lunedì 14 aprile 2008

Palettaun

Per chi è di queste parti, la parola potrebbe stare a significare: grande paletta.
Appare però subito chiaro che non è così. Palettaun, grande paletta, contiene in sè una contraddizione nei termini. Se una paletta è grande, diventa una pala ed automaticamente il "palettone" non può esistere. Sarebbe come a dire che "l'uomo basso più alto del mondo misura 1,78cm".
Ci sarà una alternativa. Proviamo.
Probabilmente nel maccheronico americano importato dai nostri emigranti negli States, l'unione di "paletto" e "town" (città), potrebbe portare a palett-town. Pronuncia: Palettaun.
Dunque: la città dei paletti.
Cosa c'entra? C'entra, c'entra
...
La risposta che spesso si riceve quando si lamenta una scarsa presenza dei vigili urbani nel paese, è che l’organico è sottodimensionato. In effetti va riconosciuto: le scriteriate scelte urbanistiche del passato hanno portato ad un allargamento del paese su una superficie esagerata rispetto alla popolazione, cui ha fatto da contraltare una incongrua diminuzione (in termini relativi ed assoluti) del personale addetto alla sorveglianza.
Poco personale, dunque, per potere controllare un paese che si espande non solo in abitanti, ma anche soprattutto come superficie e i compiti da svolgere sono oggettivamente tanti, non solo "fare le multe".
Però ...
Capita che la domenica mattina, il solerte personale di servizio sanzioni (come è giusto che sia) le automobili parcheggiate sia dove la sosta non sarebbe (uso il condizionale volutamente) consentita in alcun ora di qualsiasi giorno, sia dove i segnali aggiuntivi ai cartelli di divieto di sosta "tradizionale" e di sosta a pagamento spiegano che a quelle ore le auto, lì, non possono stare.
Poi, ci si sposta di nemmeno cento metri presso (pubblicità involontaria) il ristorante La Lampara e si osservano scene come queste.
Scene ordinarie.
Elencare tutte le infrazioni ed i comportamenti forse non sanzionabili ma comunque “censurabli”, è impresa ardua. Purtroppo non è un giochino de: La Settimana Enigmstica".
Anche aiutandomi con le foto scattate nella mattinata di una domenica qualunque, ci sarebbero:
- Lo scivolo per disabili (non si vede in questa foto) lateralmente all’ingresso del Baby Park “affaccia” su alcuni cassonetti della spazzatura perennemente pieni e maleodoranti: complimenti per il rispetto di chi sceglie l’ubicazione di scivoli e cassonetti (spero non sia la stessa persona);
- Le auto parcheggiano impedendo al doppiamente sfortunato disabile (o il genitore col passeggino) di “uscire” dal budello puzzolente in cui si è ritrovato: complimenti alla educazione ed al senso civico: a quando un altro incontro al castello sulle scelte strategiche del redigendo PUG (con la presenza ovviamente della associazione FISH, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, per una città senza barriere?
- prescindendo dalla geniale pensata di chi ha ritenuto cosa idonea istituzionalizzare la sosta verticale, perpendicolare al marciapiede, le auto parcheggiate in divieto di sosta difronte, sul lato baby Park (mi fa una tristezza quel segnale così ignorato e vituperato!) di fatto restringono ad un unico senso di marcia la carreggiata;
- le auto sono parcheggiate tranquillamente negli spazi destinati alle due ruote (sia di fronte al ristorante che sul lato opposto perimetralmente al Castello) incuranti della segnaletica;
- le auto in doppia fila;
- fra le auto in doppia fila c’è l’auto di servizio dei vigili urbani;
- c'è un vigile urbano (guardate bene ...).
Soffermandomi su quest ultimo punto, mi viene da pensare: allora la giustificazione di cui sopra (il fatto che la carenza di organico non consenta un assiduo controllo sul territorio) assume il carattere di una pezza a colori, se è vero come è vero che lì un vigile urbano c'è!
A fare cosa? E che ne so io?
Mi rifiuto di credere che il vigile urbano lì stia a fare il lavoro di una transenna (ah! le transenne ...): sarebbe mortificante per lui come persona e come categoria. Perfino gli anziani che per un certo tempo coadiuvavano i vigili di fronte alle scuole all'ora di uscita degli alunni delle elementari avevano più potere (e, se mi permettete: dignità). Devo ovviamente credere che ogni automobile che entra, superando la transenna umana (che si fa per lavorare ...), ha una sua giustificazione (un permesso, la residenza, ecc.), ma possibile che il delirio allucinante che si crea nello spazio antistante il ristorante La Lampara, tutte le infrazioni che si accumulano, il disagio che si crea agli automobilisti, ai pedoni, a chi porta un bambino sul passeggino, a chi spinge una carrozzina per disabili, siano cose che al vigile urbano piantone di guardia (a chissà cosa poi?) non interessano?
Allora, qui non è più questione di sottodimensionamento di organico, perché lì i vigili urbani ci sono: non solo quelli che fanno la spola fra il punto d’ingresso alla Piazza ma anche, addirittura uno (in questo caso: una) fisso. Come la mettiamo?
Eppure una soluzione alternativa esiste, sperimentata e di sicuro effetto:
I PALETTI !!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma la trovata della porcata di chi è?!!

e chi ha dato l'assenso ad una porcata del genere?

come farebbe un'auto dei pompieri o del 118 a passare di la?

ma perchè questo paese di merda è diventato terra di conquista?

A noi !!

Anonimo ha detto...

- e che ne so?
- e che ne so?
- e che ne so?
- e che ne so?
a domani in 500!!

Anonimo ha detto...

io domenica mattina (con una 500) sono rimasto bloccato praticamente 45 minuti fino a quando nn sono riuscito a fare inversione, che sarà stata pure una manovra scorretta, ma ...altrimenti ero ancora li.....
sinceramente ...posterò pure io qualcosa a riguardo.... perchè è "ridicolo".... e non siamo ancora in estate.......
mmmmah!

Anonimo ha detto...

@ caro mancio è difficile che con un cayenne 500 si resti imbottigliato......dai!!!!!!

domani passo a prenderti con il cayenne , foggiano.

sai le % dei partiti a mola?