mercoledì 15 luglio 2009

Madre Natura

Certe cose la Natura non le ammette.
Questa "mamma da primato" dei miei coglioni ha fatto il torto più grave che una Mamma potrebbe fare ai propri figli: condannarli volontariamente a vivere senza mamma (oltre che senza padre: forse più che nubile questa era una vera zitella) .
Un pensiero sentito anche a quelle teste di cazzo dei medici che si divertono a fare esperimenti su esseri umani con la motivazione/scusante che la scienza deve andare avanti.
Ma la Scienza è un'altra cosa. E Mengele non avrebbe potuto fare peggio.
...
Vado controcorrente: sono con lo Stato quando emette sentenze in nome della Giustizia e non si lascia coinvolgere da chi, sconvolto, emotivamente chiede vendetta.

11 commenti:

Mancio ha detto...

Per la prima parte ti do ragione, per la seconda....
ho un "pezzo" per ogni abuso di potere, per i fatti del g8 di genova...e sforzandosi anche di questa sentenza....

http://mancio.ilcannocchiale.it/2009/07/08/mattanza.html

che dire... che la mattanza continui impunemente?
poi ognuno le cose le vede a modo suo...

Franco ha detto...

Sforzati, allora.
Per cosa richiami Genova? Io, da parte mia, penso che quel G8 ha visto la infamia che è stata la cosiddetta "mattanza" di Bolzaneto, ma che è stata smascherata dallo Stato e giudicata per quello che è stata.
Ma fra le luci e le ombre, sto ancora cercando il perchè un giovane cerca di scagliare un estintore contro qualcuno chiuso come un topo in trappola in un furgone dei Carabinieri e considerarlo una vittima di chissà chi o cosa.
Circa la morte del povero Sandri, che è l'oggetto della discussione, mi limito a dire che alla luce di quel poco che ho letto e ho cercato di informarmi durante le fasi processuali, condivido le decisioni dei giudici.
Ovvio che non posso essere in linea con chi evidentemente aveva la sentenza scritta già dalla sera di quella tragica domenica. Poi, se le sentenze sono giuste solo perchè invocate dai genitori di una vittima o dagli ultras di una squadra di calcio o da chiunque abbia a cuore la criminalizzaizone a prescindere di chi indossa una divisa, allora è evidente che ci sarà sempre qualcuno insoddisfatto perchè i conti non sono tornati.
PS - Una ultima annotazione: mi permetto di dire di avere sufficiente esperienza (diretta) per comprendere le ragioni della rabbia dei genitori del povero Sandri. Ma proprio per questo ringrazio il cielo di vivere in uno Stato che affida ai giudici l'emanazione di una sentenza e non alla emozione e alla rabbia di chi ha perso un affetto.

Anonimo ha detto...

A mio avviso le sentenze vanno analizzate con razionalità.
Fermo restando che 6 anni a mio parere sono pochi credo che l'agente non volesse uccidere qualcuno ma credendosi un novello Clint Eastwood con la mira infallibile volesse sparare alle gomme ...sbagliando 2 volte la prima perchè ha sparato la seconda perchè ha sparato ad altezza uomo.
I giudici hanno condannato l'agente per "OMICIDIO COLPOSO" e non per "OMICIDIO VOLONTARIO" ovvero c'era colpa ma non volontarietà nel voler ammazzare qulacuno in più ci sono state delle aggravanti.

Può aiutare a chiarire la sentenza

http://it.wikipedia.org/wiki/Omicidio_colposo

Ezekielelupo

Anna Innamorato ha detto...

sulla prima questione mi trovi perfettamente d'accordo.
sulla seconda, onestamente, faccio ancora fatica ad esprimermi. Ho letto le parole di Spaccarotella riportate da Repubblica e posso anche condividerle. Non ho ancora capito, però, se ha detto cosa cavolo ha sparato a fare e verso chi.
Un ragazzo è morto e la violenza degli ultras suoi amici non la condivido, nè la capisco: la violenza non porta mai da nessuna parte. Una osservazione, però, è d'obbligo: chi ha in mano una pistola non deve sentirsi onnipotente. Nè tantomeno permettersi il lusso di giocare con un'arma. E il fatto che io non abbia ancora capito che caspita ci faceva un proiettile da quelle parti dice da una parte che sono scema, dall'altra che forse non è un bene farlo sapere.

Franko ha detto...

