martedì 26 febbraio 2008

Bambini

Tre titoli, casualmente in sequenza, oggi, sulla home page del Corriere: la tragica fine di Ciccio e Tore, il richiamo contro la pedofilia di Veltroni, l'incitamento al martirio rivolto ai bambini da Hamas.
Ci sono molti modi per affrontare il problema della tutela dei minori. Purtroppo il mondo ci fa vedere quotidianamente quanto il problema sia gravissimo. E certe notizie sono troppo sconvolgenti per poterci permettere il lusso di perdere altro tempo.
Voglio illudermi che il flop di ascolti ieri sera per il Festival di Sanremo abbia coinciso con tanti telespettatori in più per la puntata di "Chi l'ha visto". Questo programma ha seguito costantemente, in questi lunghi venti mesi, con tenace volontà di giungere alla verità, questa triste vicenda.
Ieri sera era previsto un nuovo appuntamento speciale dedicato alla scomparsa dei due fratellini.
Per una tragica coincidenza, è giunta la parola fine per questo mistero, proprio nella sera in cui lo staff della Sciarelli tentava ancora una volta di scoprire un indizio che portasse al ritrovamento dei due ragazzini.
Per una tragica ironia della sorte ieri non abbiamo nemmeno avuto il tempo di gioire della salvezza di un bambino caduto in un pozzo, nemmeno il tempo di sentirci sollevati dal macigno di un ricordo di 27 anni fa, quando, senza internet e con tante televisioni in bianco e nero ancora nelle case, una telecamera fissa mostrava tanta gente intorno ad un pozzo, il capo chino nel buio della notte, la mano del presidente Pertini che si poggiava, timida, sulle spalle affrante della mamma di Alfredino, nell'attesa di un miracolo che non giunse.
Oggi, con il mondo a portata di mano, nessuno si accorge del segreto nascosto proprio dietro l'angolo, pochi metri sotto i nostri piedi. Ci giunge solo, rapida e mortale come una fucilata al cuore, la notizia che tutti temevano ma nessuno voleva ascoltare.
Addio, poveri figli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Franko ne hanno aggiunta un'altra quella della morte di tre ragazzine neanche adolescenti che si recavano a scuola, che mondo difficile.