venerdì 27 febbraio 2009

... e scusate se mi ripeto ...

Pochi giorni fa il dubbio, rimasto tale, di come sarebbero andate le cose nel caso in cui la morte di Eluana fosse accaduta alle 20,10 del sabato 21, serata finale di SanRemo.
Magari sarebbe stato più facile per Canale 5 interrompere La Corrida e dare spazio a Mentana ed al suo Matrix; che chissà, piccolo incrociatore contro la corazzata SanRemo, avrebbe affondato il nemico o quanto meno provocato seri danni.
Lo dico perchè evidentemente ci vuol poco a ipotizzare che RaiUno, la sensibile Rai Uno del solidale Vespa, la rete che non ci pensa un attimo a stravolgere il palinsesto rinviando l'ennesima inutile fiction del lunedì sera, avrebbe al più dedicato il minutino di raccoglimento introdotto dall'ars dolendi di Paolo Bonolis sul palco del Festival; e forse la sorniona solidarietà di Vespa la avrebbe offerta Mentana al suo rivale-collega di Porta a Porta. Il quale avrebbe reclamato, ma certamente non si sarebbe dimesso.
Resta invece confermata, ancora una volta, l'arte di trasformare, da parte di certuni, il bersaglio delle proprie critiche nel migliore dei nostri amici, non per ciò che costui fa ma in base a contro chi si scaglia o da chi ha subito un torto/danno.
Ieri è toccato a Santoro la proclamazione del piccolo eroe mediatico Mentana; lo stesso Chicco Mentana, fino a ieri perennemente affogato nel calderone dei leccaculo di Berlusconi in Mediaset, oggi accarezzato e coccolato come eroe ribelle. Dopo Lerner e Santoro, scommetterei su una sua partecipazione sul divano della Dandini o ospite da Fazio.
Chissà se, ospite da loro, avrò maggior fortuna e potrò ascoltare la domanda che sto ponendo io da alcuni giorni e che ho ribadito poc'anzi ancora una volta (da Fazio, onestamente, me l'aspetterei).
Limitiamoci, oggi, a scoprire quanto candida ed innocente sia stata per quasi 20 anni in Mediaset l'anima di Mentana: E a chi l'ha accusato di aver fatto finta di non conoscere le esigenze di una tv commerciale, ha replicato: «Non accetto questa lezioncina. Questa è una tendenza nuova, in 17 anni non era mai successo» (vedi qui)
Vincitore del Premio: Alice nel Paese delle Meraviglie.

Altro che maestro unico!



Adeguamenti fra università e mercato immobiliare.

giovedì 26 febbraio 2009

Al passo con i tempi

Prevedibili critiche pioveranno sulla idea di introdurre forme di sciopero virtuale.
Onestamente non ci vedo nulla di strano, anzi: mi sembra una proposta moderna, al passo con i tempi se solo pensiamo a tutti i lavoratori virtuali che stanno in giro.

mercoledì 25 febbraio 2009

Un Paese normale no?

Ieri la firma per l'accordo sulle centrali nucleari firmato con la Francia.
Centrali che saranno anche di terza generazione; centrali che avranno sicuramente un livello di sicurezza elevatissimo; ma l'Italia non produce Uranio (altra dipendenza energetica dopo qualle dal petrolio), nè si è risolto il problema (in alcuna parte del mondo) dello smaltimento delle scorie.
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Oggi l'annuncio del via ai lavori per il Ponte sullo Stretto entro il 2009.
Oggi, solo per fare un esempio, andare da Foggia a Palermo, in aereo, costa può costare 80 euro andata e ritorno con MyAir. Cinquantacinque minuti di volo e sei a Punta Raisi da dove, con il pullman o un trenino al costo di 5 euro sei in centro.
Intanto resta sempre il problema che per andare da Catania a Palermo le ferrovie borboniche ci mettono una eternità e la Salerno - Reggio Calabria resta una perenne incompiuta.
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Un paese normale costa troppo?

