giovedì 28 febbraio 2008

Dov'è la nostra coscienza (sporca)

Mi rendo conto che, dopo avere ascoltato della tragica sorte toccata agli sfortunati Salvatore e Francesco, era da tempo che non stavo così male .
Un po' per mia indole, un po' perchè immaginare i due fratellini terrorizzati in fondo a quella cisterna, il panico, gli sforzi per salvarsi, il buio ... i dettagli che i media fanno passare (i segni delle unghie sulle pareti del pozzo, hanno resistito un giorno, forse due) mi mettono angoscia. A cosa serve, mi chiedo, leggere questi dettagli?
Il problema, inevitabilmente, si centra anche su di un altro aspetto: la dinamica.
Secondo molti, chi ha condotto le indagini deve, forse indotto a considerazioni iperpessimistiche basandosi sullo stato della famiglia dei ragazzini, avere sposato un'idea terribile e da lì è partito. Innamorato della sua idea, non ha pensato che, forse, la scomparsa di una persona non necessariamente ne decreta la morte.
Ma c'è ancora un altro aspetto che mi colpisce, nel leggere fra blog e commenti relativi: oramai si associa questo tragico fatto di cronaca alla pedofilia ed alla violenza sui minori in genere.
Eppure nè la pedofilia c'entra nè si è certi che Ciccio e Tore, in quella dannata cisterna, siano stati gettati apposta.
Forse sì, ma forse no. Chi lo sa? Chi può dirlo con certezza, oggi?
Eppure non solo per tanti il colpevole già c'è: è in carcere; ma addirittura, proprio perchè il "nostro" colpevole è lui, si manifestano i desideri di giustizia nelle sue forme più drastiche.
Non nella sua forma più drastica: ho usato volutamente il plurale. Perchè se qualcuno azzarda timorosamente (magari vorrebbe gridarlo ma non può, perchè dobbiamo essere buoni sempre o se no ci screditiamo) che ci vorrebbe la pena di morte per questa gente (chi?), c'è qualcuno che auspica "la vendetta delle carceri".
Si sa: determinati autori di crimini efferati vengono mantenuti in isolamento per rischi di ritorsioni. I media sottlineano spesso questa realtà e c'è chi addirittura la auspica.
Si va diffondendo, dunque, anche nella opinione pubblica la soluzione ai nostri problemi di coscienza. Quanti vorrebbero la pena di morte? Non facciamo gli ipocriti: sono molto di più di quelli che lo ammettono apertamente. E dunque, nell'attesa di un attimo di distrazione o di rabbia incontenibile vengono in soccorso le carceri. Quegli ambientini dove è bene avere serrature monouso: sbatterci dentro il mostro del caso e lasciarlo dentro per il resto dei suoi giorni, e dove una strana forma di "giustizia interna" farà il suo corso.
Ci penseranno "loro" a punire il mostro. Altri mostri penseranno a fare ciò che le nostre coscienze troppo compromesse dalla civiltà non ci permettono di fare.
Ed allora niente pena di morte. Ma le carceri siano il luogo dove rinchiudere i mostri, quelli cattivi, quelli che: "ci penseranno loro" a fargli fare la fine che merita a quell'assassino di bambini.
La nostra coscienza è salva. C'è sempre uno più disperato, uno più rozzo, uno più brutto e cattivo, o forse, più banalmente: uno che ha meno da perdere di noi, cui deleghiamo il lavoro sporco.
Troppi dicono senza crederci che la pena di morte è una forma di giustizia disumana. Non possiamo vivere in uno Stato che prevede quella aberrante forma di giustizia che è la pena di morte. Questione di civiltà e di coscienza.
Allora che facciamo? Deleghiamo?
Ma, a pensarci bene, ragionando così, la nostra coscienza, altro che sporca: è lercia.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh già caro Franko, a quanto pare il desiderio velato di servirsi dei boia non è scomparso nel corso dei secoli. Memoria corta di quel sangue sgorgato dalle ghigliottine, del clima di terrore francese, delle immagini delle impiccagioni, sedie elettriche. La giustizia non è rabbiosa, è razionale. La voglia di punire qualcuno con la morte non può essere definita GIUSTIZIA. Ma sai quante volte mi hanno accusato di essere buonista? E sai quante volte mi hanno detto "se l'avessero fatto a tuo figlio, non lo avresti ammazzato?". La mia risposta molto probabilmente sarebbe stata affermativa, ma non potrò mai chiamarla giustizia.

