lunedì 24 novembre 2008

Sussurri e grida

Pur vecchio di qualche giorno, tuttavia è ancora fresco l'episodio del "pizzino" (a scuola, quando ci passavamo le soluzioni dei compiti, ricordo che parlavamo di bigliettini ...) passato dall'on. la Torre all'on. Bocchino in una trasmissione su La7. In questo caso il protagonista parla di una leggerezza.
Puntatona interessante (quasi) quanto quella di domenica scorsa a report ieri: rifiuti, raccolta differenziata, discariche, inquinamento*, ecc..
Puntatona fra l'altro per quelle che sono le ripercussioni, oggi, sui media.
L'assessore Di Carlo deve ammettere l'ingenuità e si dice «pronto a riconsegnare al presidente Piero Marrazzo la delega sui rifiuti» (anche se il titolo dell'articolo parla di deleghe già rimesse; sono i misteri buffi del giornalismo).
Commentare questi due episodi, francamente desolanti, diventa facile utilizzando le parole dello sconsolato l'assessore regionale: «La situazione non permette che deleghe così importanti siano gestite da un ingenuo».
Effettivamente, la situazione italiana non dovrebbe permettere che la politica resti nelle mani di simili "ingenui".
Ma il fatto se possibile ancor più mortificante è che per capire come funziona la politica non solo non serve più osservare cosa accade in Parlamento o in TV: per capire qualcosa bisogna andare nei "dietro le quinte" e nei "fuori onda".
Nel rivalutare gli spioni, quelli che sbirciano da dietro le ante o dal buco della serratura, prevedo il titolo della prossima trasmissione di Bruno Vespa: (Dietro la) Porta a Porta.

* Sorvolo, evidentemente, su cosa significa avere "dati certi" sull'inquinamento della falda e sul fatto che, nonostante ciò, avere quei dati significa solo essere all'inizio del cammino per dimostrarne la provenienza. Parafrasando, è come a dire che una discarica non è necessariamente "sinonimo" di pericolo (citazione).

Nessun commento: