martedì 30 settembre 2008

Romani e romeni (Lei non sa chi sono io)

  • In Italia, oggi, si è aperto il processo a quel romano che una notte di qualche mese fa ha travolto ed ucciso due ragazze irlandesi in vacanza nella capitale.
    Altri processi si celebrano nei confronti di romeni che altrettanto ubriachi hanno fatto strage di innocenti in strada.
    Nei confronti dei pirati della strada l'accusa è di omicidio colposo. Possono andare a casa.
    Si sono celebrati ieri i funerali di Stato a due poliziotti che hanno perso la vita nelle fasi dell'inseguimento di un automobilista che non si era fermato ad un posto di blocco.
    Nei confronti dell'automobilista fuggitivo l'accusa è di omicidio colposo. Può andare a casa.
    Quello della attrice Heather Locklear è solo l'ultimo, in ordine di tempo, dei tanti arresti (che in Italia chiameremmo "eccellenti") che avvengono negli Stati Uniti per guida in stato di ubriachezza. Si badi bene: non per avere causato un incidente o esserne stato coinvolto, ma solo (per modo di dire) per essersi messa al volante con il tasso alcolico superiore al consentito. E nella etilica Inghilterra, come è noto (non dico che l'ho visto io in prima persona se no qualcuno dice cha faccio il sapientone solo per esserci stato), è prassi non andare alle feste o al pub in auto, consapevoli del fatto che al ritorno al volante sull'auto, sbronzi, non si sale. O c'è colui che ha estratto la pagliuzza più corta e gli tocca guidare sobrio (magari è banalmente astemio), altrimenti si va in metro o in taxi.
    Niente fughe pericolose, niente omicidi più o meno colposi. Trenta giorni di carcere.
    Io, onestamente, un occhio alla norma statunitense glielo darei.
  • "Non è umiliante questo vagabondaggio ..." "E Come mai i cittadini immediatamente si allarmano quando gli diciamo che si sta per costruire una nuova moscheea?" (minuto 9). La puntata dell'Infedele di ieri sera su La7 aveva come tema il razzismo. Frase a effetto nei titoli: "Italia razzista. Lo Stato che fa?". Premetto: secondo me il fatto che in giro ci siano razzisti xenofobi ed antiislamici non fa dell'Italia un paese razzista. Nel frattempo, però, in Italia sta prendendo sempre più fortemente piede l'antiislamismo. Dicono che l'Italia sia un paese laico. Se così fosse, non si capisce perchè la Chiesa cattolica non trova mai impedimenti burocratici quando si chiede il permesso a costruire un nuovo luogo di culto ed anzi, alle attività commerciali ed imprenditoriali gestite da religiosi sono affrancate alcune imposte, mentre quando si tratta di costruir moschee, esiste sempre un ostacolo urbanistico. Mi sembra logico che non si vedano cattolici inginocchiarsi sui marciapiedi, strade e parcheggi a pregare, ma islamici si, visto che verso costoro vengono sollevate difficoltà sovente "cavillose" allorquando si chiede la costruzione di una moschea, mentre un cattolico può scegliere in quale chiesa andare a pregare solo spostandosi di pochi isolati. Sono fra coloro i quali ritengono la presenza del Vaticano sul suolo italico una zavorra che renderà sempre più lenta la piena realizzazione di un VERO stato laico (mentre la cattolicissima Spagna beneficia della distanza). E a chi eccepisce e sostiene che non sia vero ciò, ossia che non solo la politica ma, di conseguenza, anche la stampa non subisca l'influenza del Vaticano, chiedo come mai per scoprire una notizia del genere devo andare sino in Perù.

lunedì 29 settembre 2008

Rena', quasi quasi ...

La notizia, vignetta compresa, mi ha fatto pensare.
Fra i capisaldi della educazione del giovane Luca ce n'è uno su cui ci si tiene particolarmente in casa: quella di evitare di introdurre armi giocattolo in casa. Battaglia persa, lo so: prima o poi qualcuno che gli regala la pistola ci sarà.
E poi, è vero: tutti (più o meno) da bambini abbiamo giocato a cow-boy e indiani con le inevitabili stragi, ed abbiamo tirato di fioretto a carnevale vestiti da Zorro, e cose del genere. Ma se è per questo, oggi i poster dei divi di Hollywood non hanno più la sigaretta fra le labbra, come Marlon Brando, Paul Newman, Rita Hayworth ecc. Cosa sarebbe stato Clint Eastwood senza il sigaro? E tutti/e quelli/e che, nelle telenovelas argentine di 25 anni fa che passano a TeleNorba "in prima assoluta", fumano anche sotto la doccia?
Ma, come i metodi di insegnamento, così i messaggi, si dice, devono cambiare. Ed io penso che associare gioco ad armi sia da evitare, come l'associazione del consumatore di alcool come immagine di vincente (se no come facciamo col VinItaly?) e del tabagista che fa tanto Marlboro Country.
Battaglia persa: i messaggi che recepiscono i bambini sono quelli degli amici, della TV, dei media. Quando il giovane Luca crescerà mi auguro che apprenda presto a capire che quella è satira ed alla satira tutto è permesso. O quasi.
E quel quasi va sempre bene quando l'obiettivo è il nemico/avversario.
A me la vignetta in questione non è piaciuta. Lo so: esagero, ma mi ha ricordato il ragazzo finlandese che dopo essersi fatto un giro su YouTube se ne è andato sparacchiando a scuola.
Ma non è per questo che non mi è piaciuta.
Non mi è piaciuta perchè è mancata quella cosa che dovrebbe sempre esserci anche nella satira anzi: soprattutto nella satira, visto che essa gode di uno status di (quasi) immunità: il buon gusto.

