martedì 19 agosto 2008

Vai, Clemente!

La coerenza è tema di discussione fra alcuni dei componenti lo 0.0001% del paesello.
Ora, visto che non posso pretendere di non essere frainteso, mi tocca abbozzare, visto che se per fare le battute senza stuzzicare la suscettibilità di alcuno, tocca piazzar faccine a dire: "Oh, sto scherzando". E a me di piazzar faccine, proprio non va. Specie poi perchè, verso una persona intelligente, mettere su faccine mi sembra mi sembra riduttivo e mortificante. sarebbe come a dire: "so che sei cretino, quindi devo avvisarti". E quindi niente faccine. Quindi, niente battute, ma niente ulteriori polemiche che non esistono (almeno da parte mia).
Resta, però, la coerenza, un tema attualissimo. Ovviamente siamo in tema Olimpiadi.
Alcuni politici italiani hanno invitato gli atleti a dare "segnali". Alcuni proponevano di non andare a Pechino; altri, volando più basso, invitavano a non sfilare alla cerimonia di inaugurazione.
Non so, mi è sembrato più "coerente" il ministro Frattini in quale, all'indomani del conflitto Russia - Georgia, ben conoscendo la logistica di oleodotti e gasdotti, è stato più prudente verso Putin di quanto Don Abbondio non lo fosse con Don Rodrigo. Almeno, non lo si può accusare di nulla: energeticamente dipendiamo da Mosca e non era proprio il caso di fare la parte del leone. Cachiamoci sotto, zitti e .... Mosca.
Oggi a RaiSport, solito risalto al calcio con il match Argentina - Brasile che ha avuto il solito eccessivo risalto. Solo dopo, spazietto alla Josefa Idem, 44 anni, ennesima olimpiade (la settima, credo), ennesima medaglia (sperem), moglie e madre felice, si qualifica in scioltezza per la finale e rilascia ancora con il fiatone una intervista che meritava almeno un applauso dai sapientoni Rai in Studio. Che, invece, hanno dato la pubblicità.
Per fortuna le Olimpiadi non sono la Rai, e ci sono tanti modi per poter conoscere storie di sport e di vita. Storie che con i Ronaldinho, i Kobe Bryant, i giovani sconfitti premiati in business class, con gli sponsor, non hanno nulla a che fare.
Storie che secondo me andrebbero onorate con le prime pagine, più che i primati ad orologeria.
Storie che una Meloni qualunque voleva non accadessero.
Ed allora: vai, Clemente!

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Se il pugile Russo avesse letto la lettera che la Meloni gli ha scritto prima che partisse non avrebbe rilasciato queste dichiarazioni.
Ma consiglio anche a te e a tutti i lettori di questo blog di leggerla:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=281455

Ecco, invece, un piccolo stralcio:

...Spero davvero che tu possa farti onore fra pochi giorni a Pechino. Lo spero per te, per la tua Campania e per la nostra Italia. Seguirò con trepidazione i tuoi match come le gare di tutti gli altri nostri atleti...
...Credimi, da appassionata di sport, mi sarebbe piaciuto tanto assistere a questa Olimpiade come ministro della Gioventù, una “occasione della vita” che probabilmente non si ripeterà mai più. Eppure, nel mio piccolo ho ritenuto giusto offrire un modesto supporto ad una causa che considero molto più importante della mia soddisfazione personale. Semplicemente mi piacerebbe che ciascun italiano si trovasse a Pechino, tifoso, atleta, giornalista o rappresentante delle istituzioni che sia, facesse un piccolo gesto di sensibilizzazione...

10, 100, 1000 GIORGIA MELONI

Anonimo ha detto...

questo è un caso strano...
benchè le cose siano parzialmente in disaccordo.... sono pienamente d'accordo con entrambi!!!

Anonimo ha detto...

Per me Russo si è dimostrato un grandissimo cafone, perchè la lettera scritta dalla Meloni è di una sensibilità unica.
Ma forse non l'ha letta. O forse non sa leggerla.