Anonimo ha detto...

Vedi, Nico, io sono contro la pena di morte e, come ho sempre affermato, non sopporto chi dice (come tu sottolinei): "se l'avessero fatto a tuo figlio?".
Una cosa è la legittima rabbia di chi è colpito direttamente nei suoi affetti, altro è lo Stato che dovrebbe esere razionale di fronte a certi rischi di giustizia forcaiola, di superare dei limiti che una società matura deve sapere mantenere.
E comunque ti dirò: preferisco ragionare con chi ritiene la pena di morte una possibilità da considerare. La storia ha fatto superare tanti atteggiamenti alle società nella loro evoluzione.
Finanche dall'antico al nuovo testamento la legge del taglione ha svanito i suoi connotati.
Ma, quelli che appartengono alla categoria del: "sbatteteli in carcere, che poi ci pensano gli altri in carcere a punirli come si deve" proprio non li sopporto.
Sanguinari con le mani degli altri.

Anonimo ha detto...

Esatto, la delega della giustizia del carcere (come se i condannati abbiano una moralità da insegnare...) è peggio. Molto peggio. Ma tant'è, dovremo continuare a sostenere la razionalità della giustizia contro una diffusissima tendenza forcaiola...

Anonimo ha detto...

In questo post leggo, tra le righe, considerazioni sui miei post e commenti.

Se un giorno si dovesse introdurre la pena di morte per i pedofili, io non sfilerò per oppormi.

Se ci sono persone, come me, che cercano vendetta è perchè la Giustiza italiana non funziona.
Se io sogno che questi maledetti vengano violentati in carcere è perchè da cittadino non mi sento tutelato dalla nostra Giustizia.

Un maledetto ha violentato 3 bambine ed ha preso solo (!) 6 anni di carcere. Gli sono scaduti i termini di custodia cautelare ed ha violentato un altro bambino.
Io per questo maledetto non avrò mai pietà: per me lo possono anche ammazzare. Penso che neanche la mamma lo piangerebbe.

Anni e anni fa, due genitori a noi noti vennero convocati per firmare una riduzione di pena per un maledetto che seviziò e uccise suo figlio. Una richiesta del genere lo Stato non dovrebbe avere neanche il coraggio di farla.

Anonimo ha detto...

P.S. "Ma, quelli che appartengono alla categoria del: "sbatteteli in carcere, che poi ci pensano gli altri in carcere a punirli come si deve" proprio non li sopporto.
Sanguinari con le mani degli altri".
Potete darmeli anche tra le mani, così mi sopporterai.

Anonimo ha detto...

Umberto, allora vuoi fare il boia, da grande?
Vendetta e Giustizia ... credi che siano concetti corretti? la Giustizia funziona male e dunque, invece di lavorare per farla funzionare meglio, ci mettiamo ad applicare la legge del taglione?
Cronologicamente, per il solo fatto di essere ritornati al Vecchio Testamento, mi complimento con te e non oso pensare a chi rappresenterà il nuovo che avanza quando verrà nominato il prossimo ministro di Grazia, Giustizia e Vendetta.
Se sogni che questi maledetti vengano violentati in carcere, immagina che ciò avvenga in strada. poichè evidentemente la vendetta sarà stata fatta da benemeriti della società che non meritano di stare in carcere.
Giustizieri della notte.
Infine, Umberto: "Potete darmeli anche tra le mani": visto che sei senza peccato e ti proponi come vendicatore benemerito, mi dici le dimensioni della pietra che scaglierai per primo?

