martedì 29 settembre 2015

Ambientino

Fino a poco tempo fa, qualsiasi iniziativa, ufficiale, ufficiosa, politica, amministrativa, editoriale, giudiziaria, ecc. ecc. che riguardasse la vicenda della discarica Martucci, veniva accompagnata da una massiccia dose di enfasi mediatica e dalle più o meno giuste critiche dell'amico Vittorio.
Critiche talvolta esagerate, talvolta strumentali, talvolta sacrosante indirizzate alla amministrazione a turno: assente, inerme, inerte, silente, distratta, menefreghista ... complice? 
...
Adesso che son cambiati gli uomini, son cambiati anche gli atteggiamenti: dai rimproveri intransigenti del padre severo si è passati alle carezze della nonna affettuosa.
Sicuramente mi sbaglio (o forse no, non lo so): ma se iniziano le fasi di analisi sulle acque di falda e la notizia "trapela" solo attraverso un post del presidente della Associazione "Chiudiamo la discarica Martucci" postato sulla pagina facebook (gruppo chiuso) della associazione stessa, e non si legge da nessuna parte del silenzio totale ("tombale" direbbe qualcuno) della amministrazione, non lo so, ma per me non è normale. 
Fino a pochi mesi fa una tale accondiscendenza sarebbe stata impensabile. Avrebbe perfino avuto qualcosa da dire l'attuale Sindaco (già componente del direttivo dell'ex-Comitato), che dell'essere di poche parole ne ha fatto uno stile di vita amminstrativa, contro il suo predecessore e contro l'ex assessore all'Ambiente.
Oggi l'Associazione sicuramente continua a vivere, ad esistere, ad impegnarsi.
Peccato che le abbiano sottratto il caro nemico e con esso  loquacità e smalto che non sono più quelli di una volta. Mi auguro che non sia così, anche e soprattutto per la sua credibilità; specialmente quella passata.

martedì 22 settembre 2015

Senza Parole

"Senza parole" è la frase che si dice quando uno rimane sconcertato, sorpreso da una cosa che ha visto, letto, di cui è venuto a conoscenza.
"Senza parole", però, stavolta è la frase che ho detto io ieri sera all'amico Vittorio, presidente dell'Associazione "Chiudiamo la Discarica Martucci".
E non nel senso che sono rimasto sorpreso, sconcertato da ciò che è stato detto, dagli interventi di chi ha preso la parola a Conversano durante l'incontro organizzato da (credo, se non ho capito male) Legambiente Conversano per informare sugli sviluppi dell'affaire Martucci, una storia infinita ed oscura, con i dettagli illustrati da Domenico Lestingi.
No!
"Senza parole" è ciò che ha fatto l'Associazione: non ha detto una parola. E' andata a Conversano, ha detto la sua per bocca del suo Presidente Vittorio Farella, ma era sola insieme a Legambiente Mola e penso qualche 5stelle, ma senza la folla che la accompagnava, numerosa contro Martucci e contro Diperna. Poi è tornata a Mola e ... puff: niente, silenzio totale.
Belli i tempi in cui ci si scagliava (a torto o a ragione) contro la amministrazione passata. Che poi era quella in cui militava l'attuale Assessore all'Ambiente nominato dall'attuale sindaco, il sindaco che faceva parte del Direttivo della associazione stessa.
Quella stessa Associazione/Comitato che non mancava di rimarcare, stigmatizzare, criticare sottovalutazioni, silenzi, assenze alle iniziative, alle manifestazioni che il comitato stesso promuoveva.
Venerdì 18 a Conversano l'unico invitato istituzionale di Mola era il Sindaco. Che non si è presentato (gli impegni per un sindaco, evidentemente, non mancano mai) ma in sua vece nessun rappresentante: vicesindaco, assessore (uno qualsiasi), ci sarà un presidente di commissione ambiente, un cazzo di consigliere .... Niente, nessuno.
"Vittorio, porta i miei saluti, non posso venire"
"Io non porto i saluti di nessuno"
Si, va bene, ma qui, a Mola, chi sa niente di niente?
....
Ieri proliferavano comunicati e manifesti; un po' per ragguagliare sullo stato dell'arte e tanto per rimproverare i silenzi dell'amministrazione che non c'era, che non sentiva, non vedeva, non faceva. Che con solo non fare niente eppure in soli tre - quattro anni era incredibilmente diventata la colpevole di un inquinamento nato con la discarica dagli anni '90 o prima ancora.
Oggi c'è il silenzio difronte ad una assenza di chi prima era in prima linea ad accusare.
E c'è l'associazione, appunto: senzaparole.
E non sta bene.

martedì 8 settembre 2015

Gioco di ruolo

Al paesello, notoriamente prodigo di chiacchiericci ed esternazioni, c'è uno strano silenzio.
Piccole schermaglie sui social network su topolini in piazza e scarafaggi dappertutto che a farlo notare la risposta è che anche prima c'erano e quindi? E la spazzatura ad ogni angolo e come mai la colpa adesso sono i maleducati e prima il sindaco? E le piantumazioni su lungomare che stanno morendo, meglio le tamerici (?????), ma forse si potrebbe provare ad annaffiarle, non lo so, non sono io l'agronomo e che io non fossi favorevole a quella scelta del cosiddetto Albero di Natale della Nuova Zelanda non significa niente: mi escludo dalla categoria del: "io l'avevo detto" o "Ma è mica possibile aver ragione sempre dopo?" (cit. FF). 
Per il resto, si sonnecchia.
Peccato: l'approvazione del Bilancio avrebbe meritato, forse, ben altra attenzione da parte della distratta comunità, ancora in letargo pre-festa patronale. E se proprio le valutazioni ed i risvolti pratici sul futuro prossimo della collettività davvero interessano meno della Sagra del Polpo, nemmeno la fantastica imitazione di Cuperlo e Bersani (quelli che più ne dicono contro il PD e più vi ci restano aggrappati come una cozza patella allo scoglio, ed anzi, appena qualcuno prova a staccarla più vi aderiscono) fatta da Pino De Silvio ha suscitato nè l'ilarità nè lo sdegno (tranne una eccezione dal vivo) di chi evidentemente è avvezzo ad assistere a tragicomiche pantomime fini a se stesse, perlomeno adesso senza l'aggravante del masochismo da sala consiliare bollente.
...
E però ... però c'era stato, venerdì scorso un episodio che avrebbe potuto e forse dovuto suscitare l'attenzione. L'aggressione subita da Pinuccio Calabrese in consiglio comunale venerdì scorso è stata un fatto abbastanza clamoroso. Ed invece c'è un tragico silenzio. Certo, se le parti fossero state invertite, sarebbe stato tutto molto più facile; se l'aggressore fosse stato il violento, il rozzo, il fascista, il provocatore son certo che si sarebbe aperto un dibattito, con annessa condanna già scritta, ben più vivace di quanto invece si è letto e sentito in giro. Per non parlare delle manifestazioni di solidarietà all'aggredito e le prese di distanza dagli aggressori.
Un ben poco, parente stretto al nulla.
...
Si avvicina il 16 settembre prima, ed il 21 settembre poi, giorno di consiglio comunale dedicato ad Interrogazioni ed Interpellanze.
Ragionevolmente, per quanto giustamente non gliene freghi nulla a nessuno, il mio ultimo consiglio comunale.
Giusto il tempo di ascoltare, spero, qualche risposta a qualche argomento che mi sta particolarmente a cuore, e poi, amici miei, fate che cazzo volete.