e bagagli: l'essenziale di una sana domenica rossonera.

venerdì 15 febbraio 2008

Il futile e il dilettevole

Sinceramente non comprendo il senso di una frase come quella pronunciata da Giuliano Ferrara: "non sottoporrò alla futilità delle opinioni a confronto» in tv il tema dell'aborto.
E meno perchè l'ha detta un giornalista.
Mi interessa molto poco conoscere come farà, Ferrara, a portare avanti le istanze della propria lista Pro-Life nella prossima campagna elettorale; o forse lo so, perchè da vecchio marpione della TV sa bene che non è importante discutere di un tema: l'importante è insinuarlo. Ci saranno due reazioni ovvie e conseguenziali: da un lato ci sarà chi si accontenta di leggere i titoli su stampa e TV per leggere ed ascoltare solo ciò che si vuole leggere od ascoltare; dall'altro ci sarà inevitabilmente l'effetto mediatico della curiosità, per cui si troverà chi parlerà tanto del tema, che sarà amplificato e, si sa, la pubblicità è l'anima del commercio. Di voti.
A questo punto, scoperte le carte della truffa mediatica esplosa stamane fra la vecchia volpe Ferrara e Pannella che continua a cadere nelle imboscate dei suoi avversari, non ha nemmeno più senso domandarsi a che titolo Ferrara ha proposto e continua a farlo, da anni, trasmissioni di dibattiti, per giunta in Televisione. Perchè sarebbe lecito domandarsi a che titolo, dunque, Ferrara propone al suo pubblico la futilità di opinioni a confronto durante i suoi programmi televisivi.
Se la TV è antiveritativa, quali e quante menzogne sono state deliberatamente diffuse tutte le volte che Ferrara è andato in onda, conduttore di programmi antiveritativi?
Colpisce, infine, la conclusione della lettera aperta di Ferrara a Pannella.
«Senza fanatismo, io penso di averla trovata, la verità sulla vita umana».
La Filosofia, dunque, è morta.
La scienza è morta.
La Ricerca è morta.
E' stata trovata la verità sulla vita umana.
Ed il Padre, da oggi, siede alla destra di Giuliano Ferrara.

Read my lips

Veltroni, 8 gennaio 2006
Berlusconi, 26 novembre 2007
Fini, 8 dicembre 2007
Bush vs Clinton

mercoledì 13 febbraio 2008

Carabinieri eh-eh, Carabinieri oh-oh

Questo è il paesello dalle mille sorprese.
Ad alcune ci si abitua, ad altre no.
Lo scorso anno, in inverno, vennero posti dei segnali di parcheggio riservato alle biciclette in prossimità del Castello. Pensai che magari, considerato che le biciclette magari sono auspicabili in una piazza centrale quale Piazza XX Settembre, sarebbe stato più logico e normale riservare spazi alle biciclette in piazza, non ai margini. Magari sottraendo spazio ai posti ora riservati alle automobili. Bisognerà pure trovare modo di scoraggiare l'uso dell'auto almeno all'interno della piazza, pensavo.
Questo paesello si sta pur dotando di pista ciclabile: significherà pure qualcosa, o no?
Oppure le chiacchiere continuano ad essere assai? Oppure all'elemosina del grattino il vostro (scusate ma nostro proprio non mi riesce) assessore con delega alla viabilità non riesce a farne a meno?
Ma comunque, da qualche parte, come suol dirsi, bisogna iniziare.
E meglio evitare "impatti traumatici": qualcuno poteva non essere abituato alla "novità rivoluzionaria". Ricordo un vigile urbano nostrano (non dirò mai chi era) che provvide personalmente a togliere i coni da quelle strisce appena dipinte per consentire il parcheggio ad un auto il cui autista aveva chiesto al suddetto vigile un "aiutino".
Poi, arrivò l'estate e, considerato che d'estate fa caldo e i ciclisti sudano, evidentemente lassù qualcuno pensò di alleviare le fatiche e le tentazioni ad usare la bicicletta e i segnali vennero coperti con dei sacchi di plastica neri.
Terminata la stagione, con l'approssimarsi del vento, della pioggia e del freddo, ecco i segnali rispuntare.
Non posterò le mie foto quasi quotidiane al parcheggio di fronte al ristorante dell'ottimo sig.Bruno, che testimoniano la perenne occupazione di quegli spazi d parte delle auto. E personalmente non ho mai visto l'eleganza di un parabrezza deturpato dal bigliettino verde di una salata multa per sosta non consentita in spazi riservati ai mezzi a due ruote.
... poi, però, oggi, 13 febbraio, verso le tredici, la sorpresa.

