martedì 8 settembre 2009

Libertà di dire stronzate

L'accusa di DiPietro è di quelle inevitabili. Dopo Videla, DiPietro torna in Italia e dunque all'olio di Ricino e a Mussolini.
Scalfaro ha fatto meglio, ha parlato di Hitler. Paradossalmente il cardinale Scalfari parla di Hitler proprio quando in Germania ne usano la faccia per ricordare che l'AIDS e vivo e ammazza ancora, mentre in italia la Chiesa incita alla lotta all'AIDS con un pater noster e un miserere.
Vabbè, le teste (anatomicamente parlando) quelle sono.
Sulla libertà di stampa ognuno dice la propria e il dibattito è acceso, vivo. Che poi, come sempre accade in questi casi, quando si ha a che fare con tutti i dibattiti vivi ed accesi, ognuno resta della propria opinione. Perchè solo gli stupidi non cambiano mai idea, diceva il filosofo, tranne colui il quale cita la suddetta frase, che ha ovviamente ragione e quindi sono gli altri gli stupidi che non cambiano la loro idea per la sua.
Libertà di stampa, si siceva.
E naturalmente libertà di stampa imbavagliata. Non si sente mai tanto parlare i giornalisti imbavagliati che quando sono costretti al silenzio.
Ricordo un film interpretato da Robert DeNiro, in cui l'attore impersonava un autista di autobus che cercava di educare al meglio il figlio, ammaliato dall'arroganza di un guappo del quartiere (che ovviamente fece una brutta fine, con un prioettile in testa). "talento sprecato", diceva l'autista DeNiro al figlio.
Talento sprecato. perchè tanti eccellenti giornalisti usano (sprecano?) il loro talento per campagne per spiare sotto le lenzuola di qualcuno (e qualcun altro no), che più che giornalisti sono un misto fra paparazzi e andrologi?
Santoro dalla prima puntata di Anno Zero dello scorso anno non faceva che ripetere: "se andremo in onda la prossima settimana, chè con l'aria che tira". Caparbio, l'ha detto fino alla fine della serie.
Libertà di stampa. Ed io devo credere che la stampa straniera si interessa davvero alle vicende intime di Berlusconi? Ma come? All'estero è dai tempi che svelano le magagne dei potentati economici e politici, e qui in Italia se non c'è Grillo che sputtana Parmalat e compagnia cantante, l'unica cosa che riesce a investigare la stampa italiana è il buco del culo del Premier (nemmeno della D'addario, e che schifo).
Perchè ci si rivolge alle Iene invece che a Repubblica? Chi è più credibile?
Vabbè. Libertà di stampa.
Nel frattempo, sbarca a venezia il Presidente del venezuela, Hugo Chavez, direttamente dall'Iran dove ha fatto visita a suo "fratello", il simpatico buontempone presidente dell'Iran. Quel paese dove, fra le tante cose belle che accadono, si impiccano i gay.
Titolo del Corriere: Venezia si inchina a Chavez. Già, la cronaca di tutti quegli artisti (fra cui si aggiravano, apprezzatissime, suor Paris Hilton e suor Patrizia D'Addario, della confraternita delle carmelitane non solo scalze) che protestano e firmano gli editti contro il Premier, a favore della libertà di espressione e stampa, inchinandosi e srotolando il tappeto rosso al presidente Chavez.
Quello "amico di Napolitano e Berlusconi". Quello che con le emittenti radio-televisive e con alcuni giudici non è che abbia poi tutto questo feeling ...
Complimenti.

1 commento:

Frisbee ha detto...

Visto che sono sempre fuori dalla Molablogosfera, ti informo che ho pubblicato due post freschi-freschi. Se vuoi viene a leggermi. Ciao.