martedì 1 febbraio 2011

Eppure io gli ipocriti non li sopporto ...

Per il Vs. blogger preferito, è sempre una sconfitta non fidarsi di se stesso e di qualcuno fra i 3-4 che leggerà queste brevi considerazioni, e dovere così mettere come preambolo che: non esprimo alcuna considerazione, pensiero, riflessione sul Berlusca, la privacy violata, i giudici, il premier ricattabile, sono fatti suoi, la sfera pubblica, la sfera privata, ecc. ecc..
In genere il voler leggere per commentare ciò che non è scritto, è sport praticato e diffuso, che mi interessa poco. Ma stavolta l'eccezione mi è sembrata dovuta. Anche se so che sarà perfettamente inutile.
Detto ciò ... beh, non mi ha stupito la ennesima campagna mediatica di Repubblica contro il Cavaliere, che questa volta punta all'indignazione generale delle donne (e da oggi anche degli uomini).
Sarà, ma questa volta, meno ancora che in altre occasioni, riesco a provare nemmeno un minimo di condivisione e desiderio di compartecipazione con la spontanea-indignazione-organizzata di chi ci mette la faccia dietro un cartello per dire (per me) ipocritamente che si è schifati di come la donna, il suo ruolo, la sua immagine, venga strapazzata, mortificata, umiliata, vilipesa dal cattivone di Arcore.
Ipocritamente.
Non riesco a trovare un altro termine.
Perchè non si stracciano i pesanti sipari di carta velina dietro cui si nasconde il fatto che Berlusconi, in quanto nemico pubblico numero uno, va allontanato dal ruolo che ricopre, utilizzando tutti i sistemi possibili, visto che quelli basati sull'elettorato tendono a portare risultati scarsucci?
Il fatto è che io non riesco a provare alcun tipo di solidarietà con tante ragazze che, giovani e carine, sovente intelligenti (ma questo a nessuno interessa: se danno via il culo a berlusconi sono troie, magari sveglie, mai intelligenti; a meno di andare ospiti da Lerner) preferiscono la scorciatoia volontaria del successo e del benessere attraverso l'uso del corpo (perchè la società dei grandi fratelli e delle isole dei famosi predilige sonnecchiare difronte alla tv vedendo ragazzi stare di fronte a una telecamera a fare niente), piuttosto che la applicazione per apprendere mediante lo studio o il lavoro.
Eppure, fra:
- un pubblico idiota;
- ragazzi che credono di essere artisti solo perchè la gente in TV li guarda (pagando magari mediaset premium o sky, ma c'è la crisi, non si arriva a fine mese ...);
- ragazze sveglie;
- ricchi gaudenti,
non capisco proprio perchè debbano essere questi ultimi a fare indignare il popolo.
Io non ricordo, quando l'ex-governatore del Lazio Marrazzo fu scoperto a fare festini a base di coca con transessuali, che qualcuno prese carta, penna e macchina fotografica per dire (come oggi dicono: io sono donna): "Io sono trans", "Io difendo la dignità dei trans". Eppure, quanti di queste sono costrette a scegliere e vivere un'identità mal accettata ricorrendo alla prostituzione? Perchè, hai voglia a dire che Luxuria ha sdoganato il mondo-trans, l'universo GLBT: se si presenta una coppia gay ed una coppia "normale" a chiedervi di dargli in affitto la casa, qual è la prima scelta a cui pensate? (Ovvio: tranne che non si presenti il "puttanone trans" che sgancia dieci volte più di quanto possa pagare la coppia neo-sposi con lei casalinga e lui precario al call-center o, peggio, dipendente Mirafiori. In tal caso, pecunia non olet e d'improvviso l'emarginato trans diventa "tutto sommato una brava persona, sensibile, educata e poi, sai? paga puntualmente ad inizio mese").
Non mi sembra di ricordare nessuno che vada in strada a manifestare con le padelle per le ragazze sfruttate, strappate alle loro terre lontane (Africa, Sud-America, Europa dell'Est) e sbattute in strada per pochi spiccioli, quelle che vediamo al solleone come sotto la neve con le stesse minigonne, gli stessi stivali, mentre i camionisti proseguono indifferenti, mentre i ragazzotti con la macchina di famiglia passano strombazzando più cinicamente che idiotamente ridendo come coglioni o qualche padre di famiglia si ferma, furtivo, a rubacchiare un po' di sesso .
Qual è la dignità violata?
Dov'è la dignità violata?
Chi viola la propria dignità, la propria femminilità, la propria umanità? Chi sceglie volontariamente di usare la scorciatoia della propria bellezza e della propria spregiudicatezza per guadagnarsi un benessere economico facendo la ESCORT, o chi guarda con schifo non i clienti ma chi viene sbattuta in mezzo alla strada a fare la PUTTANA?
Il mio prof, un giorno, leggendo la notizia di una famosa attrice (se nn ricordo male, quella che fa le recensioni ai libri) che aveva accettato un invito a trascorrere una notte sul panfilo di un sultano di non so dove in cambio di un anello di diamanti di innumerevoli carati, mi disse: "Franco, la differenza fra una gran signora e una puttana è che la prima prende 50 milioni per farselo mettere nel cXXo sul panfilo, la seconda 50mila lire in macchina".
Adesso scopro che se invece del panfilo c'è la casa di Berlusconi, appare la dignità violata delle donne; per le schiave in mezzo alla strada, invece, nessuno va a manifestare con i cartelli contro chi compra queste dignità con 20 auro. Al massimo i cortei sono contro queste ragazze, queste prostitute, queste SCHIAVE.
Eppure, oggi, l'indignazione è per uno che paga chi potrebbe far tutto piuttosto che fare, volontariamente, la mantenuta.
Non so, io gli ipocriti continuo a non sopportarli.

9 commenti:

Frisbee ha detto...

Franko, scusami, ma non è che si può difendere ogni volta l'indifendibile...
Non credo che la "campagna" di Repubblica vada letta come tu dici... Mi pare invece che la questione che sia stata sollevata è che ci sono milioni di ragazze e di donne che onestamente studiano e lavorano e che mai si sognerebbero di prostituirsi nel lettone di Putin... per fare carriera. Questo è il punto della questione. Quanto al puttaniere di (H)ar(d)core meglio lasciarlo al suo destino, non credi? A forza di difenderlo ci siamo ridotti così: disoccupazione giovanile al 30%, tasso di crescita meno dell'1%, zero fondi nella ricerca, discredito e sputtanamento mondiale. Dopo 15 anni di cura Berlusconi, di cui 8 negli ultimi dieci, direi che sia più che sufficiente. Un biglietto di sola andata ad Antigua se lo può pagare da solo, sennò glielo si paga volentieri con una colletta.
Quanto all'alternativa: andiamo a votare e poi ne parliamo. Tenendo presente che PDL+Lega sono in maggioranza (finora nei sondaggi) per questa legge elettorale (la legge porcata) ma minoranza nel Paese: il 60% NON vota nè PDL nè tantomeno Lega e varie listarelle collegate.

Franko ha detto...

Beh, scusami tu, ma io non dubitavo nemmeno che l'argomento dovesse deviare nel fatto che sia giunto il momento di mettere una pietra sopra o meno alla parabola politica di Berlusconi.
In realtà volevo porre l'attenzione sul fatto che, in questo mondo virtuale, mediatico, televisivo, ci si indigna a comando.
E, forse, tante volte sbagliando obiettivo, non centrando il bersaglio.
Dignità? Mi sa che sono tante le ragazze che volontariamente prferiscono le scorciatoie e per questo meriterebbero fiumane di "cazeroladas" e campagne e fotografie con i cartelli.
Dici che il punto della questione sono i letti di Putin? Questo è il punto della questione che TU sollevi. Ma io, scusami ancora, sto sollevando un altro punto. Differente.
Che temevo non sarebbe stato colto, nonostante il preambolo.
Dici: "ci sono milioni di ragazze e di donne che onestamente studiano e lavorano e che mai si sognerebbero di prostituirsi nel lettone di Putin". Ho forse scritto qualcosa di contrario?
Ripeto: di fronte ad una presunta dignità violata "della donna", a me fa specie l'indifferenza ed il fastidio che si offre a quell'universo parallelo di donne violate nella loro dignità, (fisicamente e moralmente), le tante migliaia di ragazze - schiave che vengono sfruttate. E che diventano addirittura l'obiettivo del perbenismo di una società che si indigna per berlusconi e poi sfila con i ceri per "cacciare le puttane" perchè per le strade certi spettacoli di donne nude non si possono vedere.
Schiave. Altro che le (indegne) libere scelte di dedicarsi al potente di turno.

PS - se finanche il sito Spinoza.it ha dedicato all'ennesima campagna mediatica una memorabile vignetta satirica, evidentemente penso di essere in buona compagnia.

Frisbee ha detto...

Non credo che tra le donne che manifestano contro Berlusconi, ci siano donne (e uomini) che sono pronte(i) a sfilare con i ceri per cacciare le puttane di strada. Anzi, penso che tra coloro che manifestano disagio per gli atteggiamenti del puttaniere di Hardcore, la sensibilità nei confronti delle povere ragazze (in specie extracomunitarie) deportate, schiavizzate e sbattute dai papponi sulla strada sia massima. Proprio perchè rivendicano la dignità delle donne a non essere utilizzate nè come squillo di lusso nè come schiave da marciapiede. Poi, è anche vero che chi finisce su un marciapiede spesso e volentieri non lo fa per libera scelta, mentre chi finisce nel lettone di Putin se la va volentieri a cercare. Io distinguerei tra le prime come puttane per necessità e le seconde come zoccole per (di)letto. Alle prime va la mia simpatia e solidarietà umana. Alle seconde solo il mio disprezzo.

Franko ha detto...