Allora mi domando: a che serve tutto ciò?

La Madonna di Arcore e la par condicio elettorale

Puntatona, ieri, in quel di Porta a Porta.
Ospite d'onore il Cavaliere. Non so se è perchè dopo la Madonna, non poteva che arrivare Lui in ordine strettamente gerarchico, oppure, in quanto, appunto, Cavaliere, Berlusconi ha voluto essere galante: prima le donne.
Certamente, dal sorriso compiaciuto e riverente di Vespa, i dubbi non è che fossero molti.
Insomma, la campagna elettorale è iniziata, con i candidati principali in vetrina (Berlusconi e Veltroni) ed il vero fattore determinante in evidenza: la Chiesa (Lourdes, irruzioni napoletane non in discariche abusive ma in cliniche dove una donna abortiva con relativo sequestro di feto ... ecc.).
Incredibile, l'elettorato italiano: l'economia domestica in cattive acque, tasse, crisi energetica e aumenti connessi, tesoretti fantasma, minacce terrorismo, sicurezza e indulto, legge elettorale, revisionismi su 194 e simili, problema rifiuti, ... ce ne sarebbe da discutere, ce ne sarebbe per poter valutare sui problemi reali da parte dell'elettorato quali sono i partiti che meglio potrebbero rappresentare i nostri credo, i nostri bisogni, le nostre esigenze. Specie ora che sembra finalmente tornato un po' di buon senso a chi si prostituiva politicamente con rapporti contro-natura tentando disperatamente di spacciare tali scelte come missionariato. Si torna, sembra, verso coalizioni che hanno un senso un tantino più logico, razionale e comprensibile.
Comuqnue, i tempi stringono e, all'approssimarsi del 13 aprile, i personaggi politici sono, se possibile, più presenti del solito, mentre ancora non si parla di par condicio.
Nel frattempo sorbiamoci i politici, i leader che tornano ad occupare selvaggiamente gli spazi prima delle limitazioni di legge, i faccioni noti tornano e soppiantano gli oscuri gregari e le seconde linee fin che possibile.
Come, però, l'eccezione accompagna la regola, così si sta intelligentemente facendo avanti l'inganno che, per definizione, si fa con la legge.
Non possono apparire i politici? Bene. Arrivano i giornalisti.
Ce n'è uno, bravo e simpatico, che sta sbaragliando la concorrenza in termini di visibilità.
Sansonetti, il direttore di Liberazione. E' dappertutto: ieri a Porta a Porta, oggi ad Omnibus, è in ogni dove: da Riotta la notte, talvolta a Primo Piano, non ricordo di averlo visto alla prova del Cuoco, ma non dispero; inoltre ieri, mentre salutava il Cavaliere, Vespa ne ha svelato la fede rossonera (milanista: noi satanelli non ne vogliamo comunisti ... scherzo! l'on. Luxuria è una tifosa e spesso è allo Zaccheria.: grande Vladimir!) e quindi presto sarà a Controcampo!
La nuova rivoluzione è arrivata: la par condicio applicata ai politici non ci salverà dai Paragone, Sansonetti, Feltri, Mauro, Belpietro, Zucconi, Mieli (con chi si schiera stavolta il Corriere?), De Bortoli ... e Santoro, Fede, Floris, Rossella, Mineo, Mimun, Liguori ... siamo sicuri che siano i politici e le loro presenze più o meno cronometrate ad influenzare l'elettorato?

