martedì 2 marzo 2010

Disordine alfabetico

Le liste per le elezioni comunali, fra polemiche, ritardi e ricorsi, sono state presentate con il loro carico umano che per un mesetto circa (o forse più) gironzolerà per il paesello alla ricerca del voto. O del non voto; perchè anche quest anno, c'è da scommetterci, ci saranno i candidati a voto zero (sembra la pubblicità di un prestito o un mutuo); di quelli che rispondono a chi gli domanda: "Oh, ma ci sei anche tu in lista?" con un: "si, ma non mi votare".
Insomma, sei candidati sindaco (nessuna donna, ed è quanto dire), 15 liste, 281 consiglieri.
Risibile la risposta a quella che è sempre più una misera pagliacciata ipocrita, ossia i discorsi che fanno gli uomini sulla superiorità del genere femminile, del valore aggiunto che ptrebbero apportare le donne alla vita politica, e bla bla bla, salvo poi (o forse proprio per questo) badare bene a fare sì che la politica resti per le donne campo minato. Che poi, a questo punto, sorge legittimo il dubbio che forse sono proprio le donne a non volersi inserire in questo mondo; e qui la colpa, forse (anzi: senza forse), è anche la loro.
Comunque, le cosiddette quote rosa evidenziano la misoginia spinta di Italia dei Valori e PdL (1 donna su 20 candidati) e PLI (1 donna su 19 candidati) cui si contrappone (un eufemismo) la "scelta rosa" di Progetto Mola (6 donne su 17 candidati, comunque meno delle 9 su 19 di cinque anni fa) e Mola Tricolore (6 su 20).
In totale meno del 20% (circa il 18%) di candidati donna (escludendo i candidati sindaco).
Chissà come andrà a finire questa volta, di quanto si abbasserà (o si innalzerà?) la percentuale "rosa", visto che la ultima legislatura, lo ricordiamo tutti, ha brillato per assenza di presenza femminile (due sole donne in maggioranza, nessuna all'opposizione; nessuna neanche in giunta: almeno, fra gli assessori, peggio di così non si potrà fare).
Sui nomi non entro nel merito, anche se, per esempio, la presenza di un avvocato in una lista di appoggio al candidato sindaco uscente mi ha, onestamente, sorpreso.
Piuttosto, un dettaglio. L'ordine dei candidati in lista.
Tutte le liste che appoggiano il candidato Di Perna hanno i nomi in ordine alfabetico, così come le due che appoggiano il candidato Alberotanza e la lista Mola Tricolore che sostiene Nardulli.
I Moderati per Mola hanno il capolista (Tanzi) ed il resto dei candidati in ordine alfabetico sparso; delle due liste per Gaudiuso, solo in quella di Sinistra Unita c'è un capolista (l'ex assessore Gargiulo; pensavo che fosse un dovere di ospitalità, visto che è un campano che vive a Bari, credo); infine delle tre che sostengono Berlen, il PD presenta una rigorosa gerarchia uscente (il vice-sindaco uscente, gli assessori, i "semplici consiglieri"), così come Progetto Mola, mentre nella terza lista di supporto a Berlen sembra mancare la Cima di Mola (nel senso dell'Ulivo ...).
...
A qualcuno non è sfuggito che si vota anhe per le Regionali. Per fortuna solo a pochi ...

4 commenti:

Frisbee ha detto...

