martedì 20 gennaio 2009

Asilo politico

Passate abbondantemente le festività natalizie, esterno una perplessità che mi assilla da un po'. Precisamente da quando ho scoperto che quella che comunemente chiamiamo "recita di fine anno", ossia la rappresentazione che i bambini delle scuole fanno in occasione di Natale e Pasqua, faceva parte degli eventi del natale Molese.
Ma come: Natale Molese? Cioè, io avevo sempre pensato che questa tradizione che da sempre scandisce i tempi delle attività scolatiche, fosse una cosa organizzata dalle scuole. Scopro invece che a Mola (non so altrove) anche la recita della scuola d'infanzia (nel mio caso: la scuola G. Rodari di Via Vitulli) ha fatto parte del nutrito (...) cartellone dell'estate molese.
Misono premurato di chiedere alle maestre se ci fosse stao un patrocinio dell'amministrazione, o un intervento a qualche titolo. La risposta è stata un: "boh, non saprei" che sapeva tanto di sorpresa.
Ho l'impressione che non sapendo cosa fare, si continua a millantare laddove si può. E non si fa scrupolo di ficcare in un cartellone (cartellino?) eventi i più disparati, pur di fare scena e vantarsi di avere creato, organizzato una serie di eventi.
Mettiamola così: il giovane Luca, da grande, se volesse intraprendere la carriera artistica, potrà vantare un curriculum già condito di una recitazione in un evento organizzato dall'amministrazione comunale.
Enfant prodige.
...
L'asilo politico richiama, però, anche ad una terra lontana. Il Brasile di Lula e Kakà.
Del buon Ignacio e del pezzente da lui protetto si è già accennato. Può bastare.
Invece una parola su Kakà la spenderei. Grandi elogi ad un calciatore che ha rifiutato una offerta astronomica. Ha prevalso il cuore, dicono in tanti. E Kakà, che ha un animo profondamente religioso, dopo il Pallone d'oro, è già candidato all'aureola d'argento.
Riflettiamoci un attimo. Qui sembra che si stratta di una persona che ha fatto l'impiegato di quarto all'Italgas per vent'anni e di punto in bianco riceve un'offerta per diventare il presidente di Gazprom. Uno pensa: beh, si tratta di una offerta unica, irripetibile: quando mai gli ricapita una occasione di guadagnare tanto e di cambiare la propria vita? Si sa: i calciatori hanno una vita professionnale breve e va messo quanto più fieno in cascina finchè se ne ha la opportunità.
Poi andiamo a vedere quanto già guadagna Kakà. Non mi sembra che uno che guadagna già tanti soldi (in modo assolutamente legittimo e meritato) non avrà problemi economici almeno per altre quattro-cinque generazioni vissute alla grande.
Senza contare che il Milan offre prospettive (professionali ed economiche) che pochi altri club garantiscono.
Insomma: una scelta ben calcolata. Ma di questi tempi, in cui si è perso il senso della misura, siamo qui ad ascoltare, commossi, tutti in piedi ad applaudire un venticinquenne plurimiliardario che afferma che è rimasto perchè al Milan tutti gli vogliono bene, che esistono le ragioni del cuore che vanno aldilà di quelle puramente economiche. Insomma, come fare a trattenere le lacrime difronte ad uno che dice: "non sono rimasto al Milan per i soldi"?
Ma vaffanculo, va'!

5 commenti:

Anna Innamorato ha detto...

sono in parte d'accordo con te. (parlo della seconda parte del post, della prima non so praticamente niente)
odio le celebrazioni agli uomini perché l'assunto che tutti facciamo la cacca è sempre valido, ma in un mondo che va sempre più verso il corricorri e prendiprendi, a me che lui sia restato lì dove c'ha gli amici (oh, che brutta parola) e magari anche un po' di gratitudine per la carriera sin qui fatta lo trattengono, fa piacere. Non da dedicargli pagine e pagine di quotidiani, s'intende, ma era una notizia che andava data. Anche per ricordare quella frase sbiadita "i soldi non sono tutto" a cui chissà se qualcuno ha mai realmente creduto.

Anna Innamorato ha detto...

(io comunque sto sempre aspettando la risposta sul blog di frisbee. Quando hai tempo, magari quest'estate durante le ferie...

-___-'')

Anonimo ha detto...

Non so se vado in ferie questa estate. E quindi, se non ho ancora risposto a te e Frisbee è perchè non ho trovato come documentare ciò che ho detto.
Circa il tuo commento: una cosa è dire: "sono già ricco in modo sfondato; una offerta del genere mi renderebbe ricco in modo schifoso, tanto vale restare dove ho anche soddisfazioni umane", un'altra è dire: "non lo faccio per i soldi".
Con riferimento alla prima parte, leggi (se hai tempo durante le ferie estive -___-") ) le manifestazioni previste sul volantino per il natale molese in data 23 dicembre, ore 10.
http://www.comune.moladibari.ba.it/storiacult/brochnat2008/natale2008.htm

Mancio ha detto...

tutto il periodo del natale molese avevo sta frase in bocca: "grazie al c**** che riempiono il depliant ci mettono le recite di asili e scuole, ma che è veramente....."
avevo anche pensato di farne un post, ma poi ho desistito, perchè ho scritto altro e comunque poi me ne son dimenticato! quindi ovviamente la ritengo una giusta affermazione e ribadisco: ma che è veramente....
sulla questione milan.....
credo che berlusconi abbia fatto la (solita) figura del buffone, ed il calciatore abbia fatto la scelta giusta....
ma da qui farne una pagina del libro cuore.... effettivamente ci sarebbe di mandare parecchia gente a.... kakà!!!

Anonimo ha detto...

Mancio, tu vedi sempre del marcio in Berlusconi!!! :)
Non oso immaginare cosa avresti pensato se avesse portato il contratto di Kakà alla cifra proposta dal Manchester!

"i soldi non sono tutto".
Secondo me Kakà ha rifiutato solo perchè il Manchester è una squadra leggermente più forte del Foggia ma nettamente più debole del Milan.
Ma il vero accordo (con il Real Madrid) è già pronto per la prossima estate.