domenica 4 maggio 2008

Mal'aria

Il titolo dell'articolo di John Carlin (Magazine n.14, supplemento settimanale al Corriere della Sera del 3 aprile 2008), per uno che ha nessuna conoscenza del problema, lascia poco spazio alle considerazioni e porta diritto diritto ad una conclusione, ovvia e senza alternative: bisogna dire grazie, una, dieci, cento, mille volte grazie al filantropo Bill Gates e gentile signora e, con loro, alla ricca Svizzera ed alle sue generose case farmaceutiche.
MALARIA
LA GUERRA MONDIALE DEI RICCHI
AL SUPERKILLER DEI POVERI
I MILIONI DI BILL GATES. UN NUOVO VACCINO
CHE PROMETTE DI LIBERARE GLI AFRICANI DALL'INCUBO.
IL FARMACO PRODOTTO NEI LABORATORI HI-TECH
DELLA SVIZZERA. COSI' SI COMBATTE LA GRANDE SFIDA
Messa così, ci sarebbe poco da studiare. Leggendo l'articolo (vi invito a farlo) anche il più titubante vedrebbe i propri dubbi dissolversi.
Io no. Io mi permetto di dubitare, Contesto l'articolo, dalla prima all'ultima parola. La sua impostazione è un imbroglio. Reputo scandaloso pubblicare un articolo così fatto, fuorviante e non mi capacito di come il Corriere si presti a tali mistificazioni.
Indubbiamente la malaria è un flagello. Molte aree dell'Africa ne soffrono, e viaggiare in alcune zone del SudAmerica è consentito solo se si è vaccinati contro questa malattia.
Ed è qui che dovrebero iniziare le prime perplessità.
La lettura dell'articolo, la sua strutturazione inducono il lettore a pensare che al momento, contro la malaria, non ci sia nulla. A parte, ovviamente, la genuflessione sotto l'icona di zio Bill ed il pellegrinaggio alle sedi delle case farmaceutiche elvetiche.
L'articolo fa richiamo ad Ippocrate, che 2500 anni si ammalava di malaria; e poi ad Alessandro Magno, a Dante, a Carlo V.
Un salto fino ad oggi, fino ai 3000 bambini al giorno che in Africa muoiono di malaria.
Un richiamino alla Novartis che vende a prezzo di costo (...) il Coartem, farmaco sperimentale contro la malaria. "Il migliore oggi esistente".
Insomma, il pellegrinaggio e la genuflessione di cui sopra sembrano inevitabili e dovute.
...
Manuel Elkin Patarroyo non è svizzero, e non ha mai avuto a disposizione i dollari deducibili dalle tasse di Bill zio paperone Gates.
Eppure questo signore, alcuni anni fa fece una scoperta importantissima, sintetizzò il primo vaccino sintetico contro la malaria. E non ne vendette il brevetto alle case farmaceutiche svizzere, ma lo mise a disposizione della WHO.
Stavolta commenti non ne faccio. Fateli voi.

3 commenti:

Unknown ha detto...

e cosa vuoi commentare?

Anonimo ha detto...

.....infatti....

Anonimo ha detto...

...mi associo! Che vuoi dire...