sabato 30 agosto 2008

... e che ce ne dobbiamo fare ...

Al TG3 Regione di oggi, delle 14,00, il Sindaco di Alessano (LE, 6700 anime), spiega che 50.000 euro all'anno in più nelle casse comunali faranno sicuramente comodo.
I soldi ottenuti a costo zero mediante l'installazione di pannelli fotovoltaici permetteranno investimenti prevalentemente nel sociale. L'area interessata all'impiantistica è di due ettari, non sottratti all'agro comunale, in quanto per metà su tetti ed aree di proprietà comunale (edifici pubblici, aree sportive, cimitero, ecc.), per metà in aree non utilizzabili della zona industriale.
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Circa una decina di anni fa (anno più, anno meno), giunse in commissione edilizia il progetto per la illuminazione della strada comunale Mola - Cozze. Uno dei componenti (...) prese la parola e disse (più o meno testuale): "Scusate, proprio pochi giorni fa mi sono trovato a visitare gli scavi di Egnazia, fra Monopoli e fasano. I pali della luce erano dotati di pannelli fotovoltaici. Pensavo che potrebbe essere un'idea".
A qualche espressione stranita e qualche sussurro poco chiaro, un componente ebbe modo di, per lo meno, trovare il coraggio di censurare la proposta con un (più o meno testuale): "E cià nge-nama fe' ch i pannìll".
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La cara amica B. ci avvisava che in capo a pochi giorni sarebe andata a lavorare a Cisternino, come assistente ad una signora anziana che vive lì. "Dov'è Cisternino?" "Mah! Più o meno 45 minuti di macchina" "Però, Franco, mi hanno detto che è uno sputo di paese, che la gente ci va solo a mangiare la carne d'inverno." "Senti, B.: qui a Mola sono tutti bravi; sembrano tutti i romani dell'Impero, che chiunque viva fuori dei confini sono barbari e che hanno l'anello al naso. Io potrei dire che a Mola la gente viene solo a mangiare il polpo a Zì Luigi".
Passa qualche settimana e decidiamo di fare una passeggiata in Valle d'Itria; nell'occasione, una tappa a Cisternino a far visita alla amica che lavora sola soletta "nello sputo di paese". Mentre ci si avvicina all'abitato, la signora mi fa: "Franco, hai visto? tutti i pali delle illuminazioni hanno i pannelli solari". "E sì, come, non l'ho visto?".
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Lunedì 1 settembre iniziano i lavori per la pista ciclabile che congiungerà Mola con Cozze. Speriamo che sia pronta subito. C'è molto da pedalare, al paesello.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ed io che credevo che l'Italia finisse a Mola!
Ma invece no: l'Italia procede verso sud...ma ci salta!

Al famoso consiglio comunale sul nucleare, un adulto simpatizzante di centro-sinistra (immortalato in una delle tue foto) mi disse: "La scelta di Berlusconi è sbagliata, non bisogna dare l'impressione che si privilegi il nucleare all'energia alternativa!".
Dentro di me pensai: "Ma mi dici che cazzo avete fatto voi per sviluppare l'energia alternativa nel nostro paese?!?!?".
Ma mi limitai a dirgli: "Senza passare da Roma, anche nel nostro paese, e proprio su questo palazzo comunale, potremmo fare qualcosa per sviluppare il fotovoltaico".
E lui: "Sì, certo..."

Franko, ripeto la frase che diciamo spesso nei nostri incontri collettivi al consiglio comunale: è troppo facile fare il ricchione con il culo degli altri...

"Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi..."

Unknown ha detto...

umbè sei il solito omofobico...e pure kud foggien

Anonimo ha detto...

Scusate l'intromissione. Vivo nel salento e l' italia non finisce certo a Beeeeeeeeeeeeri (o a Mola con la "o" stretta-tipo la barzelletta della rana dalla bocca larga)!!! il fotovoltaico è un investimento interessante se si valuta l'aspetto economico e fiscale. l'importante è anche scegliere i panneli italiani e non stranieri per movimentare la nostra econimia. così si pigliano due piccioni con una fava.
DA noi comunuque nei consigli comunali non usiamo fare citazioni colte e raffinate come le vostre. in questo caso ci saltte voi! bravi baaaaresi :-)
Saluti

Anonimo ha detto...

Cara Maria, a me "barese" non lo ha mai detto nessuno.