sabato 27 settembre 2008

Lassù qualcuno ti ama

Indimenticabile, Paul.

venerdì 26 settembre 2008

La dignità del silenzio.

Non mi spiace affatto che, almeno nel piccolo della nostra Comunità, qualcuno mi abbia anticipato.
Non mi spiace affatto perchè non avrei potuto dirlo meglio.

Atterraggio d'emergenza


giovedì 25 settembre 2008

Fermate i cinesi, fermateli!

Via Lattea alla melamina? Si, ma Made in China!
...
Quiz: Chi l'ha detto?
A proposito delle minigonne: "Possono distrarre gli uomini e causare incidenti stradali"
1 - Il ministro per l'Etica e l'Integrità dell'Uganda
2 - Il Sindaco di Roma Alemanno
3 - Si tratta di due problemi diversi, poichè in Italia vige il sistema metrico decimale ed in Uganda quello anglosassone e quindi va chiarito il metodo per il calcolo della lunghezza delle gonne.
...
Non è ancora ai livelli di San Francesco, e nemmeno a quelli di un altro Antonio. Per il momento, dunque, si limita a chiacchierare con gli amichetti della fattoria di Montenero di Bisaccia. Se studiasse un poco la dizione, qualche pollo in più che gli da ascolto lo trova.
...
Questo confonde un po' le acque del teorema della matrice politica. Oppure vale sempre il detto che "Chi semina vento raccoglie tempesta".
Un po' di solidarietà, comunque la si veda, non farebbe male.

mercoledì 24 settembre 2008

In mezzo ai guai

Sta diventando sempre più forte, inutile negarlo, un sentimento di fastidio (eufemismo) nei confronti degli stranieri. Superato lo shock legato all'ingresso nella comunità europea dei romeni (santo cielo, era così comodo chiamarli extracomunitari ...) ci si è riorganizzati e si riesce, finalmente, a mostrare insofferenza, talora rabbia, tanto nei confronti dei romeni che degli extracomunitari. Quelli che d'estate diventano vu' cumpra, d'inverno tornano a vestire gli abiti del loro paese d'origine, extracomunitario, appunto).
Questo fastidio si annida soprattutto fra i non razzisti. "Io non sono razzista, però ...".
Cosa sarebbe la nostra vita senza quel "però"?
...
Assodato che il razzismo esiste, ma ... esistono anche i razzisti? O sono loro che sono extracomunitari e negri e non ci possiamo fare niente?
...
Poche ore fa a Foggia si è ripetuto un fatto oramai tristemente familiare nella cronaca delle nostre città. A volte le cose si risolvono con uno spavento (per mia fortuna, quella mattina, alle Poste non sparò nessuno, se no ... chissà), altre con qualche danno. Altre volte la sfortuna ci rende bersagli centrati in pieno.
Per molto tempo, al leggere di notizie di regolamenti di conti fra criminali, si è liquidato il tutto con un "Finchè si ammazzano fra loro ..." dimenticando che la barbarie non ha attenzione per nessuno, e continuando a fingere distrazione volgendo il capo dall'altra parte, non ci siamo accorti che la barbarie è arrivata fin dove stiamo noi, e ci ha coinvolti.
Oggi ci si trova in traiettoria di una "pallottola impazzita" perchè, nel frattempo che "massì, finchè si ammazzano fra loro", ci siamo trovati immersi nella barbarie cresciuta impunita ed arrogante.
E adesso che non è più sufficiente restare soddisfatti ed avere quella tranquillizzante percezione della sicurezza che provavamo quando "quelli si ammazzano fra loro" perchè ce n'è "uno di meno", con chi ce la prendiamo?

