lunedì 25 ottobre 2010

La democrazia del razzismo

Insomma, non c'è che dire. Il fenomeno del razzismo e dell'intolleranza, non hanno confini. Il pregiudizio, basato su fattori etnici, sul colore dlela pelle, sull'estrazione sociale, è un fenomeno che pervade l'umanità e l'uomo lo ha sempre diligentemente coltivato da che esiste sulla faccia della terra (a parte Adamo ed Eva, che loro avevano altri tipi di problemi, dal giardinaggio al bullismo filiare).
L'Italia (che pure non è un paese "razzista"; non è che succede un caso di razzismo a ... chessò ... Palermo e d'incanto Palermo diventa razzista) non è immune dal fenomeno, ovviamente. ma sarebbe realmente interessante capire in che termini effetivamente la popolazione italiana sia intollerante o razzista, e come cambino questi atteggiamenti nel tempo, al cambiare delle condizioni sociali.
Quando si è ricchi e quando ci si sta impoverendo; quando si è popolo di emigranti o se lo si è stati nel passato; quando sono i figli dei vicini che sposano i negri o se è a nostra figlia che viene la balzana idea; quando Luxuria vince l'Isola dei Famosi o quando è la maestra dei nostri bambini ad essere trans.
Che poi, forse, il problema non è solo italiano. Anzi, eliminerei il forse.
Certo, ci sarebbe da domandarsi come mai si da così grande importanza se un romano ammazza (preterintenzionalmente, secondo me) una donna rumena a pugni o se è una ragazza rumena che ammazza (preterintenzionalmente, secondo me) una ragazza romana con un ombrellata in metropolitana, mentre alla protesta di centinaia di africani sfruttati nelle campagne della Campania o chissà dove, si da giusto la notizia e una simbolica pacca sulla spalla di ognuno di loro. Diverso è il discorso del cazzottone del calciatore Mutu al cameriere. Qui interviene la popolarità dell'aggressore a fare la differenza.
Ma ... chissà se qualcuno si soffermerà sul fatto che ci sarebbe stato del razzismo in tutto ciò.
Perchè secondo Mutu si, tutto è nato dal razzismo.
Certo, da un lato fa specie pensare che un cameriere kosovaro manifesti razzismo verso una star rumena. Dall'altro risaltano le parole dell'allenatore viola Mihajlovic: "Adrian è stato dieci mesi fuori e bisogna capirlo". Minchia bisogna capirlo. E se fosse stato fuori due anni, che cosa avrebbe potuto fare? Sparare ai presenti con un mitra? Se i ciclisti facessero come Mutu, avremmo risolto i problemi di sovraffollamento del Pianeta.
Poi a uno vengono i cattivi pensieri. E comincia a pensare alla nazionalità del tecnico della Fiorentina.
PS - che poi, va bene essere addolorati, va bene essere pentiti per ciò che si è fatto; va bene essere dispiaciuti per: la proprietà, la società, lo staff tecnico, i compagni, la tifoseria ... e che cacchio, per quel ragazzo preso a cazzotti in faccia no? Per fortuna che quel genio premio Nobel della pace di Mihajlovic ha espresso sentimenti di fratellanza invitando il "cameriere coinvolto" a vedere una partita della Fiorentina ... che culo!

mercoledì 20 ottobre 2010

Vilipendio di cadavere

Uno zio; una cugina; una zia. La TV; i turisti in pellegrinaggio sui luoghi dell'orrore.
Non so se esista l'aldilà.
Non so se di Sarah Scazzi, oggi, resti, nella crudele necesistà delle leggi della biologia, solo un corpo in via di decomposizione in una tomba di un cimitero di provincia; nessuno sa se, figlia di una Testimone di Geova, la sua anima sia morta insieme al corpo o se piuttosto sia finita nel regno dell'inconscio. Forse la sua anima vive già in un mondo parallelo che tutti noi, credenti cattolici ignoranti della religione, ci immaginiamo come diviso in gironi danteschi, o si trovi, felice, galoppando nelle celesti praterie di Manitù; o se è già circondata da "giovani eterni" nel paradiso islamico.
Dovunque sia, spero che il padrone di casa non abbia pagato il canone RAI.