Anonimo ha detto...

Umberto, di gente così ne basta e avanza una. che pure di troppo è.
Una letterina che tu presenti come una cosa da libro Cuore, ma che a me, invece, appare scritta in quel viscido politichese, tenendo un piede in numerose scarpe.
Aspetto un gesto da parte di questo governo e da lei in particolare, alla prossima manifestaione ufficiale Italia - Cina.
"Un gesto qualunque".
Ma parlare scaricando su atleti anche solo il simbolismo di un gesto, quando i politici sonochiamati a fare azioni concrete ma nemmeno gesti simbolici fanno, beh, è fuori della grazia di dio.
Non credo che ci fosse bisogno della meloni perchè un atleta (un pugile dilettante, non i ricconi professionisti, uno di quelli che dopola medaglia chiede allo Stato di trovargli un lavoro anche come fattorino) metta il classico cuore oltre l'ostacolo.
Potevi mettere, Umberto, questa frase, della meloni:
"Stadi costruiti spazzando via dalle proprie abitazioni migliaia di famiglie cinesi."
Chissà, invece, quanta mano d'opera sottopagata ed ipersfruttata c'è dietro i capi d'abbigliamento della meloni. Che gesti simbolici non ne fa, ma caccia la carta di credito e paga.

Anna Innamorato ha detto...

io mi sono abbastanza commossa con la storia del pesista tedesco, ma non per questo reputo da meno il gesto della Isinbayeva che per quel WR si sarà impegnata, avrà sudato e magari ci ha anche creduto. A ciascuno i propri onori, nella vita e nello sport.

La lettera della Meloni, poi, è scritta bene e dimostra una certa sensibilità, ma questa polemica a me dà non poco prurito. Ora si finirà col litigare tra noi italiani, quando l'obiettivo della nostra rabbia dovrebbe essere un altro. Di certo, non è un atleta in meno nella sfilata d'apertura a far cambiare idea al governo cinese circa la repressione in Tibet. Ma è una questione di coscienza, ok, in questo concordo con la Melandri. Ma lei, da ministro, oltre a non aver preso parte alla cerimonia d'apertura, sta facendo altro? sta spingendo il suo governo per suggerire una qualche soluzione?
non si puo' chiedere agli atleti di rinunciare ad un appuntamento olimpico che talvolta è come un treno: se l'hai perso, non ne passano altri. Specie se poi, mentre loro passavano giorni interi in palestra a provare e riprovare quel maledetto volteggio o sulla pista a perfezionare il cronometro, governanti e affiliati se la spassavano su yacht lussuosi, tra un bicchiere di champagne e un rolex appena sfornato.

Anonimo ha detto...

Franko, lei in precedenza aveva fatto un appello anche a Berlusconi e a Sarkozy (come potrai leggere sul mio blog); la sua critica non l'ha rivolta solo agli atleti, anzi, ma inizialmente l'ha espressa a due leader nazionali, a due presidenti del consiglio vicini a lei ideologicamente.
La Meloni ha scritto in viscido politichese? Non credo proprio.
La Meloni è una dei pochi personaggi politici che alla politica ti avvicina. E' un'eccezione, almeno per ora.
Ed io sono fiera del suo appello.
E ripeto che Russo è un grandissimo cafone, perchè solo così mi spiego la sua dichiarazione, in quanto la Meloni non ha mai detto che gli atleti non devono partecipare alle Olimpiadi.
Ribadisco: forse non sa leggere.

Anna Innamorato ha detto...

(si legga Meloni al posto di Melandri. Sono giustificata: le prime 3 lettere sono uguali.)

Anonimo ha detto...

P.s. Non conosco le marche del suo abbigliamento, ma conosco il suo stile: semplice e poco appariscente.

Anonimo ha detto...

