mercoledì 4 marzo 2009

Fuori di test

Vediamo un po' se prima o poi la si smetterà di sbattere il mostro in prima pagina.

7 commenti:

Anna Innamorato ha detto...

...

Anonimo ha detto...

...altrimenti una bella centrale nucleare?
Ho vinto il test?

Anonimo ha detto...

Annì - ... ?
Umberto - centrale nucleare?

Anonimo ha detto...

Franko, mi riferisco all'EnerGENIO...all'immagine che hai pubblicato a sinistra...alla scritta "solo perchè al paesello non ci sono fiumi, altrimenti ...".
Questa volta ho provato a capirci qualcosa visto che all'altro quiz (3,94% "E non si è capito") mi hai detto la soluzione.

Anonimo ha detto...

Franko, scommettiamo che ora non ne parlerà più nessuno?
Negli ultimi due mesi una cosa mi ha fatto paura. Due stupri, più o meno con le stesse modalità, e due immagini.
La prima, un italiano. L'immagine erano gli amici che all'entrata del carcere hanno messo uno striscione: SEI UNO DI NOI!
La seconda, due (o tre, non ricordo) "ruomeni". L'immagine era la folla inferocita che avrebbe voluto massacrarli.
C'è un problema? :-(

Mancio ha detto...

certo chi gliel'avrebbe spiegato ad un'eventuale ronda (di imbecilli)

Anonimo ha detto...

Francesco, sono infatti abbastanza esterefatto (anche se a rimaner sorpresi si fa la parte del babbeo).
A dire la verità, io non credo che non se ne parli. Se ne parla. Il guaio è come se ne parla. Nessuno che abbia il coraggio di dire: alla luce di un DNA che sembra ridimensionare la apparente sicura colpevolezza di quei due, non andrebbe ridimensionata anche la misura cautelare? Non dico annullata; dico: ridimensionata alla luce dei fatti nuovi. Purtroppo invece la cronaca parla aolo degli inquirenti che continuano a tenere in carcere due persone sui quali certamente graveranno seri indizi, ma se il DNA dice qualcosa a loro favore, esistono o no i presupposti per innescare in qualcuno quello che si potrebbe definire "ragionevole dubbio"?
Mi spiego: se un DNA avesse fornito conferme di colpevolezza, allora la carcerazione avrebbe dovuto continuare. Ma se il DNA, fatto per cercare conferme, le conferme non le ha date, perchè allora non se ne tiene conto?
Capisco che l'accusa è uno stupro. E capisco che i rumeni potrebbero anche poi risultare colpevoli. Ma oggi perchè non si tiene conto di un DNA che ha dato determinate risultanze? Altrimenti, se l'idea era di tenere quei due in carcere, a che serviva fare il DNA?
Poi, lo ribadisco, quei due potrebbero essere anche i veri colpevoli. O forse uno solo. E l'altro? MARCHIATO! Chi se ne importa, è un rumeno!
A me questa cosa non sta affatto bene.
I domiciliari sono in questo caso, alla luce del DNA, una misura equa.
Giorni fa in un altro spazio contestavo il continuo ricorso alla richiesta di "certezza della pena". Io preferisco la "certezza del diritto". Perchè se un giorno mi dicono per assurdo: approvata la pena di morte per un violentatore; oppure; depenalizzato il linciaggio per i rapinatori extracomunitari (ma i rumeni sono comunitari ...) di tabaccai: la pena è certa, ma il diritto?
Ed allora, se il diritto vale per tutti, che valga anche per quei due. Altrimenti, a cosa è servito fare la prova del DNA?
Sulle ronde, mancio, io ho una idea un po' diversa. Un giorno ne parliamo.