domenica 10 ottobre 2010

Ammalati di Fucksite

Di tanto in tanto, immagino con l'animo sconsolato di chi si domanda: "perchè?", l'amico Frisbee aggiorna chi, come me, di leggere il settimanale più utile per migliorare la raccolta differenziata della carta, proprio non ne vuole sapere.
Io lo ringrazio, ma devo dire che, in effetti, dopo attenta e ponderata riflessione, ho dedotto che: fra scoprire che è stata rubata una carrozzina, un portafogli, alcune canne da pesca, per non parlare di scivolate sui fichi secchi (una volta, con i fichi secchi, ci si facevano matrimoni) e quant'altro, e restare all'oscuro di cotanto sapere, non ha cambiato la mia vita.
Purtroppo il pettegolezzo e la curiosità morbosa sono parte integrante della vita di molti, ne strutturano il DNA, si convertono in malattia; se i numeri (di copie vendute) non sono un'opinione, al paesello la fucksite si è trasformata in epidemia.
Ed evidentemente, essa deve essere più contagiosa e pericolosa di quanto maldestramente si possa sottovalutare. Per lo meno, del fatto che al paesello si sa che qualcuno si sia rubata una bicicletta, non ha comportato abbattimento di alberi.
...
Oggi è il giorno 10 ottobre duemiladieci. Faccio di tutto per evitare la triplice ripetizione del numero. Ci hanno pensato in tanti; l'amico mancio perchè ne è coinvolto direttamente; altri perchè, da bravi giornalisti, informano come nel mondo siano molti a voler accompagnare e scandire la propria vita da queste ricorrenze numeriche.
E quindi non fa impressione scoprire, non si ha difficoltà a capire perchè ch'è chi preferisce sottolineare l'importanza del 09.09.09, e chi ritiene di affidarsi al 10.10.10.
Ma, mi domando: perchè il titolista suggerisce l'esplosione non solo di matrimoni combinati in questa data, ma anche di parti cesarei, mentre nell'articolo di nascite pianificate non se ne fa nemmeno un blando riferimento?
Meglio così: forse è stata la solita furbata di chi fa il titolo per attrarre l'attenzione sull'articolo. Più che conoscere quale coppia possa essere così stronza da affidare il futuro del proprio figlio alla nascita in una data curiosa, sarei stato davvero sospreso (?) di sapere che esistono medici altrettanto stronzi da soddisfare tali richieste ed essere complici nell'imporre ad un nascituro la venuta al mondo per motivi di calendario.

giovedì 7 ottobre 2010

Gli applausi e l'oblio

Non ho mai capito il senso degli applausi della gente quando vede scorrere una cassa da morto all'uscita di una chiesa.
Oggi ho sofferto nel vedere quanto sia spaventosamente alto il livello di mortificazione della psiche umana, della sua assoggettazione agli stereotipi mediatici, ai messaggi della TV; quanto sia forte e penso oramai irreversibile il rincoglionimento che porta le persone a praticare gesti spontanei, riflessi condizionati, guidati non dal senso vero delle cose, ma dal mero ricordo di averlo visto in TV.
Oggi ho sofferto nel vedere la bara della povera Sarah Scazzi appena tirata fuori dal pozzo in cui era stata gettata, accompagnata dagli sguardi dei curiosi che, in mezzo ad una campagna, applaudivano al passaggio. Applaudivano. Si, ma cosa?
L'epilogo di questa brutta storia, purtroppo temo che segni l'inizio di un'altra ancora peggiore, se possibile. Quella delle ricostruzioni in TV, le vespate, le matrixiate, le Italie in diretta e quanto di peggio mente televisiva possa partorire.
Si comincerà ad indagare in quello che la morbosità umana ha bisogno di sentirsi dire. Che lo zio porco aveva pensieri sulla nipote, che la figlia sapeva, che gli amici sapevano, che tutti sapevano; e che l'ambiente del paese, le ragazze troiette, la provincia di oggi, quella di una volta. E i dettagli, i particolari, la violenza, ma come la ha violentata, cosa le ha fatto, e non è l'unico caso, e ...
E basta.
Sarh Scazzi è morta come non si dovrebbe morire mai; uccisa come non dovrebbe succedere mai; come la storia ci insegna che è sempre accaduto. E la sorte, solo la mala sorte ha deciso che a lei e non a tante atre sfortunate vittime sono state dedicate le attenzioni dei media, quelle attenzioni che a tante altre mamme, almeno, sono state risparmiate. Da un destino mediatico che decide secondo chissà quali oscuti motivi che quella torbida storia debba balzare agli onori delle cronache, ed altre no. Uccidendo, dopo la figlia, anche la mamma, prigioniera a vota degli sguardi e dei ricordi di chi applaude le bare e compra il giornaletto di paese per sapere se è vero che lo zio l'ha sodomizzata da morta o chissà cosa.
Se proprio non riuscite a trattenere gli applausi, regalate alla povera Sarah l'oblio.
...
E una ultima considerazione, e una domanda vorrei dedicarla a tutti coloro i quali stanno chiedendo la pena di morte, invocando le torture più violente, le pene più atroci, tanto più feroci quanto più appare odioso ed efferato questo delitto.
Avete anche voi sottoscritto gli appelli contro la lapidazione di Sakineh? Siete voi quelli che pensate che i musulmani, gli islamici siano delle bestie feorci e sanguinarie con le loro pratiche da Vecchio Testamento?