martedì 23 settembre 2008

Non chiamatelo semplicemente Heavy Metal

Fu un salasso per le tasche di uno studente quasi diciassettenne, ma quel cofanetto contenente i primi tre album degli AC-DC ed in più un 45 con una delle più belle versioni di Baby, please don't go (forse solo Ted Nugent dal vivo, a parte l'originale, ovvio!) anche se quell'oramai ex-studente (e soprattutto ex-diciassettenne) non può più ascoltarlo (vinile ...), sta nel baule dei ricordi che tutti hanno, e tutti periodicamente, aprono, ne osservano con nostalgia il contenuto, e poi richiudono lentamente, soffermandosi un momento, giusto il tempo di un profondo sospiro, un sorriso a mezza bocca, un leggero movimento del capo.
L'ultimo album degli AC-DC che comprai (lo comprò il fratellone, in realtà) fu For Those About to Rock. Tanto di cappello a Back in Black ed alcuni brani consegnati alla storia, ma senza Bon Scott non era più la stessa cosa.
Dopo trentadue anni gli AC DC sono ancora lì a martellare i santissimi con l'ennesimo album, sempre atteso, sempre uguale a se stesso, e sempre accolto con la stessa alta tensione con cui iniziarono, ragazzetti, una carriera ineguagliabile.

sabato 20 settembre 2008

Chi l'ha visto?

^ Il Dalai Lama - Finite le Olimpiadi, nessuno dice più nulla. Inutile: Meglio, molto meglio le Paralimpiadi, dove uomini e donne che avrebbero molto da chiedere alla vita, si mettono in gioco nel silenzio del mondo, piuttosto che le Olimpiadi del doping e delle giurie ammaestrate, e soprattutto delle Paraculimpiadi: quelle in cui stampa e politica italiana la medaglia d'oro ad dishonorem l'hanno vinta a mani basse.
^ L'acceleratore nucleare - Dopo i timori del buco nero e la gioia dei primi giri a tutta birra delle particelle, i primi intoppi (sembra Ronaldo: appena inizia a girare, si ferma), nel quasi totale silenzio dei media (OK, diciamola tutta: a parte una decina di persone in tutta Italia, a tutto il resto della Nazione non glie ne fregava una beneamata). Anche a quelle velocità, si trova il modo di saltar giù dal carro dei perdenti.
^ Le svolte ambientaliste al paesello - Evidentemente fra le priorità da selezionare, quella energetica proprio deve essere di infimo significato ed interesse per gli amministratori locali degli ultimi (12) anni . Nel frattempo altre realtà si attrezzano. In attesa dell'Idrogeno, non ci resta che (sperare nel) Fronte Mare.
^ L'onestà intellettuale - Quella è oramai merce rara (come dice Frisbee) alle nostre latitudini.
^ L'avvocato di Berlusconi - Ecco cosa accade con questa storia delle liste bloccate. Uno si mette tutti gli avvocati in lista, questi vengono eletti, e poi ... come a dire: il calzolaio con le scarpe rotte.
^ Un film scadente, un libro noioso, un disco inascoltabile - Ma come cazzo è che a Vincenzo Mollica capita di vedere, leggere, ascoltare solo capolavori. A questo proposito, oggi, a DoReCiakGulp, il critico più fortunato del mondo, recensendo l'ultimo CD di Paolo Conte, dice che "il CD, quindici brani inediti, è un capolavoro, uno dei suoi dischi migliori" ... Se un capolavoro (che per lo più sta ad indicare l’opera migliore tra quelle di un artista) non è la sua opera migliore, i dischi che gli sono riusciti meglio, cosa sono? più migliori?. Fategli vedere "Natale a Mola di Bari" (non l'hanno ancora girato? Calma ... adesso che fanno il Fronte mare, e fess e che lochescion).
^ Un amministratore comunale (uno a caso) - Ieri sera c'è stata la presentazione ufficiale del primo libro di Andrea Laterza. Onestamente, c'era gente; la saletta era abbastanza gremita, le sedie tutte occupate e parecchia gente in piedi. Chi vi ha assistito può tranquillamente affermare che, a differenza di ciò che accade di norma alle assemblee, incontri, presentazioni di eventi culturali, consigli comunali, ecc., tutti i partecipanti sono rimasti dall'inizio alla fine, nessuno in fuga per noia, chi è arrivato a presentazione iniziata è rimasto fino alle 21,30. Non è questione di politica, di simpatie personali o di chissà che. Ma fra: un sindaco, sei assessori, venti consiglieri comunali ... e che cazzo ce ne fosse stato uno presente almeno a curiosare ...
^ La Cittadella della Cultura - Vedi sopra.

venerdì 19 settembre 2008

Cartellino rosso? Si, ma bolivariano!

