giovedì 10 marzo 2016

Diverbio ergo sum

Il prossimo lunedì è previsto il consiglio comunale al #paesello a tema: "interrogazioni ed interpellanze"; si può chiedere al sindaco se, oltre al mercato del pesce, si può emanare un analogo disciplinare per il mercato della frutta di San Domenico?
In un'epoca di decadimento dei valori etici e morali, in cui si sta smarrendo la propria identità storica, culturale e religiosa, con il fondamentalismo islamico alle porte e l'infedele che minaccia Roma, #barabba non si può sentire proprio.
Per non dire di certi dialoghi sconci al limite del meretricio: "A quanto i finocchi?"
Oppure: "vai a stramurt?" "è, a mamm't e sor't!!!"
E tutte quelle stonate urla di muratori che si improvvisano cantanti neomelodici napoletani, niente sono?
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Io un pensiero ai campetti di calcio dove ci si manda affanculo per un passaggio sbagliato, una papera del portiere, un gol fallito a porta vuota ... cosa si aspetta ad imporre un regolamento di buone maniere ai dopolavoristi calciatori? Certo, passare dai tempi in cui "i guardij" ci venivano a sequestrare il pallone sulla piazzetta di Doña Flor alle "multe per parolaccia", è uno scenario che nessuno si sarebbe sognato. Eppure ....
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Io, di mio, avrei voluto tanto che un'idea geniale come questa mi fosse venuta quando ero bambino. Un bel cartello nel ripostiglio dove mia madre teneva conservato il #battipanni di vimini.
"Si fa divieto di percuotere il deretano dei figli anche in caso di marachella non autorizzata". Ma penso che avrei preso pure il resto.
 

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