lunedì 8 giugno 2009

Neuropee

Le solite sedute fiume post chiusura dei seggi.
Nel mio piccolo resto convinto del fatto che elezioni dai significati complessi quali le europee, non debbano essere accorpate con elezioni locali. Troppa confusione. C'è la tendenza ad omogeneizzare due modalità di scelta della preferenza che, penso sia opinione diffusa, sono spesso profondamente diverse quando si è chiamati a scegliere il politico e l'amministratore.
Poi c'è il fatto che non ci sia stata omogeneità sull'intero terriotorio nazionale: comuni dove si è votato solo per le europee, altri dove solo la provincia, altri ancora dove anche comuni e circoscrizioni (queste ultime presumo con maggiori percentuali di voto).
Si parlava di election day. Forse le europee andavano accorpate semmai con i referendum il 19 e 209 giugno, non certo con il primo turno delle amministrative.
Ma tant'è, il PD aveva polemizzato con il PdL per il presunto spreco di danaro, mentre avrebbero avuto i numeri per fare in Parlamento ciò che congiuntamente (optano entrambi per il SI)chiedono ai cittadini di farsi certificare dai cittadini; il tentativo di legittimarsi, a vicenda ed in altalena, la esistenza a scapito dei "piccoli" (che per antonomasia sono i rompicoglioni, dunque fastidiosi e possibilmente da fare fuori).
L'altro dato che sta emergendo è l'analisi del voto.
Fra gli over 4%, un insodisfatto e quattro felici e contenti.
L'insodisfatto è Berlusconi: puntava a crescere.
Fra i felici e contenti: Casini, DiPietro, Lega.
Registro fra i soddisfatti anche il PD; sostanzialmente appagato per avere bloccato il Cavaliere
-"Ma una cosa è certa, con i dati a disposizione: il Pdl si ferma al 35 per cento. E di questo il segretario si dice "soddisfatto, molto soddisfatto"-. Secondo me c'è poco da essere soddisfatti nel vedere, al termine della dura competizione, scalfite le unghia all'avversario, forse anche vedergli tagliata la falange ... un dito ... ma se ci si ritrova amputati di un braccio, c'è poco da essere soddisfatti.
Ed ancor peggio se, onestamente, è chiaro che quel braccio gli è stato tagliato da un prorpio alleato. Cresci gli amici ...

3 commenti:

Frisbee ha detto...

Franko, non sono d'accordo. Che il PD abbia pochi motivi per rallegrarsi questo è certo. Però, chi (come me) è anti-berlusconiano (non per partito preso, ma perchè ritiene Berlusconi pericolosissimo per il futuro della democrazia in Italia) ha motivo di giubilo nel vedere il PDL perdere rispetto alle politiche di un anno fa e bloccato nei disegni di sfondamento elettorale oltre il 40%, come lo stesso Papi Silvio aveva dichiarato certo.
Così il Berlusca non potrà continuare con disinvoltura a fare gli str.... suoi, stravolgendo la Costituzione, esautorando di poteri il Parlamento, nominandovi veline e favorite, ecc. ecc.. Sono le cose che ho scritto stamattina nel mio blog.
Inoltre, si dovrà dare una calmata nel suo squallido modo di fare: meno viagra e più bromuro come gli ha raccomandato la stampa britannica.
Meno "pagliacciamenti" in giro per il mondo, più sobrietà nel rappresentare l'Italia. Ne sarà capace? Ne dubito. Quindi, prima se ne va dalle palle meglio è.

Franko ha detto...

Si, Frisbee, quello che dici posso condividerlo. Nel senso che anche a me fa piacere vedere, facico un esempio, liste di estremisti di destra fallire miseramente.
Ma se questo da un lato può andare bene, dall'altro mi resta incomprensibile il dichiararsi soddisfatti (sia pure alcuni solo "moderatamente") del risultato. Ma come? c'è una emorragia che non conosce limite aministrativo: dalle città all'europa e si pensa a vedere sconfitto i propri avversari?
Resto assolutamente perplesso.
Mi sembra, questo, un ragionamento perverso e autolesionista.
Faccio un paragone calcistico. mi sembra un po' come quelle squadre che, pur vedendo irragiungibile il primo posto, esultano delle sconfitte della capolista, ma non si rendono conto che la terza e la quarta si avvicinano a passi ampi. E c'è di peggio. I presidenti oculati evitano di vendere i proprii calciatori ai diretti avversari. Li cedono alle squadre estere, ma non ai propri avversari diretti. Il PD sta perdendo voti a favore non del PDL ma del (presunto) alleato, l'IdV.
Complimenti.
In realtà mi si rafforza la opinione che il PD ha una voglia matta di referendum, per fare fuori dal terzo incomodo in giù. Perchè, come dici tu, Berlusconi prima o poi uscirà di scena. Come chiunque, su questa terra. Ma uscirà di scena per limiti di età, non certo (per quello che si sta vedendo) per meriti del PD.
Franceschini ha detto: "qui non vincerebbe nemmeno Obama".
Se qui non vincerebbe nemmeno Obama, non lo so. Di certo Franceschini non è Obama.

Frisbee ha detto...

Si, certo. Il travaso di voti dal PD all'IDV è innegabile. Ed è positivo che ci sia stato: così il PD impara la lezione. Il PD ha perso brutalmente le elezioni, questo è certo.
Però, allo stesso tempo Berlusconi non ha vinto. Diciamo che è un mal comune mezzo gaudio. Tuttavia, se il centro-sinistra vuole ritornare a governare in Italia non può non rifondarsi da cima a fondo. Altrimenti, andato via Berlusconi un altro prenderà il suo posto.
E' una questione di radicamento sociale e di rappresentanza di interessi sociali che oggi il centro-sinistra incarna molto ma molto debolmente.