martedì 24 febbraio 2009

La mia busta è differente

Giorno di risotto e dunque tappa al supermercato per comprare il necessaire. Trovata la marca di fiducia, scarto il primo pacco perchè sento il riso muoversi. Il secondo pacco mi da la medesima sorpresa, e così il terzo. Non può essere che tutti i pacchi di riso siano con la confezione di plastica del sottovuoto bucata.
Leggere le etichette è sempre utile, dice mio fratello. E così scopro che la mia marca di fiducia da un segnale nel senso giusto: non è che la plastica è bucata. Semplicemente non c'è!
Ci sarà un perchè la mia busta (gialla, azzurra o dell'indifferenziato) è sempre un po' più vuota di quella del vicino.

lunedì 23 febbraio 2009

E se ...

Dell'ultimo festival di SanRemo in diretta ho visto solo, martedì, i minuti di uno stacco pubblicitario di Ballarò. In corrispondenza dello spazio spot su RiUno andava on onda la parte finale della orrida interpretazione di un testo di cui ignoro autore e titolo da parte di Benigni. Quella, capii dopo, era la parte "seria" dell'intervento. Su RaiNews24 poco dopo vidi la parte "comica". Il solito sketch, ripetuto mille volte: è dai tempi del PSI e di Craxi che il buon Benigni dice le stesse cose; solo che invece di dire: "Basta parlare di Craxi, poi dicono che ce l'ho con lui. Allora, Craxi..." (e giù risate ed applausi), dice: "Basta parlare di Berlusconi, poi dicono che ce l'ho con lui. Allora, Berlusconi..." (e giù risate ed applausi).
Comunque, divertente. Furbo ma divertente.
Poi tutto il resto del festival, scivolato via fra canzoni, contestazioni, polemiche, ospiti, Amici, conigliette, televoti, l'irruzione di Suor Laura e le tette (...) di Patty Pravo. Insomma, nessun inconveniente capitato a turbare il sereno scorrere del Festival e, soprattutto: ascolti record.
Già: gli ascolti.
Ieri sera in terza serata, puntata delle Iene, con ripetizione della intervista che alcuni anni fa Fabio Volo fece a Mentana. L'ex-Mentana ("qui a Mediaset si lavora bene"). Che se ne è recentemente andato sbattendo la Porta per le note vicende legate alla mancata modifica del palinsesto di Canale 5 la sera in cui morì Eluana Englaro.
Le sue polemiche dimissioni furono accompagnate tra l'altro dalla bonaria, sorniona solidarietà di Bruno Vespa che, invece, così come Emilio Fede, ebbe modo di andare in onda fuori palinsesto. Pur uscendo entrambi sconfitti nell'audience dal Grande Fratello.
Prese di posizione da parte di tanti. Prevalse (agevolato dal fatto che il fattaccio fosse accaduto sulle reti Mediaset?) lo sdegno e la condanna per la mancata modifica della programmazione della corazzata Canale5. Non si può preferire la Casa del GF al dibattito (l'ennesimo, ndb) su Eluana che era finalmente giunta al capolinea della sua tormentata esistenza.
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Io oggi mi chiedo cosa sarebbe successo se quelle venti e dieci fossero scoccate sabato scorso ...

sabato 21 febbraio 2009

Democratico Partito


venerdì 20 febbraio 2009

E io (mi) pago!