martedì 12 febbraio 2008

Ambasciator non porta moglie (sinonimo)

Onestamente non so cosa pensare.
Ricordo questa estate, per visitare San Pietro, oltre alla fila immensa di turisti e visitatori, mi colpì la presenza dei tornelli umani (non freddi marchingegni d'acciaio, dunque, ma negroni alti due metri) all'ingresso della Basilica.
Imponevano agli uomini probabilmente brilli già alle 10 del mattino, di indossare quantomeno una maglietta sul petto villoso e la panza alcolica, ed alle donne di coprirsi non solo un prosperoso seno, ma finanche delle innocenti spalle, mentre le ginocchia a volte passavano inosservate.
Anche a San Giovanni Rotondo, qualche giorno dopo, le donne erano invitate a coprirsi con dei veli offerti all'ingresso. Certo, qualcuna lo chiedeva anche se bisognava avvisarla che si era in piena estate e lei era già bardata come se fossero i giorni della merla, ma questo è già un altro discorso.
Comunque, sono regole. Ridicole, ragionevoli, ipocrite, giuste, inutili, rispettose ... non saprei. Ma esistono e, poichè non stiamo entrando in un luogo che ci è stato imposto dal medico, cosi è se vi pare.
Qui, però, mi sembra che si cominci ad esagerare. Non conosco i compiti di un ambasciatore, ma credo che molti leader politici, italiani e non, vengano accolti con gli onori di Stato e le dovute riverenze, durante le visite ufficiali. E se uno stato prevede il divorzio, ritengo che se un uomo o una donna siano divorziati, mantengano comunque la dignità di essere rappresentanti del popolo anche nei confronti del Vaticano. Quando Pannella e la Bonino andarono da Giovanni paolo II nel lontano 86, il papa disse loro, che si presentavano: "ma io so chi siete: vi ascolto spesso su radio radicale".
Il Papa è andato nella tana del lupo, ossia il Parlamento italiano, covo di divorziati ed abortisti, quando il Primo Ministro era un divorziato, a chiedere misericordia per tanti peccatori (dai rubagalline ai falsificatori di bilanci e bancarottieri), e per di più il Vaticano non rifiuta certo favori e regali che un Governo di comunisti mangiabambini gli fa affrancandogli ICI e marchette varie.
Ed allora, rigettare la nomina di un ambasciatore di uno stato sovrano per il suo stato civile, mi sembra sintomo di una deriva che sta diventando francamente insopportabile.
Certo, il dubbio che solleva Jorge sul fatto che anche in altri stati certi criteri di nomina potrebbero essere considerati "indigesti" mi sembra legittimo, ma come sempre affermo, non è praticando il salto in basso che si vincono le medaglie alle Olimpiadi della Ragione.
Ed il mal comune non è mai mezzo gaudio.
Faccio notare l'ampio risalto dato dai media italiani alla notizia; ma forse, nel giorno dei 150 anni dell'apparizione di Lourdes, non ci si poteva aspettare molto di più di una puntatona di Porta a Porta.
Nel frattempo, Ferrara politicizza l'aborto e lo vuole schierato, chiamando a raccolta i cattolici (lui ...). Penso che le donne, le famiglie che affrontano un aborto spesso avrebbero bisogno di bravo medici e psicologi nei consultori piuttosto che di politici mentecatti nelle liste elettorali.

lunedì 11 febbraio 2008

Remake


I Figli, il Futuro

Ci sarà un giudice a Milano!

sabato 9 febbraio 2008

Yes! we can(d)