Caro Franko, il disordine alfabetico è più che mai evidente nella lista del PD. Dove tutti i notabili sono stati messi davanti ai peones. Una scelta che la dice lunga sul livello oligarchico di quel partito. Posso capire che il leader di un partito venga messo come capolista (si è sempre fatto, ed è logico), ma che si mettano prima il vice-Berlen, poi gli assessori, poi i consiglieri e via via gli altri, sinceramente mi mancava.
Hai parlato di un avvocato. Se è l'ex assessore di Maggi, c'è poco da sorprendersi. Avant'ieri socialista, poi missino a latere, ora torna socialista.
Quanto alla partecipazione femminile, in effetti, siamo veramente a livelli di burka afgano... Tuttavia, direi che la donna del paesello è solitamente allergica ai "ludi cartacei" e, comunque, alla frequentazione delle fumose (un tempo nicotiniche, oggi produttrici di aria fritta)sedi di partito. Non hanno tutti i torti, ma qualcuno sì. Anche perchè molte finiscono spesso per votare come consigliano mariti, fratelli, padri, fidanzati. Per fortuna ci sono anche donne con le p.... anche al paesello, ma se si facessero avanti in politica forse le cose andrebbero meglio. Anche perchè solitamente le donne sono più pragmatiche e scarsamente attaccate al potere. Una "donna sola al comando", per esempio, non ce la vedo.
Quanto alle liste, quello che colpisce, al di là dei notabili di diverso colore, è la penuria di personaggi di spicco della c.d. società civile. Eppure siamo un popolo di medici, avvocati e commercialisti... Uomini di cultura, poi, zero. E' anche vero che, qui l'intellettuale è merce rara. Non conoscendo buona parte dei nomi, poi, non saprei dire se ci sono contadini, operai, artigiani, commercianti, pescatori, ecc.. in numero adeguato. Sarebbe interessante capire la composizione sociale delle liste e il livello di titolo di studio dei candidati.
Altra cosa interessante: rispetto alla corazzata del 2005, l'equipaggio che si porta dietro Berlen è piuttosto esiguo: solo 52 nomi rispetto ai 115 di Diperna. La lista dei socialisti peraltro si è fermata al minimo sindacale. Staremo a vedere.

Alessandro Magnifico ha detto...

La riflessione proposta è interessante,
in effetti è strano vedere le liste non in ordine alfabetico. Tuttavia tra quelle pubblicate sulla Gazzetta del Mezzogiorno e quelle pubblicate su Lo Spiraglio, se non ricordo male, ci sono differenze per alcune posizioni. Personalmente ritengo che tutti andrebbero inseriti in ordine alfabetico senza la presenza del capolista, il quale, a mio modesto parere, in alcuni casi potrebbe anche rovinare "l'immagine" della lista stessa.

Mancio ha detto...

io credo che il problema non sia nell'ordine, ma nel numero delle liste e dei candidati.
uno su 100 quasi (il rapporto con la popolazione)è esagerato anche perchè 2 o 3 per lista sono quelli "effettvi" il resto è solo contorno.... mmmah!

Franko ha detto...

In effetti non ho parlato di problemi.
Son mesi che cerco di evitare le polemiche relativamente alla vita politico-amministrativa del paesello; addirittura forse l'unico post chiaramente diretto a qualcuno è stato relativo all'assessore con il quale in passato ho avuto modo di polemizzare, ma per tesserne lodi per la sua presa di posizione che mi apparve di grande responsabilità.
Tornando al tema del post, nessun problema; solo la considerazione che (se l'elenco proposto da Città Nostra è corretto) il PD e Progetto Mola hanno schierato in ordine "allineato e coperto" i candidati uscenti (tranne, mi sembra, Farella e Lattanzi; cisarebbero poi Catalano approdato al PdL (?) e Dattolo e Vaccarelli non ricandidatisi).
Segno secondo me, di una volontà di ribadire la continuità del (giustamente dal loro punto di vista) buon lavoro e buon governo di questi anni; lanciando però anche un chiaro segnale agli altri candidati in lista, ai quali è stato assegnato il ruolo di comprimari. Ruolo accettato di buon grado, visto che in questi ultimi 5 anni il ruolo di comprimari lo hanno accettato praticamente tutti nelle fila della maggioranza.
... Il fatto che il numero di candidati e liste sia elevato, in parte son d'accordo e ne faccio cenno con i "candidati a voto zero"; mi sembra però anche di poter dire che in fondo è anche questa una forma di "espressione di voglia di partecipazione". Se ci fossero state, chessò, 4 liste, la critica sarebbe stata feroce verso un paese in cui la voglia di partecipare è morta, uccisa dai centri di potere che hanno allontanato la gente dal palazzo, che ci saremmo dovuti rassegnare al "voto utile", ecc. ecc.
Insomma, mettiamoci d'accordo.