Vorrei che sia chiaro che iciò che tu dici io lo condivido.
Resto tuttavia convinto della strumentalità della (ennesima) campagna mediatica organizzata da Repubblica; legittima come le altre, ma strumentale e che nasconde l'ipocrisia di addossare al berlusca responsabilità legate alla superficialità con cui tante ragazze (e ragazzi) oggi (come ieri; son cose che accadono da che mondo è mondo) affrontano la vita cercando scorciatoie che non tengono in conto il rispetto di se stessi.
Di se stessi.
Volontariamente.
Una ultima cosa:
"Non credo che tra le donne che manifestano contro Berlusconi, ci siano donne (e uomini) che sono pronte(i) a sfilare con i ceri per cacciare le puttane di strada. Anzi, penso che tra coloro che manifestano disagio per gli atteggiamenti del puttaniere di Hardcore, la sensibilità nei confronti delle povere ragazze (in specie extracomunitarie) deportate, schiavizzate e sbattute dai papponi sulla strada sia massima."
Essere anti-berlusconi non fornisce automaticamente la patente di buoni sentimenti. Adesso non esageriamo. Non facciamo che il mondo sia diviso in due categorie: chi appoggia berlusconi da una parte, i bravi umanitari e generosi dall'altra.

Frisbee ha detto...

No, non volevo dire che chi è berlusconiano fa i cortei per scacciare le prostitute di strada. Assolutamente no. Volevo solo dire che, a mio parere, chi manifesta contro il mercimonio berlusconiano del corpo delle donne non credo che vada poi a fare i cortei contro le prostitute di strada.
Quanto al ruolo del Berlusca nel mercimonio dei corpi, mi pare che sia innegabile. E il fatto che ci siano donne che utilizzano il mestiere più vecchio del mondo per ottenere da lui gli intuibili vantaggi, non lo esime da pesanti responsabilità, perchè la Costituzione fa obbligo a chi esercita funzioni pubbliche di esercitarle con il massimo del decoro e della probità. Cosa che Berlusconi assolutamente non fa avendo messo in piedi, in maniera organizzata e metodica, un gigantesco puttanaio da basso impero.

Pietro Blu Giandonato ha detto...

Franco, capisco il tuo astio nei confronti delle "campagne" che sembrano strumentalizzare un fenomeno come quello della prostituzione di alto bordo per attaccare Berlusconi e destituirlo. L'alternativa politica per farlo col voto degli italiani non c'è, ed è per questo che siamo in questa triste situazione.
Il miglior modo per combattere la prostituzione sarebbe "semplicemente" non andare a puttane, esattamente come non fare uso di stupefacenti sarebbe un durissimo colpo per le mafie. Ma molta gente (la più varia) si droga, e ancora più gente va a puttane.
Andare a prostitute è totalmente inumano: sfruttare un altro essere per la propria libidine, consapevoli che sia di fatto una/o schiava/o (per il 99% dei casi) va oltre ogni logica umana. Equivale ad uccidere. Ma sappiamo che è un fenomeno diffusissimo, e ha delle forti componenti sociali.
E credo che un certo tipo di visione "consumistica" del mondo, dagli oggetti al corpo delle donne (e degli uomini) Berlusconi e il suo apparato mediatico contribuiscano da parecchi anni a fomentarla. E' innegabile che il messaggio sia oggi "tutto e tutti hanno un prezzo", è quella logica di un mercato deviato, che fa credere le persone (le loro vite e i loro sentimenti) siano cose da mettere in vetrina.
Franco, accendere un faro sulla presunta ipocrisia di chi scende in piazza contro la (deprecabile) vita privata di Berlusconi ma non contro il fenomeno della prostituzione, penso non giovi a nessuno. Anzi...

mancio ha detto...

il mio discorso è invece molto più semplice:
a parte la campagna mediatica
quio ci sono dei reati e berlusconi deve subire dei processi tutto qui.... il resto vien da sè

Franko ha detto...

Mancio, lo sai che ti voglio bene, ma proprio per quetso devi permettermi di dirti che, a questo punto, anche io potrei dire che (come ho visto qualche sera fa in un programma televisivo) non è giusto che nelle case si debbano tenere per legge 19-20 gradi e poi nei negozi si tengano le porte aperte sprecando un sacco di energia.
Dici: che cazzo c'entra questo commento con il post?
Niente.
Esattamente come il tuo commento. Che di tutto voleva interessarsi tranne del fatto che sia giusto che Berlusconi debba o meno essere processato.

annì ha detto...

Io sono donna, non voto Berlusconi e mi fa schifo tutta questa assuefazione al peggio. Eppure, concordo con Franko e con i simpaticoni di Spinoza.it: questa ennesima campagna di Repubblica è tutto fuorché spontanea. Non sopporto quando, come caproni, eseguiamo gli ordini dei politicanti, ci prestiamo per i loro giochi di prestigio e potere, mettiamo le nostre facce per dire a comando "io m'indigno!". Di cosa, poi? Di come il Presidente del consiglio usa le donne a suo piacimento, una oggi un'altra domani? Di cosa? Di come le donne hanno perso ogni lume e si concedono al primo vecchione babbione pur di profumare d'oro e d'argento? Di cosa devo indignarmi? Ditemelo, ché eseguo gli ordini.