Così si fa, scriveva l'amico Francesco.
Fra le voci a commento di una situazione che si sta sviluppando, probabilmente in senso positivo, grazie anche alle mediazioni e gli incontri di questi giorni in Cile (non so perchè, ma accostare Morales a Chavez a me personalmente fa ricordare la locuzione molese: "iàcl e pesc"), ricordo quella di Maria e del suo entusiasmo (chè esaltazione può dare adito a malintesi) per il nipotino (auto) nominato di Simon Bolivar, Hugo Chavez.
Ora, magari può anche avere una sua logica (che però non condivido) l'espulsione per solidarietà col popolo boliviano (e forse soprattutto con il suo leader) dell'ambasciatore degli USA a Caracas, dopo quella dell'ambasciatore statunitense a La Paz (nel frattempo sono passate le 72 ore e non so se l'ambasciata degli USA a Caracas sia finalmente senza inquilino e cosa ne è stato delle roboanti minacce di chiudere i rubinetti del petrolio ai fucking gringos).
Ma l'espulsione dei rappresentanti di una organizzazione per la difesa dei Diritti Umani per soidarietà a se stesso (se qualcuno ha una opzione differente sarei felice di ascoltarla) a causa di una critica (lesa maestà?), mi sembra un gesto degno nemmeno tanto di uno psicolabile ma forse, più pragmaticamente, la scontata reazione di un capo di stato che non si sente più così sicuro in vista delle prossime elezioni regionali. Alle quali meno occhi "indiscreti" assisteranno, e meglio sarà.
Resto dell'idea, opinione strettamente personale, che certi entusiasmi (di cui sopra) meriterebbero migliori cause.
Se dovessi rinascere capo di stato (Ford è stato Presidente degli Stati Uniti e non posso esserlo io di uno anche solo piccolo piccolo?), dovendo scegliere, come ospite gradito sul mio territorio, fra FARC e HRW, non avrei dubbi su chi scegliere.

giovedì 18 settembre 2008

Fuga del cervello

La tristezza di assistere in TV agli spiaggiamenti di delfini, balene, tartarughe e più in generale di qualsiasi forma animale, è un sentimento che prende tutti.
Non bisogna essere "animalisti" per non provare un senso di smarrimento di fronte ad un delfino agonizzante in prossimità di una spiaggia.
Ci rechiamo quasi ogni giorno in macelleria e, fra fegati squartati e conigli decapitati, scegliamo quale pezzo di bovino sia migliore per la pizzaiola; basta che non sia cavallo perchè ... brrr che impressione ...
E ci rechiamo al mercato ittico dopo il fermo biologico con la stessa ansia con cui un inglese va verso il pub il venerdì sera, e lì ci perdiamo fra teste di tonni e tranci di palombo, senza pensare che l'unico modo di gustarsi una aragosta è gettarla viva nell'acqua bollente e farla morire così, disperata e senza speranza.
...
Il delfino spiaggiato, invece, quello si, ci fa una pena, poverino.
Ovviamente nessuno si muove a compassione quando, spiaggiata, compare la nostra amica, la Posidonia oceanica. Amica del nostro simpatico assessore, la Posidonia oceanica è uno dei tanti miracoli della natura. Un po' come il maiale, non si butta niente. Fondamentale per gli ecosistemi marini da "viva", può tornare utile anche da "morta", quando correnti e mareggiate la trascinano anche in grandi quantità sulle spiagge e rive.
...
Se c'è una cosa, però, che a me personalmente mette tristezza è il cervello spiaggiato.
...
Inutile tornare sulla storia delle tabelline; oramai mi sono arreso da tempo. Poi, però, non venitemi a dire che uno ha i preconcetti.
Siamo tutti felici (...) che al paesello si stiano sviluppando studi all'avanguardia sia in campo agronomico che ambientale, e la particolare attenzione che si ha riguardo il recupero della Posidonia oceanica spiaggiata, il suo riutilizzo come compost.
Ma perchè chi scrive (appunto: chi scrive?) non si limita a dire di questi progressi invece di sparare la solita ---- (*)?
Non è sufficiente informare che è importante sotto molti punti di vista la possibilità "di impiegare la posidonia come materiale strutturante nella produzione di compost e di sottrarla così allo smaltimento in discarica" evitando di aggiungere che lo smaltimento in discarica "provoca produzione di percolato"? Che non è che non sia vero. Ma è come dire che dovremmo evitare di mangiare perchè mangiare provoca la produzione di merda.
"E inquinamento delle falde acquifere". Ma quando mai? In quali discariche abusive ed incontrollate vengono conferite le posidonie raccolte lungo i litorali per provocare l'inquinamento delle falde acquifere? Da quel che ne so, le discariche, per essere idonee devono rispondere al primo e fondamentale requisito di essere impermeabili. Ovviamente insinuare il tarlo del sospetto che una discarica è una infrastruttura inquinante per definizione ("sottrarla così allo smaltimento in discarica che provoca produzione di percolato e inquinamento delle falde acquifere") può significare solo una delle due cose:
- chi ha scritto l'articolo non sa di cosa parla;
- chi ha scritto l'articolo sa benissimo cosa ha voluto fare intendere scrivendolo in quel modo, con la stessa buonafede utilizzata per esporre le tabelline quella sera.

