martedì 4 dicembre 2012

Accetti o Rifiuti?

Insomma, è finalmente arrivato il momento di usare la parola giusta: Fuorilegge.
Non è una parola inutilmente pesante. è solo la parola giusta per definire un comportamento al di fuori di una legge, di una norma che faticosamente, negli anni, si sta cercando di introdurre al paesello, mentre in tanti altri luoghi quella che qui sembra essere una rivoluzione copernicana, è una banale prassi consolidata, una ovvia, scontata normalità.
Per mesi sciacalletti, benpensanti, e buontemponi di periferia a basso costo e talora a prezzi di realizzo hanno ululato alla luna, hanno dato all'untore, inveito contro l'Amministrazione che non comunicava ai cittadini, poveri cocchini ignari del fatto che i cassonetti non sparivano perchè se li rubavano o che apparivano strani cestelli tutti uguali ma non perchè erano in svendita da IKEA, ma perchè le cose stavano cambiando; e facevano finta di non capire il perchè iniziavano i viaggi della speranza vero i quartieri ancora con i cassonetti, e poi le frazioni, e poi le campagne; e ora ogni angolo utile.
Ora è chiaro, credo. Non era questione di comunicazione, di punti di attenzione, di uffici start-up che non funzionavano, di numeri verdi o di indirizzi di posta elettronica. 
Non è questione di "sporcaccioni", come i buontemponi del giornale lì continuanio a chiamare questa gente.
Caro Michele, penso che tu mi sia testimone del fatto che fin dall'inizio ho osteggiato queste spiegazioni, queste fandonie. Da sempre, crudelmente forse, ho pensato e detto e scritto che la causa di tutto ciò sia da ricercare, e senza alcuna fatica: trovare, nella natura e nell'infimo livello di senso civico di una comunità pigra, indolente e spesso perfino insolente, arrogante nell'illudersi di vivere nel passato, un passato che non tornerà, in cui tutto è dovuto.
Ci vorranno anni, generazioni, certo non mesi, per arrivare ad un livello degno di una comunità all'altezza della situazione.
Nel frattempo non invidio il tuo ruolo, stretto tra fuorilegge e sapientoni.
Fra chi si affaccia solo per fregarsi il sacchetto di terreno mugugnando sottovoce che "tand so' tott chiacchi'r" ed una manica di bambini entusiasti che, fra qualche anno, si chiederanno come mai i loro genitori, i loro nonni fossero così stronzi da non capire in quale merdaio li stavano ficcando, pensando di fare i furbi, ma in realtà avvelenandoli giorno per giorno, beh, è fin troppo facile scegliere da che parte schierarsi.
In bocca al lupo!


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