Anonimo ha detto...

Giuseppe, la mia è solo una battuta con la quale si vuole intendere che si predica bene ma si raziona male.

MariaRubini, non ho mai pensato che l'Italia finisca a Mola, tantomeno a Bari...di cuore vorrei che finisca a Lampedusa.
Cosa penso del Salento? Che siete anni luce in vantaggio sulla provincia di Bari. Sia come organizzazione, sia come pulizia, sia come turismo. Addirittura fate dei libricini in cui per ogni giorno pubblicate le sagre che avvengono nei paesi e non c'è un singolo giorno in cui un turista possa dire: "E stasera che faccio?". C'è sempre qualcosa da fare. Vi invetate di tutto: sagre del 'pezzettu te cavaddhu', sagra delle 'munaciedd', sagra del pesce spada...da noi invece non si fa niente e non c'è coordinazione tra i singoli comuni.

Ritornando al post, abbiamo un tetto del 20% di energia alternativa da raggiungere entro il 2020 e deve essere raggiunto, per poi passare a percentuali maggiori in base allo sviluppo dell'energia alternativa. Ma ci deve essere un lavoro di gruppo da parte dello stato (Prestigiacomo, non ho ancora letto una tua dichiarazione da quando sei ministro!), delle regioni, delle provincie e dei comuni. I primi a dare l'esempio devono essere le amministrazioni di ogni genere e grado.

Anonimo ha detto...

Eh si, purtroppo caro Franko, il molese crede ancora oggi di essere l'ombelico del mondo.

E' un mito duro da sfatare. C'è gente che ancora si stupisce quando vengono pubblicate le statistiche ufficiali che ci vedono impietosamente agli ultimi posti della provincia per occupazione, PIL, reddito, diffusione imprenditoriale, ecc..

Costoro sono tuttora convinti che la presenza di un discreto numero di sportelli bancari sia sinonimo di benessere diffuso.

Quanto alle energie alternative: si predica bene e si razzola molto male. Per dirne una: il solaio del Palazzo municipale anzichè essere dotato di pannelli fotovoltaici ospita un bel paio di potenti antenne di telefonia cellulare.

Anche se con le antenne non si può climatizzare la sala consiliare....

Anonimo ha detto...

Caro Franko, c'è sempre la prima volta. Un po' come nell'amore, quando meno te l'aspetti trovi quella giusta. E tu l'hai trovata. Sei fortunato :-)
Comunque mi riferivo al commento di UmbertoD. Non conosco bene la realtà barese, ma qui la Provincia ha investito molto sul turismo e sull'artigianato. Scelta saggia, direi. Vedi in pochi anni la "Notte della Taranta" cosa è diventata, senza considerare la riscoperta del "grico", quindi l'investimento sul piano culturale. Ma c'è ancora da lavorare sulla mentalità del meridionale medio, direi, che non comprende ancora la grande risorsa che è il turista. Purtroppo le spiagge pubbliche non sono così belle pulite come pensi, e l'ospitalità che riserviamo lascia un po' a desiderare (a livelllo privato intendo). Forse perchè io vivo a Lecce ma vengo da Milano, quindi trovo grande difficoltà in questo senso e molta rabbia. La principale nostra risorsa rimane sempre il turimo. Se lo ficcassero tutti bene nella capoccia, potremmo davvero diventare d'esempio (il Castello dell'Acaya ristrutturato magistralmente, è stato scelto dall' ONU come sede per la tavola rotonda sulla pace, ad esempio. Ad luglio è venuta ad innaugurarlo Rigoberta Mancchù premio Nobel. A settembre si riuniranno per la prima volta i Premier Europei nella nostra splendida "grecìa"). Si investe si investe... ma i risultati sembrano arrivare.
In riguardo al fotovoltaico concordo con il lavoro di gruppo.
Ciao a tutti

Anonimo ha detto...

Le città della Puglia son tutte belle, ad eccezione di Foggia cà iè proprie tend! :D

Oddio, rischio un perm ban da questo blog....eeheheeheh

Anonimo ha detto...

Vabbè, Nico, poi non dire che al prossimo MBS sono stato io a metterti il Guttalax nella birra, il peperoncino avariato sulla pizza, i soldi falsi nel portafoglio ...
PS - Del tema del post no, eh?

Anonimo ha detto...

:) adoro trasgredire.