(*) spazio da riempire a scelta del lettore

Riforme elettorali

Avete voglia di lamentarvi, popolo di nati stanchi.
Ve lo ricordate quando per votare ci si doveva portare il bigliettino per districarsi nella babele di schede, simboli e preferenze?
Ricordo tanti anni fa una tornata elettorale a Foggia, Rione Candelaro ( i miei compatrioti sanno di cosa parlo): una esperienza indimenticabile, nel bene e nel male.
Il bene rappresentato da un seggio costituito da gente simpaticissima (mitico Nazareno, barelliere degli OORR di Foggia che a tutti i costi si voleva trombare una delle scrutarici), l'umanità di un quartiere popolare con il meccanico in tuta e le mani unte di grasso anche se era domenica mattina, che apre le quattro schede e vota lì, difronte a tutti senza entrare in cabina, fra la disperazione del presidente che non sapeva cosa fare: urlare che non si fa così o guardare dall'altra parte per non vedere il voto, mentre il nerboruto meccanico gridava ridendo: "Presideee', che tand qqua u sann tutt che so' socialist!"; e poi il trasporto delle schede alla prefettura con tanto di scorta armata sulla macchina della polizia (prima e finora ultima volta che salgo su una volante) perchè il poliziotto mi riconosce e si ricorda di me quando ero piccolo e trascorrevo le mie giornate a casa di nonna Giuseppina e lui viveva "dirimpetto".
Il male era, invece, contare per Regione, (la Provincia è sempre stata facile), Comune e Circoscrizione quattro candidati quattro per ogni voto. E non c'era cazzo che qualcuno mettesse solo un nome: NO! Tutti a mettere quattro nomi. Che sembra quelli che oggi vanno a fare la spesa all'Ipercoop e comprano cose che non gli servono a un cazzo, ma "conviene". "Si, ma a che ci serve il brillantante se noi nemmeno abbiamo la lavastoviglie?" "Vabbè però il prezzo è bbbuono!". E così ci toccava scrutinare per ogni scheda quattro nomi di cui, a parte le combinazioni preimpostate, erano evidenti le scelte dell'amico al primo posto e gli altri tre nomi scelti fra i più curiosi (Russo Ottorino, professione laringoiatra).
Il male era anche quell'idiota di rappresentante di lista (del PCI) che faceva opposizione su tutto (anche su quel numero 34: "no, non si capisce se è 34 oppure 3 e 4"; e allora questo cos'è? 22 o l'elettore ha scritto due volte 2?" " ...") fino a che Nazareno non lo ha minacciato che se non la finiva gli avrebbe spaccato le ginocchia; e che quello era il meno, perchè lui, il barelliere, lo faceva in ortopedia.
Finalmente, poi, è giunto il Cavaliere al Governo. Che ha eliminato l'inutile orpello della preferenza. L'inutile perdita di tempo, l'ozioso sforzo da evitare di scegliere un nome, magari anche scriverlo, per di più in modo corretto; e poi? se c'è un omonimo? Dio mio, siamo pazzi? Non solo dobbiamo selezionare fra busta gialla e busta azzurra i rifiuti, adesso una volta l'anno pure ricordarci di scrivere? Che oramai tutti usano la tastiera per scrivere e fra un novantenne ed un ventenne sfido a scegliere chi sa tenere meglio in mano una penna . E i ragazzi? I ragazzi poi ... che anche per salutarsi invece di dirsi: ciao, si mandano un sms ... e con il T9 nemmeno selezionano più le lettere ...
Corre voce che una volta due ragazzi stavano imboscati alla sciala delle Cozze in auto quando lui, finalmente pensando che fosse arrivato il momento giusto, scrive un sms alla ragazza (che stava baciando), ma invece di "vogliamo trombare?" "appare un "vogliamo troncare?" che ha messo fine ai sogni di gloria del poveraccio.
Poi dice la disaffezione dalla politica.
In questo scenario si avvicinano le europee. Il Cavaliere sa che deve continuare la sua missione benefattrice e i tagli agli sprechi (di energia mentale) devono continuare. E se con l'eliminazione della preferenza già si è fatto tanto, resta il nodo della soglia di sbarramento. Io, onestamente non so se sia giusto fissare al 5% tale soglia. A dirla tutta io non sono proprio per lo sbarramento; io sono per gli etremi: o maggioritario secco o proporzionale puro. Tutte le vie di mezzo sono una astrazione soggettiva, dunque, opinabile, dunque sbagliata. Ho sempre pensato che mi sembra iniquo ipotizzare un 3% o un 4% o un 5% ... e perchè? il sistema metrico decimale è stato forse inventato per le votazioni? da un punto di vi sta strettamente arotmetico, cosa ha di iniquo il 4,86%? a questo punto, scegliamo un criterio oggettivo e ... che ne so? prendiamo spunto dalle tabelle di conversione e fissiamo il pollice (2,54) come soglia, oppure il piede (3,04) o la yard (9.144) o il QI di Totti (0,6) ... oppure in modo più oculato, prendiamo come riferimento i risultati del Senato delle ultime politiche e fissiamo la soglia al 39% così ci togliamo dai santissimi anche il PD.
Una volta risolti questi piccoli problemucoli, non resta che l'ultimo, veramente serio problema. Quello dei candidati. Perchè, parliamoci seriamente, il vero problema sono i candidati ed il loro scarso rispetto verso gli elettori. E' lì, secondo me, che bisognerebbe agire. Non è possibile che questi ci illudano di essersi tolti dalle balle per almeno cinque anni e poi, invece, non solo ritornano prima del tempo, ma addirittura uno se li trova nella unica testata giornalistica ancora degna di questo nome in Italia?

