martedì 22 ottobre 2013

Cattivi discepoli

Si dice che i politici non possono essere uomini buoni per tutte le stagioni, (auto)riciclandosi pur di stare al potere.
E c'è chi si muove nei fanghi melmosi della politica inventandosi sigle e partiti, accusando i berlusconi, i casini i fini i dipietro di avere personalizzato la politica, criticando il cesarismo.
SEL.
Ma cosa c'è di diverso nel crearsi il "proprio" partito? Solo non averci messo il proprio nome sopra? Come M5S, del resto?  
Un tempo si parlava di cattivi maestri. E si credeva che fosse passata quella triste stagione.
Purtroppo, Mario, io vedo che oggi esistono anche i cattivi discepoli.
Sono quelli che ieri si commuovevano e quasi esaltavano le proprie lacrime quando il palco accoglieva il tuo governatore, e ne perpetravano le gesta. Oggi sono in prima fila a dire che quello scempio ci ammazza.
Mi fanno rabbia quelli che arringavano la folla prima; mi fanno rabbia gli arringati di ieri che arringano la folla oggi.
Non si può essere buoni per tutte le stagioni. E chi ieri filosofeggiava qui, al paesello, traendo ispirazione dal "poeta", oggi appenda al chiodo il megafono; c'è tempo e modo per tornare sui propri passi, ma almeno non prima di avere fatto un pubblico e, possibilmente, sincero mea culpa.

4 commenti:

Nico R ha detto...

Ciao Franko, intervengo commentando questo post perché mi sento parte in causa. A più livelli. Perché ciò che scrivi, almeno per quanto mi riguarda, suscita più considerazioni.
Io sono uno di quelli che tu definisci "arringati". All'epoca ero sotto il palco, sostenitore ed elettore di colui il quale divenne Presidente. E ti dico che ora, forse sbagliando, lo voterei ancora. Ma non è di questo che voglio parlare.
Mi ritrovo anche io in prima fila a sostenere le battaglie sui beni comuni che abbiamo voluto affrontare nel nostro paesello. Solo che convengo con te che adesso di "arringatori che ieri furono arringati" ne abbiamo fin troppi e spesso si lanciano in invettive non supportate da dati. Una spinta emozionale che va ad ondate, senza delle basi solide, non porta da nessuna parte. Anzi forse il vero motore di tutto oggi è costituito da altro (ciò che ti dissi quel pomeriggio quando ero in compagnia del comandante...).
Come ultima cosa vorrei contestare il fatto che consideri sel il partito personale di Vendola. Io non la vedo così, e ti spiego anche cosa mi spinge a votarlo. Troppe volte ci siamo trovati a subire iniezioni a base di prefissi come "centro", oppure davanti alla volontà di un partito di sinistra di mimetizzarsi, prendendo in uso aggettivi come moderati. Imborghesimento? Gentrificazione? Non lo so, fatto sta che in questo modo la sinistra, PD in particolare, abbia abbandonato tutte le lotte che la tenevano viva. Distratta da un antiberlusconismo acritico, si è dimenticata di sostenere quei poveretti di Pomigliano,dimenticata di combattere per una cosa fondamentale come la gestione pubblica dell'acqua etc...svuotandosi di tutti i valori che la contraddistinguevano, fino ad arrivare all'assoluta uguaglianza con il pdl.
Guarda Franko che poi in fondo, semplificando, è di questo che si tratta: sinistra è pensare che la società non sia un unico blocco, una cosa sola. E' intrinsecamente divisa e diseguale per interessi contrapposti. Se smetti di lottare per gli interessi di chi ti vota, aspettatelo che poi esci dal parlamento. Aspettatelo che qualcun'altro metta le bandiere dove mancano le tue (grillo&notav, grillo&redditominimogarantito). Sel lo fa ancora. Il Pd no. Il sillogismo viene da solo.

Se poi vogliamo discutere della gestione della questione Martucci di Vendola e consiglio regionale, beh questo è un'altro discorso, e sel non è parte del problema.

Franko ha detto...

Se è per questo, Nico, anche io faccio parte degli arringati entusiasti. Ricordo un convegno su Acqua Bene Comune a Bari in cui mi veniva di interromperlo mentre parlava e stringermi la mano e congratularmi con lui.
Immagino la stessa cosa quando ha parlato e parla e parlerà di rifiuti, di ILVA, di Sanità.
ma poi, quanti fatti e quali sono seguiti alle belle parole. Molti fatti risponde al: "quanti"; sul "quali", beh, ci sarebbe realmente da discutere.
Sul fatto, però, che SEL non sia un partito-persona, scusami ma dissento totalmente.
Ricordo quando vendola rispose alla domanda sul fatto che il suo stipendio da governatore fosse così elevato: "Ne do la metà (più o meno) al partito". E ce lo cachi, diciamo noi a Foggia. Che significa? che se ne davi il 90% te lo alzavi ancora, lo stipendio? E poi, le battaglie di sinistra ed ecologia, non le faceva bene, non poetva farle altrettanto bene con e in RC? Che bisogno c'era di personalizzare una battaglia fatta su temi comuni alla sinistra se non per la necessità mercantile di personalizzare se stesso? Di candidarsi come Vendola e non come RC?
Del PD non parlo perchè confido sempre che prima o poi la DC svanisca nel nulla e nell'oblio. Ma ci credo poco ... La gramigna è dura a morire.

Nico R ha detto...

Franco, in un partito in cui non c'è un padrone che ha a libro paga i suoi esponenti più importanti, uscire (ai fatti, e non ai voti) sconfitti da un congresso, è una cosa che può succedere.
Ed in un paese in cui gattopardismo e trasformismo politico sono diventate la normalità, i democristiani non spariranno mai.
Vedo che condividiamo la venerazione nei confronti del boemo!

Franko ha detto...

Venerazione non rende l'idea.