Anonimo ha detto...

Franko, sul mio blog ho scritto: "Non fateci sognare di vedere questi maledetti nelle mani di una folla inferocita. Non fateci sognare di vedere questi maledetti subire ciò che hanno fatto in un carcere di sodomiti.
Rendete 'legge' le vostre parole ( in riferfimento alla castrazione chimica proposta da Fini e avvallata da veltroni)".

Qui, invece, ho scritto: "Se ci sono persone, come me, che cercano vendetta è perchè la Giustiza italiana non funziona".

Il mio è un appello.

Uno sogna la vendetta quando vede che chi sbaglia non paga adeguatamente.
Non avrò più voglia di vendetta quando sarò certo della castrazione chimica per i pedofili, oppure di una pena esamplare da scontare in carcere. Non 6 anni!

Anonimo ha detto...

Umberto, devo dare ragione a Franko seppur credo che la tua rabbia sia la stessa che proviamo io e Franko ma lo Stato deve porsi al di sopra delle cose, mantenere un distacco emotivo nell'assicurare la Giustizia. Bisogna solo lavorare affinchè l'Italia inizi a denunciare tutti i casi di malaffare, clientele, raccomandazioni e che la giustizia funzioni repentinamente. Se la Giustizia funzionerà a dovere, la sete di vendetta di molte persone verrà sopita e si avrà maggiore fiducia nelle istituzioni. Così come non giustifico la costruzione degli inceneritori per supplire all'inefficenza nella gestione dei rifiuti, così non concepisco la vendetta e la "self-justice" in assenza di una giurisprudenza efficace (soprattutto con gli stessi politici).

Anonimo ha detto...

"Umberto, devo dare ragione a Franko seppur credo che la tua rabbia sia la stessa che proviamo io e Franko ma lo Stato deve porsi al di sopra delle cose, mantenere un distacco emotivo nell'assicurare la Giustizia".
Appunto, assicuri Giustizia!!!!

Per il resto, non so cosa c'entri l'inceneritore in questo contesto...

Anonimo ha detto...

Umberto, se la Giustizia funziona male io cerco di trovare il modo affinchè funzioni meglio.
Tu scrivi che nel frattempo ti affidi alla giustizia sommaria (praticamente la vendetta, e mi spieghi cosa c'entri questo concetto in una società civile, in uno stato di diritto; chi si vendica va punito, non lo dimenticare; avrà le attenuanti, ma va punito).
Questa differenza di priorità è basilare.

Anonimo ha detto...

Dove hai letto che penso alla giustiza sommaria come prima soluzione al problema?

Anonimo ha detto...

Umberto ho fatto l'esempio dell'inceneritore perchè l'inefficienza italiana ci porta sempre ad un altro eccesso. Siamo in preda ai paradossi, quegli stessi paradossi che disorientano e mandano in confusione la massa. Se la Giustizia non funziona come dovrebbe, non ci si deve affidare alla vendetta in attesa di un miglioramento, e non è la vendetta il modo giusto per richiamare la Giustizia alle proprie responsabilità. Vendetta non è giustizia. Dai tuoi discorsi sembra questo Umbè...

Anonimo ha detto...

"Uno sogna la vendetta quando vede che chi sbaglia non paga adeguatamente."
"Se ci sono persone, come me, che cercano vendetta è perchè la Giustiza italiana non funziona."
"Se io sogno che questi maledetti vengano violentati in carcere è perchè da cittadino non mi sento tutelato dalla nostra Giustizia."
...
Sarà, Umberto, ma in queste frasi vedo un passaggio diretto fra il momento del: La giustizia non funziona, a quello del: Mi faccio giustizia da solo.
Se fai il mlitante di partito, se esponi il tuo pensiero anche come persona che ha un ruolo attivo in una struttura come quella di un partito, Umberto, devi farti carico anche di essere meno ... come posso dire ... superficiale, più attento all'esposizione di ciò che dici.
Altrimenti sono autorizzato a pensare cose che magari tu non volevi in effetti dire.
Prendila come una critica costruttiva, eh?
Se pensi alla soluzione del tipo: Giustizieri della notte, tanto di cappello; ma se così non è, non farti fraintendere.