mercoledì 17 settembre 2008

A volte ritornano

Non mi è mai stata simpatica, la Juventus. Inutile spiegare il perchè: anche e soprattutto gli juventini lo sanno.
Ma, onestamente, da sportivo, tanto la Serie A quanto la Coppa dei Campioni non sono la stessa cosa senza la Juventus.
Ed allora, bentornata, vecchia p..., ops, Signora.
E forza Zenit!

Il rimedio della nonna

Da queste parti direbbero: ha fatto la scoperta dell'acqua calda.

martedì 16 settembre 2008

Per chi suona la campanella


In bocca al lupo, figlio.

lunedì 15 settembre 2008

Scudi umani

Per mia abitudine cerco sempre di farmi una opinione sul fatto in sè, e solo dopo mi interesso a conoscerne i protagonisti.
Ed anche stavolta ho fatto così.
Mi sono scoperto, piacevolmente, essere dalla parte dei bambini.

Il sesso? Enorme!

Ciao, Pasquale, sentiremo la tua mancanza.

sabato 13 settembre 2008

Tuoni e fulmini

Che mare, oggi. Sole coperto, poca gente silenziosa, acqua trasparente, finalmente un po' meno calda. Settembre.
..
Festa patronale a Mola; Crocofisso a Rutigliano; Zampina e Mannoia a Sammichele. Non esco, stasera. Nel pomeriggio una passeggiata con pupo e la signora a Turi. Per gli indigeni l'ennesimo "buco di paese". Un posto tranquillo, pulito, una piazza garbata e un gelato al cioccolato fondente secondo solo al SottoZero (sia pure con distacco siderale, ovvio).
....
Fra un po' eleggono Miss AnoressItalia. (Aggiornamento: evidentemente non sono il solo a pensarla così. Almeno, c'era Andy Garcia che sa di cosa parla. E certo non per sentito dire).
...
Francesco dice che "così si fa". Evo magari porta avanti un discorso nuovo, un'idea di socialismo che torna a difendere realmente le istanze dei più poveri. Certo, i risultati dei referendum di almeno quattro provincie dicono che un capo di stato deve compendiare fra le esigenze anche di chi la ricchezza la produce. Penso che come Capo di Stato, Morales lasci ancora molto a desiderare. Ma a parte questo, io penso che Morales ha un grosso, serio problema: Chavez.
Costui è dal 1999 che minaccia di tagliare le forniture di petrolio agli USA. Tovatemi la logica di uno che dice: "yankee di merda (questo ce l'ha con la merda più di Cambronne), se non la smettete vi tolgo il petrolio!" Significa che i dollaroni continuano ad arrivare dai merdosi? E poi, coincidenza, proprio quando il greggio torna "basso" sui 100 dollari. Già, solo poche settimane fa Huguito se la faceva culo e camicia col presidente iraniano Ahmadinejad (non solo per il petrolio, ma anche per il nucleare), uniti nel ritenere ancora basso il prezzo del petrolio a 150$: oggi parla apertamente di 200$ al barile (ma i venezuelani sono davvero così contenti che tutti questi dollari, invece di restare in patria, vanno un po' in Bolivia, un po' in Ecuador, un po' alle FARC...). Pecunia (de mierda) no olet. E poi adesso appare Putin, l'imperialista Putin. Quello dell'Ossezia. I giornali italiani parlano di due cacciabombardieri russi in Venezuela. Io leggo la stampa sudamericana, e lì si parla di navi, altro che di due aerei ...
Secondo me Chavez teme che la sua leadership stia attraversando un momento di forte debolezza, mentre l'opposizione non è più così divisa come prima. Cacciare un ambasciatore "per solidarietà" con un altro capo di stato non si era mai visto. E se si è mai visto, son di quelle cose di cui credo che la politica internazionale il più delle volte farebe volentieri a meno.
(Aggiornamento: "hay que debatir", dice Evo Morales. Sono contento di leggere questa frase, di leggere questa notizia. Non è sufficiente avere belle idee o proclamarsi "a parole" difensore dei deboli e degli oppressi, se poi si fanno affari col diavolo o, più umanamente, si sbaglia l'approccio alle politiche ed alle istanze dei propri avversari. Come suol dirsi, l'ira è cattiva consigliera. E non è che Chavez sia molto meglio).
...
Secondo voi, in Vico della Locanda del Castello, hanno finalmente scovato l'interruttore, o semplicemente sono saltate tutte e cinque le lampade?
...
Se il Sindaco si impegna a garantire la loro presenza qui, giuro che non dirò più una sola parola contro la pista ciclabile.

