lunedì 10 novembre 2008

San Toro, protettore dei comici

Le involontarie e non riconosciute gaffe di qualche presunto (o sedicente) spiritoso occupano l'attenzione dei media, proprio nel momento in cui la satira trova il suo terreno più fertile con la destra al potere in Italia.
Fare satira con il faccione di Prodi e l'inglese di Rutelli, onestamente: non poteva durare.
Diciamocela tutta: la sconfitta del governo Prodi-bis non è stata colpa nè della sinistra comunista nè di Mastella. La crisi di governo che ha inesorabilmente portato alla vittoria di Berlusconi e co. è stata opera dei vignettisti satirici e di tutti coloro i quali fanno dell'umorismo, dello sberleffo, della satira, talora anche dell'insulto il proprio mestiere. Dare del grassone schifoso a Ferrara è salutare, catartico; nell'altro schieramento, le ossa di Fassino nelle vignette di Giannelli tutt'al più suscitano tenerezza.
Fatte le debite proporzioni, anche al paesello, quando vinse il centro-sinistra, il Carrettone faceva tanta tristezza, con quelle battutine al miele ed all'insegna più del volemose bene che della pungente satira ...
Ma tutto sommato è giusto così; e ci sta tutto che ora che la destra è al potere, emerge più che mai la verve ironica e pungente di Crozza (da La7 a RaiTre); Riondino ha tutto il diritto di rispondere a Bondi che risponde alla RAI, non già al Ministro dei Beni Culturali; Guzzanti (padre e figlia: il ragazzo, quello no, quello è un vero talento) hanno tutto il diritto di dare della pompinara alla Ministro (anche se qui gli autori tendono a sfumare i confini fra satira e verità).
E poi c'è (il geniale) Vauro ... che magari non è unto dal Signore, ma da San Toro si. Lui si può permettere di prenderlo in giro e dargli del coglione! WOW! Figo! Che democratico, San Toro: si fa dare del coglione da Vauro e non si arrabbia! Commovente.
Ed io, stolto, che pensavo che San Toro si arrabbiasse solo quando Mastella gli abbandona lo studio ritenendosi offeso! Che grande manifestazione di sussulto democratico, San Toro, che fra gli applausi di Travaglio (diconsi: Travaglio) schiumava rabbia democratica contro l'arroganza del potere e dei politici che non accettano il sano (?) confronto (??) delle sue trasmissioni.
Sarà pure diventato un guru del quinto potere, San Toro; ma se un oscuro e semi-sconosciuto DJ riesce addirittura a fargli perdere le staffe e fargli minacciar querele ...
Com'era la storia della arroganza del potere?
E sì, non è proprio il momento delle battute. Ma almeno, ieri, Floris se l'è "ripresa" la battutaccia fatta al rappresentante dei notai.
Che brutta aria.

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