Anonimo ha detto...

"Non fateci sognare di vedere questi maledetti nelle mani di una folla inferocita. Non fateci sognare di vedere questi maledetti subire ciò che hanno fatto in un carcere di sodomiti.
Rendete 'legge' le vostre parole ( in riferfimento alla castrazione chimica proposta da Fini e avvallata da veltroni)".

Ho esordito sulla questione (sul mio blog) con queste frasi e penso che siano molto chiare.
Inoltre, ho proposto la castrazione (forse il primo in Italia, chissà) come soluzione.
Forse non avete capito il mio discorso di fondo.
Oppure non sono stato bravo io.

Anonimo ha detto...

Il fatto è che io non sono nemmeno d'accordo con la castrazione perchè è un metodo che non risolve il problema.

Anonimo ha detto...

Nico, penso che la castrazione chimica serva (per i pedofili) a non farli eccitare in presenza di un bambino.
Se ora ci fosse Monica Bellucci accanto a me, io impazzirei. Un bambino ed un uomo mi sarebbe indiferrenti.
Per un omosessuale, si può fare lo stesso discorso in paralello.
E per un pedofilo? Il problema è che in presenza di un bambino loro provano eccitazione, in parole povere 'gli si addrizza'.
Un ergastolo non risolverebbe il problema: all'uscita ugualmente proverebbero eccitazione nei confronti di un bambino.
Lavorare sulla sua testa? A mio parere è impossibile. Come a me nessuno riuscirebbe a farmi togliere le donne dalla testa, e agli omosessuali quelli dello stesso sesso, idem per un pedofilo.
Il problema è che lo loro provano eccitazione nei confronti di un bambino. La presenza di un bambino stimola il loro organo sessuale.

Anonimo ha detto...

Umberto il problema è che la pulsione aggressivo-sessuale dei pedofili non parte dagli organi genitali ma dalla testa. Sai cosa significa? Che se castri chimicamente un pedofilo e l'impulso mentale resta lo stesso, se il pedofilo non potrà sfogare sessualmente quella pulsione, passerà a qualcos'altro di più pericoloso: l'infanticidio. Credo che la castrazione non sia la soluzione del problema.

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo, perchè pensi che il pedofilo debba essere per forza aggrssivo.
Immaginiamo di castrare tutti gli uomini eterosessuali, secondo te tutti loro diventerebbero violenti nei confronti delle donne?
Secondo me no.
Cmq, dimmi tu qual'è la soluzione giusta.

Anonimo ha detto...

Umbè, fidati di quello che ti dico perchè è la tematica che studio all'università. La pulsione sessuale del pedofilo è puramente aggressiva. Non c'è una forma di affetto vera e propria, nel rapporto sessuale col bambino il pedofilio vìola il senso di innocenza di cui lui a sua volta è stato privato. Continuo a ripetere che nel 90% dei casi, il pedofilo è stato a sua volta vittima di abusi. E' un circolo vizioso da cui non si esce perchè si parte del presupposto che "un bambino vìolato sarà un adulto malato". La castrazione chimica sarebbe l'ulteriore condanna per delle persone "imprigionate" da questo demone. Una cosa è certa: queste persone vanno tenute lontane dai bambini.

Anonimo ha detto...

Non credo alla percentuale del 90%, cmq mi fido...dimmi però la soluzione...

Anonimo ha detto...

Attualmente una soluzione che non vìoli la dignità umana non esiste. Bisogna vigiliare affinchè queste persone stiano lontane dai bambini...