giovedì 11 settembre 2008

Successe oggi

Ci sono date, momenti della vita, che tutti vorrebbero dimenticare.
Sono proprio questi i momenti che non dobbiamo mai dimenticare.

mercoledì 10 settembre 2008

Mandategli il rabdomante

Quanti guai la siccità. Poi dice che l'acqua non è il bene primario per l'umanità.
Per fortuna che da qualche parte del mondo esiste la soluzione ...

martedì 9 settembre 2008

-5, -4, -3, -2,5 ....

Secondo me, in un paese piccolo, dove una gran parte dell'abitato è interessata da strade piccole del centro cosiddetto storico (zona A, zona B1) e comunque occupata da strade a carreggiata ridotta, in cui la velocità dei veicoli è forzatamente lenta, realizzare una pista ciclabile mi sembra una sconfitta della ragione.
Comunque, si è ritenuto pensare di essere grandi (o mugnai, per il solo fatto di essere caduti nella farina) e si è pensato di attivare un percorso ciclabile nel paesello. D'accordo.
Poi, si può discutere del perchè dovunque ci siano piste ciclabili, esse sono fisicamente ben separate dalle strade di grande percorrenza, e sovente esse sono ricavate sui marciapiedi, ampi, che separano arterie lunghe, trafficate e con pochi attraversamenti. Ma al paesello si è ritenuto che il lungomare Piero Delfino Pesce debba essere paragonata alle Avenidas, alle Avenue, alle strade insomma delle metropoli (forse per il solo fatto che le auto sfrecciano impunemente ed accondiscentemente a 100Km/h ed oltre) e dunque si è pensato di partire da lì.
A questo punto, secondo me, il male minore è stato metterla sul lato monte piuttosto che sul lato mare in quanto, pur in presenza di tanti attraversamenti, quello prescelto consente maggiore visibilità.
Qualche giorno fa, anche se nessuno se ne è accorto, sono iniziati i lavori della pista ciclabile nel tratto della ex-SS16 litoranea Mola - Cozze.
Anche qui si spaccia (l'ho sempre detto io che questo è un paese stupefacente) per inizio lavori la esecuzione di una ordinaria amministrazione che dovrebbe essere quella della potatura dei pitosfori al lato della carreggiata. Una operazione che, nonostante le spacciate (e dalle!!!) attenzioni verso il verde pubblico, non è stata fatta per tutta la stagione estiva, ossia di massimo traffico su quella direttrice viaria, e la si fa a settembre. Si millanta impunemente, ancora ed ancora, con una faccia tosta davvero invidiabile e, come suol dirsi, degna di miglior causa.
E comuqnue, analizzando il percorso della litoranea (non ricordo su quale lato sarà ubicato lo sviluppo della pista ciclabile), sarà secondo me realmente un problema la presenza di una carreggiata "autonoma" su un percorso denso di imbocchi sia a monte che a mare, in entrambi i casi con vegetazione (quella della falsa manutenzione di cui sopra) che occlude la visuale in modo significativo, con gli imbocchi del lato mare svantaggiati dalle quote più basse, con il lato monte zeppo di stradine e ville ... un bel problema per chi avrebbe studiato (scusate il condizionale: mi è sfuggito ma non sono riuscito a rimediare) le soluzioni.
Sarà, comunque, un tracciato, quello ciclabile, che farà invidia ad automobilisti e motociclisti. Almeno lì i ciclisti godranno di un asfalto liscio e con una unica linea di mezzeria!
...
Nel frattempo le luci di Vico della Locanda del castello si stanno spegnendo.
Ovviamente non è che qualcuno dei sapientoni che amministrerebbero (il condizionale viene usato per le stesse ragioni di poc'anzi) il paesello, nonostante sappia oramai benissimo che è vergognoso, oltre alle fontanelle aperte, tenere luci inutilmente accese (e però non rinunciando ai giornalieri predicozzi sul fatto che bisogna risparmiare, anche nei piccoli gesti, e i comportamenti virtuosi, e le Marche ...), ha ordinato a qualcuno preposto di andare a spegnere l'interruttore. No!. Banalmente le luci si stanno spegnendo da se stesse. Prima è saltata la quarta, poi la prima, ora la quinta è mezza spenta ... All'inerzia mentale di certuni, seconda solo alla loro supponenza, sta sopperendo il naturale corso degli eventi, quello per cui la naturale usura di una lampadina (a proposito: che cacchio di luci e come sono state montate, che dopo nemmeno due mesi già sono saltate?) spegne il contatore.
Ho un'idea: così come fatto per la litoranea Mola - Cozze, si potrebbero sostituire fra qualche settimana (...) le luci che sono saltate e dire che sono iniziati i lavori del Fronte Mare.
Forse ad Edison, lassù, staranno girando i santissimi. "Non era per questo che ho inventato la lampadina".