Anche la più banale delle domande può assumere un valore rivoluzionario.
...
Chi va piano, va sano e va lontano
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Sussulti e colpi di coda: "potevano pensarci prima", dice Cossiga. Sembra incredibile come, in due anni, a parte l'indulto ...
...
Sono passato quasi 150 anni da quando il carbonaio Gasparazzo entrava nella storia. E quasi 40 da quando l'operaio della Fiat Gasparazzo spegneva a modo suo una fiamma che incendiava animi e "piazze". Oggi, la fiamma, la spegne direttamente lui.
...
La crisi economica ed i costi della politica si combattono anche così: da oggi i Corazzieri saranno più bassi.
...
"Professore, come va mia figlia?"
"Guardi, in anatomia va benissimo; è in geometria che lascia a desiderare ..."
...
Pensa un po': basta subodorare un barlume di pubblicità e l'assessore risponde, garbato e solerte. Del resto, di mezzo ci sono lazzi e pernacchie. Evidentemente, alle lettere firmate e documentate (ma non esposte sui blog) di chi scrive di problemi di traffico, (in)efficienza e (in)sicurezza del sistema-paesello non c'è riscontro mediatico. E le lettere rimangono lì, senza risposta. E nelle strade di Mola è sempre Carnevale. Paletti compresi.
...
Continuo a vedere l'ubiquo Veltroni in ogni dove. Oggi era in un paese dell'Umbria il cui nome é tutto un programma: Spello. Praticamente cio' che in questi due anni l'Unione ha fatto con le tasche degli italiani.
Continua a criticare fortemente le alleanze anomale, le maggioranze elettorali, quelle nate senza fondamenti comuni, unite solo per fare fronte comune contro l'avversario, sconfiggerlo. Sento da lui discorsi di un leader che vuole abbassare un livello insopportabile di tasse, un leader che vuole cambiare un modo di fare politica di cui gli italiani ne hanno abbastanza.
Secondo me é Veltroni leader che avrebbe dovuto scegliere il centro-destra per dire basta alla politica del governo Prodi.
...
E giunge il finale di questo week-end, noiosissimo ed inutile senza il mio Foggia.
L'ultimo sguardo al web mi porta dal sempre arguto ed oramai ex-cazzeggiatore del lunedi' Giovanni; ed ancora una volta mi rendo conto che spesso, tutti presi a cercar formiche, non notiamo il branco di elefanti che ci passa davanti.
Tutti al centro, tutti al centro.
Ed in quello storico simbolo c'é tutto il bailamme di questi ultimi mesi, settimane, giorni, ore.
Nasce il Partito delle Libertas.
E noi italiani, ancora una volta, condannati a portar la croce.
...
Buona settimana.

venerdì 8 febbraio 2008

Cima di rapa, testa di rapa

(dal TG di TeleNorba delle 7,30, in collegamento con il mercato all'ingrosso ortofrutticolo):
studio "bene , facciamo un esempio concreto: le rape. A quanto vendete le rape stamattina"
collegamento "allora, premesso che parliamo di prima scelta, stiamo fra 30 e 50 al chilo"
studio "30 euro al chilo?"
collegamento " ... "

Magistà, sei un genio!

giovedì 7 febbraio 2008

Se Vale per Rossi, vale per tutti

Gentile sig. Ministro,
giorni fa ho ricevuto una comunicazione dal Ministero delle Entrate, dalla quale risulta la mia posizione di debitore nei confronti dell'erario.
Nel mentre che cerco fra le mie carte per capire se effettivamente sono in difetto, Le propongo un accordo: considerato che il mio debito ammonterebbe a circa 130 euro, verserei SUBITO ed in CONTANTI, senza rateizzazioni, 25 euro, che sono pari a circa il 20% del debito.
Considerato che "la Legge è uguale per tutti", e di conseguenza anche la Giustizia, sono certo che accoglierà benevolmente la mia proposta.

