domenica 13 aprile 2008

Bye, bye, Sheila.

L'ultima volta che chiamai in Inghilterra, lei era in ospedale.
Mi aveva scritto una lettera, l'ennesima in più di dodici anni che ci eravamo conosciuti su quel treno per Brindisi; la solita busta, il solito francobollo, la solita scrittura, l'affetto di sempre.
Con una brutta notizia.
La chiamai e la fatica con cui parlava la diceva tutta. Non mi sprprese la naturalezza con cui mi spiegava per filo e per segno la situazione.
Ci salutammo dandoci appuntamento alla prossima volta. A casa sua: era un mercoledì e mi disse che a fine settimana sarebbe uscita per rientrare a casa.
Mi salutò con queste parole: "Franco, a letter. Don't forget. Please".
Non ho mai scritto quella lettera. Forse inconsciamente sapevo che non sarebbe mai arrivata a tempo: il mercoledì successivo ...
Oggi, chissà perchè solo oggi, la telefonata che sapevo dentro di me mi avrebbe dato la notizia che mai avrei voluto ascoltare.
Chissà se mai un giorno mi capiterà di tornare a Manchester. Il giovane Luca non conoscerà mai quella simpatica signora che gli spediva regalini dall'Inghilterra pur avendolo conosciuto solo in fotografia.
Ciao, Sheila.

1 commento:

Anonimo ha detto...

:(