venerdì 5 settembre 2008

Chi c'è, CERN

Il 10 settembre a Ginevra accenderanno il “Large hadron collider”, un acceleratore nucleare che permetterà di studiare meglio le origini dell’universo. Il problema è che secondo alcuni studiosi l’esperimento potrebbe creare un buco nero in grado di risucchiare la terra e ammazzarci tutti nel giro di quattro giorni. Visto che ne parla la stampa di tutto il mondo provo anch’io a dire la mia…
1) La fine del mondo proprio ora che stavano per iniziare i lavori per il Fronte mare? Vabbè, allora ditelo che ce l’avete con Berlen.
2) Questi spendono 6 miliardi di euro per capire le origini dell’universo. Onestamente se dovevamo spendere tutti sti soldi a me bastava il racconto della creazione in sette giorni.
3) E’ inutile perdere tempo, visto che dobbiamo morire tanto vale spendere subito tutti i soldi che abbiamo. Per fortuna al Comune di Mola di Bari non hanno questi problemi, loro li hanno finiti da tempo.
4) Un appello ai calciatori del Foggia in vista della partita di domenica. Se proprio devo morire voglio farlo dopo aver battuto i pescaresi…
5) Ci fosse stato il federalismo non avremmo avuto di questi problemi, ogni regione di sarebbe organizzata con il suo piccolo acceleratore nucleare. E noi ci saremmo salvati perché i soldi del Comune di Mola di Bari sarebbero stati spesi tutti per la pista ciclabile.
6) Gli scienziati scettici hanno fatto un ricorso urgente alla Corte Europea di Giustizia. Meno male, se avessero scritto al Comune di Mola di Bari avrebbero risposto nel 2011…
7) E pensare che avevo detto a mio cugino, appassionato di fast food: “e che sarà mai se il Mc Donald’s resterà chiuso per qualche settimana, non sarà mica la fine del mondo…”
8) Nella primavera del 2001 Berlusconi vinse le elezioni e l’11 settembre dello stesso anno ci fu l’attacco alle torti gemelle. Questa primavera è successa la stessa cosa e il 10 settembre rischia di esserci la fine del mondo. Se è vero che i gobbi portano fortuna mi sa che i nani portano sfiga.
9) Tra i ricercatori che hanno lavorato al progetto ci sono anche molti italiani. E io che protestavo per i tagli alla ricerca scientifica…
10) Si, ma a che cavolo serve continuare la dieta se fra una settimana devo morire?

Ringrazio EzechieleLupo per l'originale, che mi scuserà le modifiche.

mercoledì 3 settembre 2008

Per puro miracolo

Per puromiracolo, poco fa, alle 22,00 dioggi 3 settembre, sul lungomare non c'è scappato il MORTO.
Per PURO MIRACOLO.
Un frontale fra auto che andavano nemmeno tanto veloci può provocare tranquillamente il morto.
Per puro caso non c'erano pedoni o biciclette.
Per puro caso.
Per puro caso l'ambulanza si trovava a nemmeno cento metri di distanza e si è fermata a soccorrere i feriti. La mia chiamata al 118 si è rivelata inutile.
Per puro caso.
Altri potrebbero chiamarlo un miracolo.
...
Domattina mi riprometto di andare a cercare la copia di tutte le lettere che ho spedito al comune chiedendo provvedimenti per migliorare la viabilità di questo paese. Quelle in cui si chiede ragione di tante situazioni. Di una viabilità da quinto mondo, con segnaletiche (orizzontali e verticali) scadenti o inesistenti, con situazioni ridicole (non continuerò a parlare dei posti riservati alle due ruote occupate da tutti, finanche dalle stesse auto dei vigili: non mi ripeterò perchè l'assessore a cui ho detto personalmente alcune cose, mi ha personalmente preso per il culo) o pericolose. Come non definire pericolosa, infatti l'assenza di non dico i dossi riduttori di velocità, ma almeno di dissuasori sonori (quelli che stanno dappertutto, tranne che qui, al paesello) agli ingressi del centro abitato. Eppure il primo tratto della pista ciclabile è stato consegnato da mesi ma la segnaletica sul lungomare Delfino Pesce è ancora inesistente. Nel frattempo, due giorni fa, dovrebbero essere iniziati i lavori per un'altra pista ciclabile, fino a Cozze (avete presente quella strada con due strisce di mezzeria? Sì, perchè il paesello fa storia a sè anche in geometria: l'unico posto al mondo in cui la mezzeria divide una strada in tre parti).
Questo è un paese allo sbando.
Ed io mi convinco sempre di più di quanto ho già detto e scritto anche su questo piccolo spazio di mondo: il pesce puzza dalla testa.