venerdì 4 gennaio 2008

Digiuno di preparazione? Stipendi da fame!

Se la tenacia con cui si pretendono i diritti fosse anche solo poco poco direttamente proporzionale allo sforzo di compiere a pieno il proprio dovere, certe figure poco dignitose alcune classi di lavoratori (... lavoratori ...) ce/se le eviterebbero e, certamente, acquisirebbero maggiore credibilità.
Ho sempre pensato che il concetto di evasione fiscale probabilmente dovrebbe essere esteso anche a chi, pagato per 32 ore, rende per 3,2.
Per fortuna ci siamo noi, i liberi professionisti, che con tenacia ed abnegazione facciamo fino in fondo il nostro mestiere di sfascia-sistema.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Noto con piacere che con il nuovo blog hai imparato 'a fare' i collegamenti. :)
Purtroppo, sono tornati i codici.

A febbraio mi scade la patente, quindi mi toccherà rinnovarla.
Anche i nostri docenti, a mio parere, dovrebbero rifare un esame per poter insegnare ogni 10 anni.
Voi indipendenti se non lavorate non mangiate. Ma potete evadere.
I dipendenti privati lavorano, mangiano e non evadono.
I dipendenti pubblici non evadono, mangiano e posso ogni tanto farsi una mezz'oretta.

Anna Innamorato ha detto...

a me non sorprende che siano solo gli allievi a non saper rispondere: se la parte finale di un sistema non da un buon prodotto, la colpa non è mai solo dell'ultimo ingranaggio. Con le dovute eccezioni, concordo con quanto detto da Rembado: troppo spesso è la qualità a mancare, e -a mio parere- la riforma universitaria ha ulteriormente peggiorato le cose: la velocità a discapito della qualità. E' il prezzo che questo mondo (che vuole andare sempre di fretta, anche nell'acquisizione di titoli e meriti) deve pagare.