Se nei successivi gradi di giudizio la sentenza verrà modificata, per quel poco che val, io la rispetterò, così come rispetto questa.
In uno stato di diritto ci si dovrebbe attendere la accettazione di una sentenza. A prescindere dal fatto che rispetti o meno le nostre aspettative.
Ed è qui il punto per me piuttosto insopportabile. Sembrava come se, da parte di molti ci si attendesse dai giudici una sentenza dovuta. Ma i giudici non emettono sentenze sulla base delle aspettative. Fossero anche i genitori o una quantità di ultras o, lo ribadisco, fossero coloro i quali dividono il mondo in due categorie: chi indossa una divisa e chi ha diritto a fare fuori chi appartiene alla prima categoria.
Poi, il dolore del padre è comprensibilissimo. Umanamente si può giustificare che si dicano cose del tipo: facciamo una raccolta firme contro la sentenza, o: un milione in piazza per protestare contro questo verdetto.
Circa il fatto che non ti è chiaro cosa ci facesse quella pistola puntata in quel modo e quella pallottola girovagare a quell'altezza, penso che sia chiaro a nessuno. Questo però non implica necessariamente una volontarietà nell'uccidere, ma la colpa diquella morte è indubitabile. Peraltro i giudici, mi sembra che abbiano aggravato la pena comminata rispetto a quella massima prevista per un omicidio colposo.

Frisbee ha detto...

Mah, la sentenza Sandri lascia molto perplessi. Come fa un poliziotto a sparare da una stazione di servizio a quella che sta di fronte dall'altra parte dell'autostrada senza volontarietà è davvero un mistero. Senza tenere conto che il poliziotto avrebbe comunque potuto colpire un'auto in transito sull'autostrada...
Quindi, come si dice in diritto, ha accettato il rischio eventuale di colpire comunque qualcuno e, in particolare, l'auto dei tifosi della Lazio verso la quale il colpo era diretto.

Infatti, da un punto di vista logico, sparare per aria con l'autostrada di mezzo agli ultras avrebbe fatto un baffo. Mentre, lo Spaccarotella (purtroppo, nomen omen...) sapeva che se voleva quanto meno intimorire gli ultras doveva sparare verso la loro auto.

Cosa che ha fatto con estrema incoscienza, tant'è vero che ci è scappato il morto.
Non mi ergo certo a giudice, però sparare a braccia tese impugnando la pistola verso una precisa direzione significa una cosa certa: cercare un bersaglio.

Quasi sicuramente il bersaglio cercato erano le gomme dell'auto, ma a quella distanza anche una piccola imprecisione di mira (peraltro su un bersaglio mobile) può significare combinare un guaio molto grosso. Come purtroppo, in effetti, è accaduto al poliziotto Rambo.

Franko ha detto...

Da qunto scrivi, Frisbee, mi sembra di cogliere anche nel tuo commento la idea che ci sia stata una colpa, ma non la volontà di colpire un bersaglio preciso e spoecifico.

Frisbee ha detto...

Ecco un buon riassunto che ho trovato in rete sulla questione e al quale aderisco:

Per dichiarare il dolo eventuale, i giudici avrebbero dovuto ritenere che il poliziotto avesse fatto seriamente i conti con la possibilità di colpire il gruppo di tifosi laziale che era dall'altra parte dell'autostrada e, nonostante ciò, avesse deciso comunque di sparare. Per ritenere la colpa cosciente, i giudici avrebbero dovuto, invece, ritenere che Spaccarotella, pur avendo deciso di sparare, in realtà confidasse nel fatto che comunque non avrebbe colpito i tifosi.

Due esempi scolastici spiegano la differenza tra dolo eventuale e colpa cosciente:

- dolo eventuale: Tizio, disturbato da ragazzi che schiamazzano in strada, lancia contro di loro dal balcone della propria abitazione una bottiglia di vetro, pur prevedendo possibili ferimenti e colpendo di fatto un ragazzo;

- colpa cosciente: Caio, effettuando un sorpasso automobilistico in una curva pericolosa, ha ben presente la possibilità di provocare uno scontro; facendo leva, però, sulla conoscenza della strada e sulla sua abilità di guidatore, egli si convince di poter in ogni caso evitare l'incidente che, tuttavia, si verifica.

Nel caso di Spaccarotella, la scelta della corte d'assise è stata per la colpa cosciente, con affermazione del reato di omicidio colposo e non di omicidio volontario, e pena conseguentemente più bassa rispetto a quello chiesta dal pubblico ministero, che aveva invece ritenuto sussistente il dolo eventuale.

Secondo il mio modestissimo parere (e senza voler ergermi a giudice) credo che la richiesta del PM fosse più aderente ai fatti realmente accaduti.

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny