lunedì 19 settembre 2011

Ignorante!

Se ho capito a cosa ti riferisci, ignorante di un avvocato, devo dire che a me, umanamente, spiace questa caduta di stile: Una semplificazione che colpisce "orizzontalmente" (va di moda questo termine in periodo di tagli e crisi) anche persone che, se non ho "visto" male e vissuto troppo lontano la realtà del paesello negli ultimi tempi, in questi mesi hanno dimostrato una lodevole e non comune larghezza di vedute e sensibilità verso le tematiche culturali (e conseguentemente verso chi ha e si è proposto in questo settore); senza preclusioni di apparteneza politica.
Ripeto: dispiace.
Poi, però, si passa all'altro aspetto della questione, che richiama la natura "vastasa", "catorza" (termine aulico di origine foggiana, noto oramai solo a chi ha più di XXXnt'anni), di chi, scuola o non scuola, università o non università, titoli di studio o meno, è cresciuto nella strada; quando ci si rincorreva nei propri begli anni "ignoranti" con futuri spazzini e ingegneri, giocando a nascondino cercando nelle stradine buie della città vecchia futuri impiegati e ferrovieri, sbucciandosi le ginocchia con i propri amici futuri medici e pescatori, scappando a gambe levate senza sapere se, a "mazza e busticch", i vetri di una casa li aveva rotti un futuro medico o contadino, senza peoccuparsi se a giocare a "zumbacavall lung lung e sicc sicc" (alias: zumbiglione, in destra Ofanto) saltava di più il futuro ragioniere o il geometra, se in porta perchè era scarso era meglio se ci andava il fisico o il professore.
Fianco a fianco.
E questa natura della "democrazia" della strada, che, ignorante di un avvocato, alla fine, poi, porta a dire: "Ma tu chi cazzo sei?"

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