Fin dalle prime battute della edizione dello scorso anno, Santoro ad ogni puntata andava ripetendo la tiritera del "la prossima settimana ... se ci sarà una prossima settimana ... che di questi tempi, con l'aria che tira ...".
L'aria doveva essere sufficientemente salubre, se Anno zero è arrivata alla fine delle sue puntate.
Quest anno la litania è iniziata ancor prima che il programma cominciasse.
Piazzate in conferenza stampa in puro stile quartieri spagnoli, "a chi sei tu e chi sono io", con al centro dell'attenzione Marco Travaglio.
Qualcuno lo aveva intuito, capito: Santoro, fra le altre cose, è bravissimo a creare attenzione su se stesso e sul proprio programma. E tutto questo bailamme su Travaglio-sì, Travaglio-no, i contratti non firmati, le troupe ancora non operative ... forse non solo la strenua difesa del proprio lavoro, ma anche un po' di sana pubblicità.
Forse, invece, quello che era l'oggetto della attenzione non era solo la nuova serie del programma, ma il prodotto editoriale di Travaglio e Padellaro.
La pubblicità è l'anima del commercio. E tante volte gli ospiti nelle trasmissioni televisive, anche in quelle dei Catoni più censori sono lì solo per propagandare il proprio libro, nello spazio di una intervista o, se va meglio, nell'arco della intera puntata.
E però ... perchè limitarsi quando si può fare pubblicità (occulta?) ad un quotidiano per l'intero arco di stagione televisiva?
Inizia Anno zero. Siamo salvi!
Che culo ...
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4 commenti:
Concordo sul fatto che Santoro si sia da tempo appiattito (per usare un eufemismo) su posizioni da Fort Apache, con Travaglio ridottosi a mastino da sguinzagliare all'uopo. Il loro giornalismo ha perso lo stile che magari un (lontano) tempo aveva dietro passione e onestà intellettuale. A loro preferisco di gran lunga la ruvida ma bravissima Gabanelli di Report e l'umanità di Iannacone con Presa Diretta. La prima fa inchieste su questioni ignote ai più, svelando retroscena inquietanti dietro sanità, ambiente, servizi pubblici, il secondo riesce a parlare di disoccupazione e immigrazione senza ricorrere a piagnoni e poveri cristi. Vero giornalismo insomma, stile Giò Marrazzo. La prima è stata ignobilmente castrata dalla stessa Rai, che ha negato la copertura legale alla trasmissione (per inciso tutte le querele a suo carico sono sempre cadute), il secondo per ora sopravvive.
Insomma, caro Franco, giustissimo lamentarsi di una coppia Santoro/Travaglio che se la menano un pò troppo, ma sacrosanto pure far presente che la merda sta cominciando a puzzare davvero troppo. Il giornali lo sappiamo, vengono ormai scritti non per essere letti, ma per rompere i coglioni e sputtanare ora tizio ora caio. Questo si, dà veramente nausea.
Consoliamoci almeno con il pezzo migliore del Fatto Quotidiano: la striscia del grande Stefano Disegni.
Che puzza di merda però...
Giuseppe Marrazzo ... a volte NON ritornano. Purtroppo.
Guarda, Blu, penso che la Gabbanelli abbia avuto un grande, inconsapevole, favore da chi ha cercato di intimidirla operando sulla faccenda della copertura legale. Le spalle larghe e i coglioni sotto rappresentano la vera copertura degli onesti. E la legalità, beh, quella dovrebbe essere un problema degli obiettivi delle inchieste, non di chi le inchieste le svolge.
Mentre Iannacone, il suo stile mi ricorda Nanni Loi, ma con le telecamere non nascoste; lo specchio non segreto di una umanità vera e proprio per questo, come tu dici, non piagnona.
Blu, hai presente quella baracconata della lotta nel fango? dove belle donne in improbabili costumini si menano ricoprendosi di fanghiglia marroncina?
Il panorama della discussione politica (oddio ... politica ...) mi sembra questo. E la differenza più grave non è che invece di qualche bella figliola, a combattere ci sia Gasparri o, peggio, Rosi Bindi. NO. Il peggio è che quello non è fango ...
PS - pupi permettendo, a quando una partita abbuling?
E' proprio quello il problema... non è fango.
PS I remeber la bbulingata di qualche anno fa, da ripetere assolutamente. Organizziamoci, vita permettendo ;)
cmq ..... e forse da ragione alla tua linea...
il giornale di Travaglio ha avuto una tiratura eccezionale
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