Post di revival su un paio di temi temi più o meno recentemente toccati dal vostro blogger preferito.
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Tempo fa ci fu una polemica inerente gli stipendi dei governatori regionali. Scoprire che quello di Vendola fosse lo stipendio più alto fra tutti i colleghi italiani e, paragone forse azzardato, superiore finanche a quelli dei governatori delgi stati degli USA fece arrcciare il naso (eufemismo) a molti.
Per quanto mi riguarda, la cosa mi sorprese poco. Mi dette rabbia, invece, leggere la "motivazione" di Vendola che affermò splendidamente che in realtà il suo stipendio andava inteso ridotto di non so quante decine di migliaia di euro perchè di tale entità si trattava quello che devolveva al suo partito.
E che cazzo (scusate) c'entra? allora io devo pagare con le mie tasse il tuo partito? Ma pagatelo tu! E che facciamo? Se un giorno il partito ha bisogno di altri soldi, alziamo ancora di un'altra aliquota questo stipendio?
Comunque la cosa, come sempre accade specie quando la stampa locale non ha interesse a inimicarsi il potente di turno, finì lì, nel dimenticatoio. Se non che, nel frattempo, Vendola mi sembra che sia uscito dal partito cui apparteneva, Rifondazione Comunista, per approdare (si fa per dire: è il suo!) ad un altro da lui stesso fondato, appunto.
Mi domando: la porzione dello stipendio che prima il presidente Vendola devolveva generosamente (...) a Rifondazione, oggi a chi va?
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Più recente la amara considerazione che al paesello, la amministrazione non ha previsto alcuna misura di mitigazione al disagio ampiamente previsto (e annunciato) derivante dai lavori del Fronte Mare Nord.
Parcheggi, viabilità: durante l'ultimo Consiglio comunale : interroganze ed interpellazioni 2, alle richieste del consigliere DiPerna, l'assessore (DeSilvio, eh?) rispose che a breve* sarebbero state individuate alcune aree periferiche del paesello da adibire a parcheggio e dunque la attivazione di un sistema di park&ride.
E' noto che alla Chiesa di santa Chiara, prima rubarono e poi misero i portoni di ferro.
Il guaio è che la impreparazione e la incapacità manageriale che si sta manifestando a margine di questi lavori è veramente sorprendente (accelerazioni improvvise a parte, ovvio! ma ci mancherebbe!!! a proposito: ma non ha risposto nessuno?). Non sono un esperto della materia, ma da quel che so, ogni strada viene realizzata secondo la sua destinazione, ossia secondo il volume e la tipologia di traffico attesa. In pratica una strada interpoderale non si realizza alla stessa maniera di una strada dedicata a sopportare traffico pesante.
Capita dunque che il tratto di Via Colombo "a monte" dell'area ex Baby Park sia ridotta un disastro. Secondo me è prossima alla impraticabilità. Certo, magari sarà stata colpa della accelerazione improvvisa del maltempo, ma le buche che si sono aperte ed ancora si stanno aprendo ed allargando ed approfondendo sono indegne e pericolose. Eppure non ci voleva molto a immaginare che quella strada sarebbe stata attraversata da molto più traffico e soprattutto con maggior presenza di camion, autobus e quant altro.
Niente! Nemmeno avere previsto PRIMA della accelerazione improvvisa dei lavori una riasfaltatura, un adeguamento, o se vogliamo, magari un obbligo di derivazione di traffico di alcune utenze veicolari particolarmente pesanti. Oggi la strada è in condizioni penose e pericolose. E con i lavori in corso, come si fa a ipotizzare un intervento?
Beh tutti in piazza: arriva Topolino.

* definizione di a breve: periodo di tempo intercorrente fra l'annuncio in consiglio comunale (a seguito di reiterate richieste, segnalazioni ed annunci) di un provvedimento e la loro attuazione. Sinonimo di "a giorni", "proprio in questi giorni". Generalmente si tratta di un lasso di tempo oscilante fra qualche mese e un po' di più.

giovedì 19 febbraio 2009

Per qualche pesetas in più

Non saranno certo pochi mesi che faranno dimenticare le veementi parole della ministro spagnola De la Vega sulle norme razziste e xenofobe che già dal maggio 2008 si stavano sviluppando in Italia. Se l'Europa non è, nelle menti di molti, una entità astratta, è giusto che ci siano critiche dai paesi esteri con i quali si condividono non solo storia e cultura, ma anche economia, leggi, e tanto altro ancora.
Non penso, però, che si senta il bisogno di simili lezioni e rimostranze da luoghi (pulpito sconnesso e pericolante) dai quali traboccano storie non propriamente esaltanti. Con tanto di tariffario, numero di obiettivi e selezione etnica (e se non è chiaro lo scritto, c'è l'audio). Se le italiche ronde civili (...) sono razzismo, come definire quelle direttamente in divisa, con tanto di taglia in base alla presunta pericolosità? Wanted.
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Intanto in USA qualcuno ha pensato bene di smantellare un po' di quel sano ottimismo che fece dire addirittura a qualcuno che, finalmente, con Obama si completava il percorso iniziato da Lincoln. Ne uccide più la penna ... anzi: la matita.

mercoledì 18 febbraio 2009

Anche l'occhio vuole la sua parte

Leggo che la Zanicchi è stata eliminata dalla competizione sanremese.
Ora, premesso che ho visto e sentito nulla di Sanremo, con tutto il rispetto per la carriera di una professionista di lunga data della canzone leggera italiana, signora Zanicchi, Lei già per via di quel nome ... IVA ... sta antipatica a tanti ... poi si presenta con quel vestito!
Ripeto: non ho ascoltato la canzone, ma secondo me ha pesato la volontà di scongiurare il rischio di rivederLa sul palco con qualche altro organo sensoriale stampigliato sull'abito.

martedì 17 febbraio 2009

Roma - Dakar. Senza ritorno.

C'è chi può, e chi non può.
Adesso può andare, finalmente, da Fazio a dire che stavolta è vero, scuoletta compresa?

La ragazza venuta dal Brasile

Certo che questi extracomunitari, le studiano tutte pur di sfuggire ai controlli!
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Non solo Mara. Della serie: sui calendari non appare il cervello. Ma poi non si lamentino dei tracolli continui se anche i fedelissimi si lamentano, delusi.

domenica 15 febbraio 2009

Provaci ancora, Hugo

Domenica di referendum in Venezuela.
La vigilia è tesa. Da una parte e dall'altra volano accuse di intimidazioni e violenze.
Non dirò la mia opinione, perchè ben nota a chi mi conosce (e a chi non mi conosce non gliene importa nulla e quindi non serve).
Solo due piccole note, una più seria l'altra un po' più leggera. Da un lato la tensione continua fra Chavez e la Spagna (e non fra il Venezuela e la Spagna), dall'altro lo sforzo del presidente Chavez, che aspira al quarto mandato consecutivo (Uribe è un dilettante e Berlusconi un povero sciocco), a chiedere concentrazione massima ai venezuelani alla vigilia di questa importante tornata elettorale.
In Venezuela, infatti, il Presidente ha proibito qualunque tipo di festeggiamenti in occasione del San Valentino. Niente a che vedere, per carità, con le proibizioni di alcuni paesi islamici. Solo la necessità di concentrarsi sul voto di domenica, ma con la promessa di una settimana intera di festeggiamenti dedicati all'amore.
Proprio così: una settimana di festeggiamenti dedicati all'amore.
Deve essere perchè Chavez già gode nel pensare di poterglielo mettere nel c... alla Democrazia? E se fosse, invece, che sarà la Democrazia, nei panni del popolo venezuelano, a mettergliela in quel posto al povero Hugo?
Buon voto.

venerdì 13 febbraio 2009

Al voto! Al voto!

I disastri del 6 politico e, peggio, quelli del 18 politico sono esplosi e, forse irreversibili, non penso vi sia rimedio.
Penso che il voto non si sostituisca al giudizio; piuttosto credo che sia una forma di qualificazione diversa.
Ovviamente, come sempre più spesso accade nel nostro Paese, non si giudica più il fatto in sé, ma chi ne è il proragonista. Ovviamente, il ritorno del voto in pagella non fa eccezione; e dunque è sufficiente che lo abbia proposto un ministro di un governo invece di un altro per rendere la cosa una sciagura.
Il vero guaio purtroppo non è questo. Di pochi giorni fa la decisione di alcune illuminate maestre di protestare contro questa decisione e di mettere tutti dieci ai bambini.
Poi, per fortuna, poichè a volte non c'è bisogno di andare fino a Berlino a prender freddo per trovare un giudice, si trova in loco qualcuno che pone rimedio.
Ed a proposito di giudici, il peggio che non trova mai fine. Intervistato ieri mattina il giudice Loiero (ma forse non è un giudice ma un Pubblico Ministero, PM, già nello staff di Mani Pulite, MP) a Radio 1, gli viene chiesta una opinione sul tipo di protesta delle maestre. L'ineffabile PM risponde che in democrazia ogni forma di protesta va vista come una forma di democrazia e che la libertà e questo e quest altro. sacrosanto. La successiva domanda del giornalista("Ma un docente quando svolge il proprio lavoro è un pubblico ufficiale") resta sospesa fra un "... eh si .." imbarazzato e dalla salvifica pubblicità che evita al dott. Loiero di inanellare qualcos altro.
Forse il giornalista voleva fare un ragionamento più approfondito. Forse di questo tipo:
"Fatte le debite proporzioni un pubblico ufficiale-maestro che prescinde dal fatto che in una classe ci sono stati:
- bambini più in gamba e capaci ed altri meno;
- alcuni diligenti ed altri meno; alcuni volenterosi pur conoscendo i propri limiti, altri pigri;
- alcuni che non sono andati a giocare alla playstation se non prima di finire le lezioni ed altri che non hanno provato a studiare se non prima di avere finito di giocare alla playstration;
- eccetera
sbaglia e fa male il proprio lavoro, Per via del fatto che un ministro e le sue decisioni non sono di suo gradimento, che fa? Decide di sbagliare, sbaglia sapendo di sbagliare, commettendo una ingiustizia volontariamente. Che per un MAESTRO è gravissimo.
Un po' come un giudice (fatte le dovute proporzioni) che al momento di emettere una sentenza decide, poichè il ministro e le sue decisioni non gli aggradano, di mandare tutti assolti. Tutti: chi è innocente, e chi no; chi è un rubagalline, e chi rapina le banche; ecc. ecc.
...
la democrazia, la libertà, i diritti sono conquiste di civiltà. L'onestà intellettuale è "solo" una conquista personale. Quando sarà conquistata anche quella, finalmente qualcuno aggiungerà al proprio dizionario personale la parola: dovere.

martedì 10 febbraio 2009

Ci sarà pure un giudice a Brasilia!

Paese che vai, conflitto istituzionale che trovi!

domenica 8 febbraio 2009

AMMALATO!!!

Pensare che si era giunti a pensare alla protervia di qualcuno. Ed invece è solo che di questa stagione si cade malati facilmente.
Ovvio che se me lo dicevi prima ... e invece adesso va a finire che il dottor Ruspa era il medico al capezzale del morto!
Io mi sarei aspettato uno spettacolo migliore di questo teatrino degli equivoci.
Faccio una richiesta: fra le piantumazioni previste, mettiamo un bel salice piangente. A perenne ricordo.

mercoledì 4 febbraio 2009

Tamerici salmastre, spiegazione insipida

Insomma, non era protervia, ma solamente fretta. Eppure ...
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Scenario 1 - Ricordo quando, liceale, eravamo costretti ai "compiti" per il lunedì o, peggio, a quelli del dopo vacanze di Pasqua, o Natale.
C'era chi, previdente, si toglieva l'ingrato compito subito; chi approfittava poco a poco. E chi, la sera prima del rientro a scuola diceva: "Ragazzi, stasera non esco: ho da fare tutti i compiti arretrati". Inevitabile il commento degli altri componenti la comitiva:
"E tutto 'sto tempo che cazzo hai fatto?"
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Scenario 2 - Giunto l'orario di ritiro, il sabato sera o qualsiasi giorno della settimana, facciamo: le undici/la mezzanotte, le possibilità erano due: provare ad essere puntuali e rientrare, oppure andare incontro alla punizione e fare l'alba. Considerato che il più delle volte si optava per la seconda opzione, capitava che c'era sempre qualcuno che, alle sei del mattino, iniziava a correre in auto per guadagnare due minuti sul rientro. Anche qui giungeva il commento degli altri: "Ma che cazzo corri? Tanto oramai hai fatto sei ore di ritardo, il fregatone di mazzate non te lo toglie nessuno! Prenditela comoda e fai le cose con calma!"
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Scenario 3 - Questione di scadenze.