domenica 24 maggio 2009

Figli e figliatri. E figli di puttana.

Quanti Fabi Fazi, Simone Venture, Gialappe e compagnie cantanti si son fermate quando, prima di partite di calcio si sono avute notizie di tragici accadimenti. Un poliziotto che muore a Catania, uno che colpisce un tifoso all'autogrill, uno genoano accoltellato da uno milanista, e via elencando.
Ieri pomeriggio, DURANTE UN INCONTRO DI CALCIO, un ragazzo, un giovane di 19 anni, sporgendosi da una balaustra, ALL'INTERNO DI UNO STADIO, è caduto, è morto, mentre un'inutile partita di serie B doveva continuare a tutti i costi.
Una inutile partita di serie B, come di serie B deve essere stato considerato quel giovane tifoso della Triestina che muore un tranquillo sabato pomeriggio, senza violenza e senza razzismo.
Si chiede di interrompere le partite perchè magari un siciliano tifoso della Juventus che dà del terrone ai tifosi della Reggina è contro ogni etica sportiva, ma interrompere una partita di calcio, quello no.
Oggi Simona Ventura non si è nemmeno sognata di ipotizzare di non andare in onda nella domenica in cui c'era da celebrare come lo scorso anno l'addio al calcio di capitan Maldini.
Il trito e ritrito minuto si raccoglimento sui campi di serie A fa il pari con i fischi dei tifosi di ieri al Tardini, che non volevano vedere giocare una partita con la morte in faccia.
Dicono: i giocatori devono dare segnali forti quando partono i cori di ignoranza e razzismo dagli spalti. e devono interrompere la partita.
Devono.
I giocatori, ieri, non si sono affatto sognati di rifiutare di riprendere a giocare mentre dalle tribune i tifosi li fischiavano, schifati.
Gli arbitri, da regolamento, possono interormpere le partite se qualche tifoso espone striscioni offensivi della classe arbitrale. Ma nessun segnale, se non quello di ripresa del gioco, come se nulla fosse accaduto, ha dato ieri pomeriggio l'arbitro mentre moriva un ragazzo di 19 anni che solo era lì a soffrire e gioire per la sua squadra del cuore, "l'inutile" Triestina, una squadra di serie B.
Pochi anni fa fui tra i pochi, criticato aspramente da alcuni (non ricordo se su questo blog o su un forum), quando all'Italia venne preferita la accoppiata Svizzera - Austria (mica cazzi) per organizzare gli Europei. Dicevo no ad una organizzazione del calcio che con i soldi del pallone ha costruito strade ed indrastrutture a servizio di tutto tranne che al calcio, ha costruito centri direzionali mai utilizzati, stadi (Torino) già dismessi ed addirittura demoliti per essere ricostruiti, altri già da anni fuori norma ... e che voleva rinverdire i (ne)fasti di un'Italia pre Mani Pulite; una organizzazione del calcio dei soliti noti che avrebbero voluto ricostruire se stessi, riinnaffiando di danaro piovuto chissà da dove 8 impianti e lasciando gli altri stadi in condizioni tali che non uno stupido qualunque, un anziano, un disabile, uno scellerato, ma un giovane di 19 anni, potesse cadere nel vuoto e morire lì, mentre la palla continuava a rotolare come se nulla fosse accaduto.
Questo non è il calcio che vogliono i tifosi, quelli veri, quelli che se ne fottono dei "Quelli che il calcio" e dei Processi, delle Domeniche Sportive o dei Tuttocampo che durano tre ore ma che per due ore e mezza si interessano solo di tre squadre.
Questo non è il calcio che critica i politici ma che viene comandato dalle stesse persone da trent'anni.
I tifosi, quelli veri, sanno fermarsi di fronte alle tragedie, perchè non fanno differenza tra figli e figliastri. Ma i figli di puttana, quelli si, li riconoscono a primo olfatto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido la tua rabbia caro Franko...TUTTA.

Anna Innamorato ha detto...

è per questo che io nel calcio non credo più (non che lo abbia mai fatto, eh, però ne divento sempre più convinta)

Mancio ha detto...

senza parole....
ed è tutto dire.....