martedì 8 settembre 2015

Gioco di ruolo

Al paesello, notoriamente prodigo di chiacchiericci ed esternazioni, c'è uno strano silenzio.
Piccole schermaglie sui social network su topolini in piazza e scarafaggi dappertutto che a farlo notare la risposta è che anche prima c'erano e quindi? E la spazzatura ad ogni angolo e come mai la colpa adesso sono i maleducati e prima il sindaco? E le piantumazioni su lungomare che stanno morendo, meglio le tamerici (?????), ma forse si potrebbe provare ad annaffiarle, non lo so, non sono io l'agronomo e che io non fossi favorevole a quella scelta del cosiddetto Albero di Natale della Nuova Zelanda non significa niente: mi escludo dalla categoria del: "io l'avevo detto" o "Ma è mica possibile aver ragione sempre dopo?" (cit. FF). 
Per il resto, si sonnecchia.
Peccato: l'approvazione del Bilancio avrebbe meritato, forse, ben altra attenzione da parte della distratta comunità, ancora in letargo pre-festa patronale. E se proprio le valutazioni ed i risvolti pratici sul futuro prossimo della collettività davvero interessano meno della Sagra del Polpo, nemmeno la fantastica imitazione di Cuperlo e Bersani (quelli che più ne dicono contro il PD e più vi ci restano aggrappati come una cozza patella allo scoglio, ed anzi, appena qualcuno prova a staccarla più vi aderiscono) fatta da Pino De Silvio ha suscitato nè l'ilarità nè lo sdegno (tranne una eccezione dal vivo) di chi evidentemente è avvezzo ad assistere a tragicomiche pantomime fini a se stesse, perlomeno adesso senza l'aggravante del masochismo da sala consiliare bollente.
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E però ... però c'era stato, venerdì scorso un episodio che avrebbe potuto e forse dovuto suscitare l'attenzione. L'aggressione subita da Pinuccio Calabrese in consiglio comunale venerdì scorso è stata un fatto abbastanza clamoroso. Ed invece c'è un tragico silenzio. Certo, se le parti fossero state invertite, sarebbe stato tutto molto più facile; se l'aggressore fosse stato il violento, il rozzo, il fascista, il provocatore son certo che si sarebbe aperto un dibattito, con annessa condanna già scritta, ben più vivace di quanto invece si è letto e sentito in giro. Per non parlare delle manifestazioni di solidarietà all'aggredito e le prese di distanza dagli aggressori.
Un ben poco, parente stretto al nulla.
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Si avvicina il 16 settembre prima, ed il 21 settembre poi, giorno di consiglio comunale dedicato ad Interrogazioni ed Interpellanze.
Ragionevolmente, per quanto giustamente non gliene freghi nulla a nessuno, il mio ultimo consiglio comunale.
Giusto il tempo di ascoltare, spero, qualche risposta a qualche argomento che mi sta particolarmente a cuore, e poi, amici miei, fate che cazzo volete.

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