mercoledì 21 luglio 2010

Praivasi

Io resto sempre della idea che una volta chiuso l'uscio di casa, nessuno ha il diritto di spiare dal buco della serratura o attraverso una intercettazione telefonica o in nessun altro modo.
Il politico Marrazzo avrebbe avuto le sue brave chances di riconfermarsi governatore del Lazio, .
Che gli piacesse il sesso meno "convenzionale", non lo sapeva praticamente nessuno. L'elettorato lo ha scelto, forse lo avrebbe confermato, perchè avrebbe pensato a lui come un buon amministratore e politico.
Il giornalista Marrazzo avrebbe continuato a fare il suo lavoro di giornalista in RAI se non gli avessero scoperto il suo "debole" nella intimità.
Che gli piacesse il sesso meno "convenzionale", non lo sapeva praticamente nessuno. Il pubblico lo apprezzava e lo seguiva, e avrebbe continuato a farlo, perchè vedeva in lui un serio professionista, che nel suo lavoro ci metteva competenza e passione, ed i risultati erano positivi.
...
Un giorno, però, le prime pagine dei giornali hanno scoperto che il giornalista, il politico Marrazzo "andava a trans".
Di colpo non era più credibile nè come politico nè come giornalista; di colpo la sua professionalità ed affidabilità di amministratore e uomo di "media" si evaporavano.
...
Non riesco ancora a capire cosa possa cambiare, e perchè, nella mente di un elettore, di un lettore, di un telespettatore nello scoprire che il proprio referente istituzionale, che pure da sempre come personaggio "pubblico" ha sempre dimostrato valore, nella vita privata segue pratiche lontane dal pensare comune, dalle rigide norme della tradizione benpensante di questo bel suolo italico vatican-pervaso.
Ho letto che c'è chi ha il coraggio di dire cose di una ovvietà sconvolgente: "io credo che fare affari con i mafiosi sia reato, non andare a trans. Per quello, deve rendere conto solo alla moglie, (...) , e ai figli.".
Perchè non è vero che una persona, solo per essere un personaggio pubblico deve perdere il suo diritto ad avere una vita privata. Il che non significa che se Marrazzo, o Mele, o Lapo, spacciano cocaina durante i loro festini non devono essere perseguiti dalla legge; ma se in casa loro fanno cose diverse da quelle che è "normale" (in base a quale convenzione, poi, non si capisce) fare, perchè ciò deve essere motivo di interesse?
Dell'uomo "pubblico" deve essere noto fino all'ultimo granello di conoscenza solo ciò che attiene al suo ruolo pubblico. Ciò che esula da ciò, perchè deve essere potenzialmente reso noto?
Strano che siano in tanti quelli che sbuffano di fastidio e sufficienza nel vedere le edicole tappezzate di riviste di gossip, perchè chi se ne frega se Corona mette le valigie di Belen in mezzo alla strada ... E però il buco nel muro della casa del politico lo mettiamo perchè un personaggio pubblico automaticamente è giusto che perda la sua privacy.
Tanto lo sappiamo tutti che questo non è sempre vero: dipende da chi è il politico (che ci sta sul caxxo) da condannare alla gogna mediatica.
Perchè anche con bavaglio e port-it gialli, la legge resta uguale per tutti, e per altri, no.

1 commento:

Pietro Blu Giandonato ha detto...

Pensa se Nichi non avesse detto da decenni che è gay. Sarebbe oggi il nostro Presidente? (Almeno il mio, chè la maiuscola e il possessivo li concedo solo a lui, non a quell'altro).
Il problema è che anche con questa affermazione, io stesso avallo implicitamente il fatto che esiste un fantomatico sesso, anzi amore, "convenzionale".
Fanculo. Questo perbenismo del cazzo mi fa schifo. A molti mancano i coglioni, di essere sè stessi.
E Luxuria, nonostante tutto, c'ha ragione. Per quanto possa essere ovviamente sconvolgente.