venerdì 13 marzo 2009

Allarmi e cautele

POche settimane fa si iniziava a discutere della disposizione che interessava i medici ed il loro obbligo di segnalare alle Autorità competenti i pazienti non in regola con i permessi di soggiorno.
Secondo alcuni, l'ennesima misura degna ed omogena a questo governo: barbarie e razzismo. Secondo altri, la necessità di salvaguardare la salute della collettività in casi di malattie che comportassero il rischio di contagio: valga per tutti (secondo i sostenitori della misura) il fatto che chiunque di noi vada al Pronto Soccorso lascia le proprie generalità dopo la prestazione.
Anche il Presidente della Camera in quetsi giorni ha ripreso l'argomento manifestando perlpessità circa l'obbligo della segnalazione.
Poi, come sempre, il destino ci mette lo zampino e ieri su alcuni quotidiani si leggeva della morte per TBC (di una variante peraltro particolarmente aggressiva e, conseguentemente: fulminante e a rischio trasmissione rapidissimo) di una giovane ragazza nigeriana.
Stamane a RAINEWS24 c'era in collegamento da Bari il giornalista Castellaneta, vicedirettore della edizione di Repubblica, sede di Bari. Il quale sintetizzava che la giovane era giunta clandestina in Italia, e dopo un periodo in un centro di accoglienza era fuggita e faceva la prostituta. L'allarme che stava male lo avrebbe dato un cliente che avvisva il 118.
Insomma, la ragazza sembra che abbia evitato le cure per timore di essere scoperta.
Ovviamente questo episodio rialimenterà la discussione fra i sostenitori delle due differenti posizioni, ambedue con una loro logica; da un lato chi sostiene che:
- è la prova provata che sono necessarie misure di identificazione perchè deve aversi un migliore e più capilare controllo di situazioni che comportano in sè il rischio dell'insicurezza sociale e sanitaria;
dall'altro chi dice che:
- così i malati stranieri non in regola non si cureranno e inizieranno a girare "bombe sanitarie" Insomma, una misura che amplia i potenziali rischi dell'espandersi di malattie e della salute sia dei malati che della popolazione. Senza garanzie per chi già vive una situazione precaria.
...
Fra queste due posizioni, mi spiace averlo notato, quel tal Castellaneta che in tutto il servizio ha avuto il modo di parlare della sfortunata ragazza defindendola solamente come: la prostituta nigeriana.

1 commento:

Mancio ha detto...

era una porcata a prescindere dal pericolo epidemia.....
quello era solo un esempio....
purtroppo la realtà supera sempre la fantasia....
e la porcata potrebbe diventare il tentato omicidio di questo porco modo di fare le cose