Annì, troverai le tue risposte in questo articolo:
http://www.alleanzanazionale.it/public/SecoloDItalia/2008/07-luglio/080725.pdf

Anna Innamorato ha detto...

Umberto, grazie per il link. Ho letto l'articolo e a tratti m'è sembrato pure di essere d'accordo. Ma dimmi, se alla fine Berlusconi ci è andato -con tutto che in politica certi gesti sembrano più forti- perché non sarebbe dovuto andarci Russo alla cerimonia d'apertura?
Berlusconi s'è adeguato al clima europeo, eccezion fatta per la Merkel. Perché Russo, o chi per lui, avrebbe dovuto sprecare l'occasione della vita?
Mi sembra un appello troppo pretenzioso, quello della Meloni. Magari nobile, se spogliato dall'eventuale poltichese. Ma non può dire agli atleti di mettersi la mano sul cuore, rovinando anche lo spirito agonistico del pre-gara, se poi il suo presidente del consiglio non ci pensa due volte e si va a godere la cerimonia in prima fila.

Anonimo ha detto...

08/07-luglio/080725.pdf

Unisci le due scritte e troverai la prima pagina del Secolo d'italia, del 25 luglio, in cui la Meloni attacca Berlusconi e Sarkozy.

Anonimo ha detto...

Annì, su questo la penso come te, in quanto lo sport non può sostituirsi alla politica.
Certamente è preferibile un gesto di Berlusconi o di Sarkozy anzichè un gesto di un atleta. Ma nessuno deve pensare che la Meloni abbia sollecitato solo gli atleti.
Quello è stato solo il suo ultimo tentativo.

Così come è totalmente falso che la Meloni abbia chiesto a Russo e agli atleti di non partecipare alle Olimpiadi.
Conseguentamente ritengo la dichiarazione del pugile completamente fuori luogo.

Anonimo ha detto...

...ha ragione Franko troppo facile per la Meloni scrivere letterine agli atleti affinchè LORO facciano un gesto simbolico. Però poi tutte le imprese nel Nord-Est che sono la base portante del successo elettorale del Berlusconi delocalizzano in Cina proprio per sfruttare la forza-lavoro a bassissimo costo e Berlusconi è il primo interessato ad invadere il Mercato interno cinese (che è composto da circa un miliardo di "potenziali" consumatori). Ergo, grande ipocrisia in tutto questo. Ipocrisia che arriva all'eccesso quando poi il Governo propone addirittura di detassare i "premi" degli olimpionici oppure promuove qualche atleta solo perchè ha vinto la medaglia.
Insomma, come dire: in ogni caso, io ho detto (e fatto la mia).
Amen...

Anonimo ha detto...

Francesco, ripeto anche a te che la Meloni non si è limitata a scrivere la 'letterina' agli atleti ma, dalla prima pagina dell'organo ufficiale di AN, ha severamente criticato sia Berlusconi sia Sarkozy.
Ha cercato di fare altro altro, ha cercato di mettersi contro, ha cercato di dare una scossa. Ma non ci è riuscita.
Ma io l'apprezzo ugualmente tantissimo.
Quindi ritengo banale parlare di semplice letterina, ma so quanto vi costa poter apprezzare uno dei nostri.

Anonimo ha detto...

...umbè io la Meloni posso pure apprezzarla ma dimentichi che lei è Ministro di un Governo, mica una semplice militante di Partito!

Anonimo ha detto...

Su questo non posso dirti niente: è chiaro che il tuo giudizio deve essere globale ed il governo italiano non ha fatto assolutamente una mazza per quanto riguarda i diritti umani in Cina.
E questo mi indigna tantissimo.

Anonimo ha detto...

Ora si apprende dal Dalai lama che lunedi scorso, il 18, nel Tibet l'esercito cinese ha sparato sulla folla facendo 140 morti.

http://www.repubblica.it/2008/08/olimpiadi/servizi/dalai-lama-accusa/dalai-lama-accusa/dalai-lama-accusa.html

Intanto, the show must go on....