martedì 10 gennaio 2012

Sceneggiate

«L'effetto deterrenza si fa anche con la propaganda. Incutere un sano timore è necessario»
Allora è vero che accanto alla necessità delle verifiche degli scontrini, c'era propaganda nei controlli delle auto di lusso?
Mentre in TV passavano le immagini della bella Cortina, con le donne impellicciate da capo a piedi e gli immancabili yorkshire al guinzaglio, con le vetrine sfavillanti di gioielli e con le auto di lusso (più o meno dello stesso lusso delle auto blu che stazionano di fronte a Montecitorio o che sfrecciano per le città con dentro poveri precari da 5000 euro al mese netti), dove anche il colore delle montagne e del legno delle case è più nitido dei boschi dell'Appennino, mi chiedevo che cosa c'entrassero le verifiche degli scontrini (non) emessi dai commercianti in negozi e ristoranti, con il fermare un'auto a Cortina e fare una verifica fiscale per strada, invece che incrociare i dati di una targa rispetto al proprietario, in un qualsiasi altro giorno dell'anno. Pensiamoci: cosa c'è di più facile del restare seduti in un ufficio del PRA, dell'AdE o da qualunque parte ci sia un terminale, e verificare le proprietà dei mezzi "sospetti"?
Altrimenti (ammesso e non concesso che qualcuno abbia creduto alla barzelletta che da oggi esiste il software costosissimo per entrare nei conti correnti degli italiani ... e perchè, prima no? qualcuno ha creduto alla barzelletta che "da oggi"?), tutti quei proclami sui controlli incrociati, tutte quelle lettere di verifica che arrivano a casa per chiedere (con toni minacciosi assurdi) di dimostrare la congruità fra reddito e proprietà, a cosa servirebbero?
Era proprio a questo che "qualcuno" si riferiva quando diceva: "questa è una azione di verifica normalissima ma infarcita di propaganda: è una sceneggiata". La risposta ovviamente, fra nonno Giorgio e zio Mario, fu la solita spalmata di melassa patriottica intrisa dei buoni consigli di chi arma se stesso per fare partire gli altri.
"Azioni legittime, nessuna propaganda".
E giù accuse di disfattismo, di spirito antitaliano, e quant altro. Che poi, sai che palle! Sai quanto me ne importa oramai da tempo dello spirito patriottico?
Oggi, però, il braccio armato della legge afferma candidamente: «L'effetto deterrenza si fa anche con la propaganda. Incutere un sano timore è necessario».
Ma che razza di discorsi sono? E non ce ne veniamo con i soliti discorsi che uno schiaffo ogni tanto ai figli va bene, e cose del genere. Io a mio figlio non lo minaccio: l'educazione è un'altra cosa. "Non allontanarti da casa che sta il gaguro, 'mba tre cul, il vecchietto (ho sentito anche questa: il vecchietto)". Quanti danni hanno fatto questi metodi di deterrenza, ispirati ad incutere un sano timore nei bambini.
Nessuna pietà! Ma che toni sono questi? Mi ricordo gente come l'ex-sindacalista ed ex-presidente del Senato Marini, rispondere in malo modo e sbattendo la porta in faccia agli inviati de: "Le Iene" quando facevano le inchieste sui portaborse e collaboratori dei parlamentari sottopagati in nero.
"Propaganda".
AH! Quella è propaganda e qualunquismo, mentre fare le "piazzate", sia pure in piazze lussuose come quelle di Cortina d'Ampezzo, non è propaganda?
Mi aspetto i finanzieri a Palazzo Madama, a Montecitorio, sull'uscio degli uffici dei parlamentari, controllare le buste-paga dei collaboratori e fare le verifiche fiscali a loro ed ai loro "volontari" che, chissà perchè mai, dopo un po' un posto di lavoro lo trovano comunque, da qualche parte. Con la lingua esausta, ma lo trovano.
Una volta chiesi ad un mio caro amico (che non c'è più, purtroppo) che faceva il finanziere: "ma quando vediamo in TV le auto delle forse dell'ordine che sgommano all'uscita dalle caserme durante i servizi giornalistici che parlano di arresti, inchieste, indagini, ecc. ma veramente scattano così i mezzi?" La pacca sulla spalla mi fece sentire un ingenuo babbeo: "ma no, Franco, quella è tutta scena: ci si mette d'accordo con la stampa e si fanno uscire le auto sgommando a sirene spiegate per dare l'idea di un qualche cosa di frenetico".
«L'effetto deterrenza si fa anche con la propaganda. Incutere un sano timore è necessario»
Com'è: allora era vero: c'era propaganda in quel bliz: perchè dicevate di no?
Mi fa schifo tutto ciò. Ciò che provo è un senso di schifo, profondo.