mercoledì 6 febbraio 2008

Kit

Gentile AQP,
la iniziativa della distribuzione dei kit da applicare ai rubinetti domestici, per la riduzione dei consumi idrici, mi sembra geniale.
Certo, se si riuscisse a ridurre quel ... 30? 40? 50%? di perdite lungo le obsolete condotte di quella spettacolare opera che è l'Acquedotto Pugliese (forse il senatore Imbriani, da lassù, lo vorrebbe in mani migliori) sarebbe tanto di guadagnato, ma da qualche parte bisognava cominciare.
Volevo, però, domandare se sono disponibili anche dei riduttori per le fontanelle abbandonate; ad esempio quelle che continuano a gettare acqua in quanto ubicate in giardini pubblici chiusi circa 4 anni e 364 giorni ogni cinque anni, ed alle quali proprio non si riesce a porre rimedio.
Magari, oltre a ridurre la quantità di acqua che si perde, come cittadini potremmo percepire di essere presi per i fondelli con una intensità inferiore ....

martedì 5 febbraio 2008

La Sapienza è una brutta malattia

Intenso fine settimana, quello appena trascorso. Un vero fine settimana carnascialesco, con maschere in ogni dove, fra presidenti del Senato vestiti da Sir Livingstone e arbitri acconciati a Mr Magoo. In tutto ciò, ovviamente, è stato facile preda del solito sottosilenziatorismo d'assalto, il boicottaggio avvenuto in quel di Torino alla Fiera del Libro.
Sono contento di non avere trascurato questa triste notizia, pur a margine di tante fra le facezie che lo scorso fine settimana offriva.
Ebbi modo di esprimere il mio pensiero sulla visita papale alla Università di Roma; pensavo, in quella occasione, che la vera offesa non fosse tanto quella del non gradimento del Sommo Pontefice manifestato da alcuni, ma di avere manifestato questa posizione nel luogo meno indicato. O meglio: quello che io credevo essere il meno indicato.
In effetti c'è un luogo in cui la Libertà si esprime ancora meglio che in una Università.
Non so se anche a voi è mai capitato di essere rapiti dall'atmosfera di una libreria, quel sottile piacere di respirar fra gli scaffali un'aria intensa secondo solo alla frustrazione di non potere comprare e comprare e comprare ... A me si, a me è capitato spesso.
Ci ho pensato e credo adesso che se esiste un posto che realmente non può essere profanato, quello è una Libreria.
E la Storia è piena di episodi in cui la Barbarie aveva chiaro che, per prevalere sulla Ragione, aveva bisogno di distruggerne la sua suprema fonte di espressione.
Certo, non c'è il Papa e qui non stiamo alla Sapienza, ma a me sembra che qui, cambiano le vittime, cambiano i carnefici, ma il rogo dell'intolleranza continua a bruciare, ben alimentato. Ed il dramma in tutto ciò è che c'è qualcuno che, invece di armarsi di estintore per provare a spegnere questo fuoco che brucia la ragione, si avvicina alla fiamma per scaldarsi le mani in questo freddo inverno di barbarie ed intolleranza.

lunedì 4 febbraio 2008

No Mas Farc


No mas Farc


sabato 2 febbraio 2008

Uicchend

In attesa del grande ritorno del cazzeggio del lunedì, perchè mai bisognerebbe boicottare il sabato e la domenica?
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Il Simon Bolivar de' noartri se la prende oramai un po' con tutti.
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Spero che il centro-sinistra in Puglia continui la legislatura regionale fino in fondo. Spero che Vendola non ceda ai sireni di una candidatura al Parlamento in caso di elezioni anticipate. Spero che Vendola continui fino al 2005 e che si ricandidi: sappia che potrà contare, stavolta, anche sul mio voto: lo sosterrò affinchè continui la sua presidenza fino al 2015.
E sarò lì quando, forbici in mano, taglierà uno, due, tre, quattro nastri dei termovalorizzatori privati (e sottolineo sia TERMOVALORIZZATORI, che PRIVATI) che sorgeranno in Puglia.
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Fra l'uomo e la perfezione esistono i Giganti.
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Sindrome di Sapienza

venerdì 1 febbraio 2008

Il Maestro

TONIA ALLA FIERA (VITO CALEFATI)